Bond oggi: per il Btp Future obiettivo 200 colpito. Ora si lotta

10/12/2018 08:18

Bond oggi: per il Btp Future obiettivo 200 colpito. Ora si lotta

Situazione nettamente migliorata per il derivato lungo dei nostri titoli di Stato. Giovedì scorso è stato infatti raggiunto ma non superato il traguardo della media mobile a 200 sedute, rotta al ribasso il 18 maggio. Poi venerdì si è registrato un leggero ritracciamento, non tale da mettere in dubbio il tentativo di lasciarsi alle spalle il periodo più buio del 2018.
E che il contesto sia migliorato lo dimostrano altri due fattori: il Future si sta muovendo nettamente compresso fra la media a 10 sedute e quella appunto a 200, in un’area inevitabilmente cruciale per il proseguimento del trend rialzista in atto da ben quattordici sedute; il Super Trend conferma un segnale positivo.

Vari indicatori tecnici risultano favorevoli, sebbene il Macd abbia raggiunto il livello massimo, da cui solitamente inizia una successiva fase ribassista, che questa volta potrebbe essere di minore intensità.

Adesso altri pericoli

Il livello dei 124 corrisponde a una prima debole resistenza delineatasi a giugno ma il vero test è riferito ai 125,5, dove già due volte il Btp Future ha invertito la marcia con conseguenti forti arretramenti.
Quello in cui si trova è un territorio quindi pieno di insidie in cui probabilmente si manifesterà non poca volatilità. C’è da dire che un effetto indiretto a favore dei nostri titoli di Stato potrebbe venire dalla confusione politica in Francia e in Belgio, Paesi entrambi destinati a dover rivedere i propri sbilanci pubblici per allentare tensioni gravissime a Parigi e in crescita a Bruxelles.

L’esasperato tecnicismo dei contabili Ue è certamente all’origine di crisi istituzionali capaci presto di allargarsi ad altre aree dell’Unione, a pochi mesi dalle elezioni. E’ probabile quindi che lo sforamento di bilancio italiano non rappresenti più un problema così decisivo per le sorti dell’euro come più volte dichiarato negli ultimi mesi.

Se così fosse…

Le fortune dei Btp non dipendono quindi più inaspettatamente dall’antagonismo di Macron e dal formalismo di facciata del Belgio ma all’opposto (e questo è un vero colpo di scena) dalla necessità di entrambi di salvarsi da un crollo imminente.

In un simile contesto i titoli di Stato italiani trovano un’inattesa boccata di ossigeno, che potrebbe già manifestarsi nel breve periodo. Se il Future è a rischio volatilità, i singoli Btp hanno registrato invece per buona parte di novembre una situazione opposta, confermata da Bollinger Bands molto ristrette, sebbene dal 20 novembre se ne verifichi un allargamento dovuto al mini recupero degli ultimi giorni.
E’ il caso per esempio del 4,75% scadenza 2044 (Isin IT0004923998), del 3,45% scadenza 2048 (Isin IT0005273013) e del 2,8% scadenza 2067 (Isin IT0005217390).

Il quadro resta comunque confuso

Che la situazione sia anomala lo confermano sicuramente i rendimenti di alcune tipologie di Btp e tratti della curva dei tassi fissi.

Sul primo fronte i Btp€i lunghi per esempio superano ampiamente lo yield del 4%, con il 2,55% scadenza 2041 (Isin IT0004545890) al 4,57%. Anche i Btp Italia dimostrano elevata debolezza: lo 0,55% scadenza 2026 (Isin IT0005332835) rimane al 3,52%. Sul secondo fronte si evidenzia un irripidimento fra i 3 e i 5 anni, per poi verificarsi una progressiva distensione della curva.
Certamente si nota un suo miglioramento ma la strada da percorrere per una reale normalizzazione sarà ancora lunga. 

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Condividi

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »