Tesla e Netflix frenano il Nasdaq: calo della Borsa Usa

21/07/2023 08:05

Tesla e Netflix frenano il Nasdaq: calo della Borsa Usa
La Borsa di New York ha registrato una chiusura contrastata. Il Dow Jones, sospinto da Ibm e Johnson & Johnson, ha guadagnato lo 0,5%, mentre il Nasdaq Composite, appesantito da Tesla e Netflix, ha perso il 2,05%. Anche l’ S&P 500 ha chiuso in negativo (-0,68%).
Tra i titoli in evidenza, Tesla ha segnato un -9,74%. Il produttore di veicoli elettrici ha comunicato risultati per il secondo trimestre, mostrando un progresso dei profitti netti da 2,3 miliardi di dollari, equivalenti a 65 centesimi per azione, a 2,7 miliardi, equivalenti a 78 centesimi per azione. Su base rettificata, l’eps si è attestato a 91 centesimi, superando abbondantemente gli 80 centesimi del consenso di FactSet.

Nonostante i risultati positivi, il titolo Tesla ha registrato una performance negativa a Wall Street, a seguito di un guadagno di circa il 170% da inizio anno, ma anche a causa di una trimestrale considerata quasi di ordinaria amministrazione dagli analisti.
Tesla ha confermato la guidance per una produzione di 1,8 milioni di veicoli nell'intero esercizio, nonostante Elon Musk abbia avvertito di aspettarsi un output "leggermente" inferiore nel trimestre in corso per gli upgrade da effettuare in alcuni impianti. Nota negativa è stato il declino dal 25,0% al 18,2% per il margine lordo, contro il 18,8% del consensus.

Per quanto riguarda Netflix (-8,41%), la società di streaming ha conquistato sorprendentemente 5,89 milioni di nuovi utenti nel secondo trimestre, superando gli 1,82 milioni del consenso di FactSet. Tuttavia, la previsione per il terzo trimestre, che prevede 8,52 miliardi di ricavi a fronte degli 8,66 miliardi stimati dal mercato, ha depresso il corso del titolo a Wall Street.
Ibm (+2,14%) ha registrato nel secondo trimestre un progresso dei profitti netti da 1,4 miliardi, pari a 1,53 dollari per azione, a 1,6 miliardi, equivalenti a 1,72 dollari. Su base rettificata, l'eps è invece calato da 2,31 a 2,18 dollari, comunque sopra ai 2,01 dollari del consenso di FactSet.

Johnson & Johnson (+6,09%) ha pubblicato una trimestrale superiore alle attese.
Sul fronte macroeconomico, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono calate nella settimana chiusa il 15 luglio a 228.000 unità, in discesa rispetto alle 237.000 della settimana precedente e contro il rialzo a 240.000 del consensus.
Il Philadelphia Fed Manufacturing Index, in luglio, sale marginalmente a -13,5 punti da -13,7 punti di giugno (-10,4 punti in maggio), contro -10,0 punti del consenso. L'indice, che misura l'attività economica nella regione di Philadelphia attraverso un sondaggio condotto tra circa 250 aziende manifatturiere, si conferma in negativo per il quattordicesimo mese consecutivo.

La National Association of Realtors ha comunicato che a giugno le vendite di abitazioni unifamiliari si sono attestate a 4,16 milioni (dato annualizzato) dopo i 4,30 milioni di maggio e contro i 4,20 milioni del consensus.
Il Conference Board ha comunicato che a giugno l'indice anticipatore ha registrato una variazione pari a -0,7% rispetto al mese precedente, in linea con quella di maggio, contro il -0,6% del consenso.

(NEWS Traderlink)

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