10 titoli da comprare e tenere per sempre

25/02/2017 08:00

10 titoli da comprare e tenere per sempre

Tra i vari fattori da considerare prima di comprare un’azione ce n’è uno che non tutti guardano: le commissioni. Ogni volta che si spende per comprare o per vendere. Soldi che non lavorano per noi e che sono apersi dall’inizio, meglio perciò spenderli una volta sola e guadagnare con titoli solidi da tenere in portafoglio il più possibile.
Anche per sempre, se necessario. I 10 consigli di Charles Sizemore per azioni da lasciare anche in eredità.

General Electric Company  (NYSE: GE) 

Dividend Yield:  3,2%  

Leader ultracentenario dell’economia statunitense che ha nettamente superato non solo la prova del tempo ma anche lo stress dettato dalla capacità di adattarsi.

Unico superstite tra i titoli fondatori del Dow Jomnes, oltre un secolo fa, molto probabilmente esisterà ancora, il prossimo secolo. Lontane ormai le difficoltà nate dalla crisi del 2008 anche grazie ad una sapiente strategia per snellire quello che, allora, era diventato un vero e proprio mammut della finanza.
Oggi GE si presenta finalmente come una vera e propria realtà industriale dinamica e soprattutto diversificata, con una presenza in ogni settore, dai motori aeronautici ai dispositivi medici. Attualmente non è a buon mercato ma vista la solidità del titolo viene giudicato comunque un acquisto conveniente. 

Diageo plc (ADR)  (NYSE: DEO)

Dividend Yield:  3,8%  

A meno che uno stato islamico non prenda il comando mondiale condannando l’umanità  a diventare astemia, il consumo di alcol è una delle poche certezze che si hanno sul futuro.

Ed anche se la tecnologia che porta ad un’ottimizzazione del processo di fermentazione, è estremamente migliorata, alla fine dei conti l’iter da seguire resta sempre quello base. A cambiare potranno essere i gusti o le mode, naturalmente, ma le marche di Diageo comprendono praticamente tutti i settori del bere (Johnnie Walker, Smirnoff, Captain Morgan, Baileys, Tanqueray, Guinness) con un portafoglio in perenne espansione.
Anche Diageo attualmente non è a buon mercato ma in questo caso il discorso non è dissimile da quello fatto per GE. 

Anheuser Busch InBev NV (ADR)  (NYSE: BUD)

Dividend Yield:  3,7% 

Ancora alcol e nello specifico si tratta del più grande produttore di birra al mondo.

Questo potrebbe sembrare una scelta strana, dato che il trend sembra orientato verso birre artigianali locali e non su quelle industriali come Bud o Miller. Ma non dimentichiamo che questa è una società che ha cambiato prodotti e strategia spesso, per adattarsi, con successo, alle preferenze nascenti tra i consumatori.  Un esempio è proprio Bud Light in risposta alle esigenze di una specifica nicchia di mercato, quella di donne bevitrici in cerca di una birra non troppo calorica.

Ed erano solo gli anni 80. Per questo motivo adesso la sua strategia si sta orientando proprio sul segmento della birra artigianale. E in futuro la sua adattabilità sarà ancora una garanzia. 

REIT Realty Income Corp  (NYSE: O)

Dividend Yield:  4,2% 

La scelta di una società specializzata negli immobili commerciali, proprio nell’era dell’ecommerce, lo stesso che sta condannando molti rivenditori non online, potrebbe apparire strana.

Ma non secondo il report, che ricorda come il portafoglio delle proprietà in mano all’azienda si compone principalmente di negozi al dettaglio che non solo hanno giùà registrato un alto traffico ma che sono specializzati in acquisti quotidiani ed indispensabili. A questo si aggiunga il fatto che il dividendo di Realty Income ha scadenza mensile e per di più di tratta di una cedola che ha registrato rialzi per 77 trimestri consecutivi 

Johnson & Johnson  (NYSE: JNJ) 

Dividend Yield:  2,7%  

La forza dell’azienda è che vende prodotti indispensabili e che per di più sono usa&getta, il che significa che devono essere puntualmente ricomprati.

Non solo ma JNJ è uno dei pilastri di qualsiasi portafoglio Buy&Hold anche grazie al fatto che è una delle due società Usa con un rating ancora a tripla A. Altro aspetto considerato positivo è il fatto che ogni tipo di andamento finanziario ed economico internazionale non influisce sul suo business.
Da un punto di vista del rendimento, è da considerarsi una vera e propria macchina da rendimento con un dividendo aumentato per 54 anni consecutivi 

Berkshire Hathaway Inc.  (NYSE: BRK.A, NYSE: BRK.B) 

Dividend Yield:  nessuno 

Anche nel caso della dipartita del suo leader Warren Buffett (per quanto assurdo sembri, anche lui è un mortale…) le cose non dovranno preoccupare molto gli investitori visto che da tempo tutti i passaggi sono stati ampiamente pianificati.

Ad ogni modo, dopo attenta analisi, è facile constatare come la maggior parte del portafoglio Berkshire sia composto da titoli considerati tanto noiosi quanto sicuri e cioè beni di consumo e assicurazione, oltre al settore del trasporto ferroviario e del settore utility. Per questo da molti è giudicata una sicurezza.
 

 

Procter & Gamble Co  (NYSE: PG )  

Dividend Yield:  2,9% 

Multinazionale per eccellenza, con uan presenza su mercati globali e un portafoglio estremamente diversificato. Quando Buffett la comprò disse che la cosa che lo interessava di più era la sicurezza e soprattutto la prevedibilità delle vendite che offriva un marchio come Gilette: gli uomini avrebbero sempre avuto la necessità di radersi.

Purtroppo poco dopo sarebbe scoppiata la moda hipster e la barba sarebbe diventata un oggetto di culto. E i rasoi non erano più necessari. Ma anche questo avvenimento è stato utile per capire la forza di un portafoglio diversificato: con 21 brand in mano, se qualcuno si ferma, a trainare l’azienda ci pensano gli altri nomi.
Anche per questo la forza finanziaria nei decenni ha permesso di alzare la cedola per oltre 60 anni consecutivi,

Nestlé  SA (ADR) (OTCMKTS: NSRGY ) 

Dividend Yield:  2,7% 

Il gigante svizzero dell’industria dolciaria occupa un mercato che partendo dai prodotti per l’infanzia fino ai dolci e al caffè, viene considerato a prova di futuro: qualunque cosa accadrà, difficilmente si rinuncerà al caffè del mattino.

Il nemico più temibile, per quanto assurdo, potrebbe essere proprio il franco svizzero e la sua forza che sta diventando un problema anche per il governo elvetico. Ma come accade per tanti nomi di questa lista, la resilienza e la resistenza alle incognite del futuro, restano sempre fattori di forza. 

Unilever plc (ADR)  (NYSE: UL ).

Dividend Yield:  3,3% 

Marchi di largo consumo in mercati di tutto il mondo.
Se si entra in un supermarket di una qualsiasi nazione è praticamente impossibile non trovare prodotti Unilever. Che siano prodotti per la casa o alimentari, poco cambia. Se nell’immediato i mercati emergenti, fronte sul quale Unilever è particolarmente esposta, sul lungo termine saranno proprio l’asso nella manica che permetterà di distanziare ogni possibile paura, questo perchè dal settore degli emergenti arriverà una popolazione più numerosa, più giovane, con maggiore predisposizione agli standard di consumo  e con redditi più alti, in futuro, rispetto a quella occidentale.   

SPDR S & P 500 ETF (NYSEArca: SPY )

Dividend Yield:  1,9%  

Si tratta di un fondo focalizzato proprio su titoli Buy&Hold Forever.

In teoria la questione è sempre la stessa: se la maggior parte dei titoli del paniere non è a buon mercato, si tratta sempre di titoli contrassegnati da grandi certezze passate e da forti spinte per il futuro. 

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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