Via Draghi, PNRR a rischio: Webuild precipita in Borsa

Elezioni anticipate, attività governo ridotta

L'addio di Mario Draghi e le ormai certe elezioni anticipate (2 ottobre la data più probabile) pongono molti interrogativi sulla effettiva capacità dell'esecutivo di condurre l'attività di governo. Fino al voto l'attuale CdM resterà in carica per gli affari correnti.
Successivamente, con le nuove Camere, potrà essere formato il nuovo governo che a quel punto avrà circa tre mesi e mezzo per i provvedimenti necessari, tra cui quello fondamentale, ovvero la Legge di Bilancio.

PNRR: impegni pressanti

Uno dei punti interrogativi principali riguarda l'attuazione del PNRR.

Il piano prevede il versamento all'Italia di circa 191 miliardi di euro in tranche successive per la realizzazione di vari progetti, ma richiede il raggiungimento di obiettivi per beneficiare dei fondi UE. Nel primo semestre sono stati raggiunti i 45 progetti necessari per ottenere una tranche da 24 miliardi.
Nel secondo ne servono 55, più quelli necessari per ottenere un anticipo.

Webuild esposta sui progetti ferroviari del PNRR

Webuild è particolarmente esposta al rischio di ritardi o inadempienze sul fronte PNRR. Il gruppo attivo nel settore costruzioni e infrastrutture sta sviluppando circa il 70% dei progetti ferroviari in esecuzione del Piano.

Non stupisce quindi che il titolo sia sceso fino a sfiorare gli 1,3670 euro toccati a inizio luglio, supporto al di sotto del quale sarebbe impossibile evitare un test degli 1,3330 toccati il 7 marzo, riferimento determinante per scongiurare l'ipotesi di riattivazione della tendenza negativa in essere da agosto 2021 verso area 1,10 almeno.

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