ENI: broker scatenati sul titolo. Più ritorni per gli azionisti?

18/02/2019 18:46

ENI: broker scatenati sul titolo. Più ritorni per gli azionisti?

Anche la seduta odierna si è conclusa con il segno più per ENI che, dopo aver guadagnato il 2,3% venerdì scorso, si è fermato al di sopra della parità oggi, con un progresso decisamente più contenuto.
Il titolo ha terminato gli scambi a 15,176 euro, con un rialzo dello 0,37% e oltre 9,2 milioni di azioni transitate sul mercato a fine sessione, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a quasi 11 milioni di pezzi.

ENI è rimasto più indietro rispetto agli altri protagonisti del settore oil e ha performato leggermente meno bene del Ftse Mib, malgrado una serie di giudizi positivi espressi dalle banche d'affari.
Già venerdì scorso il titolo aveva raccolto non pochi consensi dopo la diffusione dei dati preliminari del quarto trimestre e dell'intero 2018 che hanno evidenziato numeri in crescita al di sopra delle aspettative.


Anche oggi diversi analisti si sono occupati di ENI, a partire da quelli di Equita SIM che hanno deciso di migliorare del 5% le stime sull'utile per azione riferite all'anno in corso e al prossimo, sulla scia dei risultati migliori delle attese conseguiti dal gruppo nel quarto trimestre dello scorso anno.

La SIM milanese ritiene che anche nel 2019 la generazione di cassa si mostrera? ben oltre il livello degli investimenti e dei dividendi, permettendo a ENI di migliorare la remunerazione per gli azionisti nel corso dei prossimi esercizi e finanziare l’acquisizione di ADNOC Refining.
Con riferimento a quest'ultima operazione, dalla conference call è emerso che la stessa avra? un ritorno tramite dividendo del 10% e la sua espansione sara? autofinanziata.

Gli analisti di Equita SIM ritengono che l’investimento non sia in competizione con l’incremento della remunerazione degli azionisti.
Un altro aspetto rilevante emerso dalla conference call riguarda il portafoglio E&P che conferma il deciso miglioramento gia? mostrato nel terzo trimestre dello scorso anno.

L’utile operativo della divisione e? sceso solo del 5% su base trimestrale,  nonostante un prezzo del greggio in calo del 9%, a seguito del maggior contributo delle nuove produzioni come Zohr.
Infine, Equita SIM fa notare che la generazione di cassa di ENI nel 2018 è stata pari a 13,9 miliardi di euro, ben oltre i 10,9 miliardi richiesti dai capex e dai dividendi.


L'eccesso di cassa non raggiungeva i 3,8 miliardi di euro dal 2006, motivo per cui è ragionevole ipotizzare secondo la SIM milanese un miglioramento della remunerazione degli azionisti tramite un incremento del dividendo e un piano di buyback.
Gli analisti mantengono una view positiva su ENI, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo alzato da 19 a 20 euro.

Si sono mossi in direzione opposta invece i colleghi di Societè Generale che da una parte hanno ribadito il rating "buy" sul titolo, ma dall'altra hanno tagliato il target price da 20 a 18,5 euro.
Gli analisti hanno rivisitato verso il basso le loro ipotesi sul prezzo del petrolio, riducendole da 74 a 65 dollari al barile per quest'anno e da 67,5 a 65 dollari per il prossimo.


Buone notizie per ENI anche da Kepler Cheuvreux che oggi ha rinnovato l'invito ad acquistare, con un fair value alzato nuovamente da 18,5 a 19 euro, dopo il taglio deciso a inizio mese.
Il broker ha apprezzato i solidi conti del gruppo e in vista del prossimo catalizzatore, rappresentato dall'aggiornamento strategico in agenda il 15 marzo, ha rivisto verso l'alto le stime sull'eps nell'ordine dell'1% con riferimento al 2019. 
Anche Oddo BHF oggi ha ribadito la raccomandazione "buy" su ENI, con un prezzo obiettivo a 18 euro.

Gli analisti definiscono superiore alle previsioni i risultati conseguiti nel 2018 dal gruppo, segnalando che la crescita degli utili e del flusso di cassa apre la strada ad un aumento del ritorno agli azionisti.
Bullish anche la view di Jefferies che sul titolo non modifica la sua strategia "buy", con un target price a 17 euro.
Il broker apprezza i forti numeri realizzati da ENI lo scorso anno, evidenziando al contempo che la valutazione del titolo è bassa.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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