BTP e Spread: un disastro! Ecco Le cause. Attese degli esperti

27/02/2020 20:01

BTP e Spread: un disastro! Ecco Le cause. Attese degli esperti

I timori alimentati dalla rapida diffusione del coronavirus al di fuori dei confini della Cina ha messo nuovamente in ginocchio i mercati finanziari.
A livello domestico le vendite si sono accanite su Piazza Affari che pure è riuscita a limitare i danni nel finale rispetto alle altre Borse europee, con il Ftse Mib in caduta del 2,66%.

Molto pesante il bilancio del mercato obbligazionario che oggi ha vissuto una seduta da incubo di quelle che non si vedevano da diverso tempo.
Lo spread BTP-Bund si è allargato pesantemente, fermandosi a fine giornata a 164 punti base, con un rally a due cifre del 10,36%.
Un vero e proprio sell-off si è abbattuto così sui BTP che sono stati venduti a piene mani, con conseguente impennata dei tassi, tanto che il rendimento del decennale è balzato del 9,87% all'1,091%, sui massimi da oltre un mese.


Sul mercato sta aumentando progressivamente l'avversione al rischio per via dei crescenti timori legati alla diffusione del coronavirus.
Gli investitori vanno così a caccia di beni rifugio, quali i bond, ma non tutti, visto che gli acquisti si concentrano su quelli dei Paesi core dell'area euro, per i quali si registra quindi un calo dei rendimenti.
Diverso il discorso per i titoli dei Paesi più periferici quali l'Italia che, essendo più rischiosi, vengono venduti e questo sell-off porta i rendimenti ad impennarsi, come accaduto oggi per i titoli obbligazionari domestici.


I BTP finiscono così nel mirino di vendite selvagge, con una fretta degli investitori a disfarsi di titoli che, pur offrendo un rendimento positivo rispetto a tanti altri negativi in Europa, sono considerati troppo rischiosi in questo momento.
L'Italia per giunta sta vivendo un momento molto particolare, visto che per ora è il terzo paese al mondo più colpito dalla coronavirus.

Il mercato è preoccupato per gli effetti che ciò potrà avere sull'economia del nostro Paese per la quale è molto alto il rischio di andare incontro ad una recessione.
Timori condivisi anche da Prometeia che ha deciso di tagliare le stime sul PIL italiano riferite al primo trimestre e all'intero 2020 a -0,3%.


Per l'istituto di analisi economica è molto probabile una recessione tecnica dopo la variazione negativa del PIL nel quarto trimestre 2019 e questo scenario non dovrebbe essere evitato neanche se la situazione dovesse normalizzarsi entro metà marzo. 
Alla luce di ciò non stupisce che i BTP stiano sottoperformando gli altri bond europei, visti i crescenti timori sulle prospettive di un'economia, quale quella italiana, già di per sè traballante prima che scoppiasse la crisi del coronavirus.


Secondo gli strategist di Citi non è da escludere un'ulteriore fase di debolezza per i BTP che di fatto restano vulnerabili, sebbene il piano di quantitative easing della BCE stia in parte offrendo uno scudo all'obbligazionario italiano.
Non sono allarmati i colleghi di State Street secondo cui l'impennata dei rendimenti dei BTP alimentata dalla diffusione del coronavirus in Italia non rappresenta un movimento drammatico.

Gli esperti spiegano che stiamo assistendo solo ad un riprezzamento da parte degli investitori che stanno includendo nelle valutazioni un fattore di rischio che prima non c'era.
A guardare con fiducia ai BTP è anche Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer Ubs Wm Italy, il quale avverte però che la volatilità sugli asset italiani rimarrà elevata fino a quando non ci saranno indicazioni sul fatto che il coronavirus è stato contenuto.


L'esperto della banca elvetica però mantiene una view positiva sui BTP che continuano ad offrir un buon rendimento rispetto a quello di altri Paesi periferici dell'area euro, oltre ad essere ancora supportati dal quantitative easing della BCE.  

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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