Anche l'ultima seduta della settimana si è chiusa in positivo per le Borse europee, tra le quali però ha fatto eccezione il mercato londinese, con il Ftse100 in frazionale calo dello 0,08%.
Diversa la conclusione del Cac40 e del Dax3o che sono saliti rispettivamente dello 0,22% e dello 0,47%.
Ftse Mib oltre quota 22.000.
Prossimo step i top dell'anno?
In luce verde anche Piazza Affari che ha messo a segno una delle migliori performance in Europa, con il Ftse Mib fermatosi a 22.181 punti, in rialzo dello 0,44%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 22.229 e un minimo a 22.075 punti.
Positivo anche il bilancio settimanale visto che nelle ultime cinque sedute l'indice delle blue chips ha guadagnato l'1,07% rispetto al close del venerdì precedente.
Il Ftse Mib nelle prime tre sedute della settimana ha provato a più riprese a mettere sotto pressione l'area dei 22.000 che è stata rotta poi giovedì nel giorno della BCE, con un successivo allungo nella sessione successiva.
L'impostazione di Piazza Affari si conferma indubbiamente positiva, come testimoniato dalla rottura di area 22.000 che nelle scorse sedute avevano frenato i tentativi rialzisti dell'indice.
C'è da notare però che proprio dopo la violazione di questo livello sarebbe stato logico aspettarsi un'accelerazione al rialzo che spingesse subito il Ftse Mib al test dei massimi dell'anno in area 22.350.
Al momento non c'è stata un'evoluzione di questo tipo e malgrado la buona intonazione dei bancari, il mercato ha mostrato una lieve perdita di spinta che andrà però confermata la prossima settimana.
Non è da escludere infatti che il Ftse Mib già lunedì o martedì possa provare a forzare l'ostacolo dei 22.350 punti, che non sarà tanto facile da superare.
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Se però l'indice riuscirà ad abbattere questa barriera, allora si candiderà ad ulteriori allunghi verso i 22.500 punti prima e in seguito in direzione di area 22.800.
In caso di ulteriore forza le quotazioni potranno allungare il passo verso i 23.000/23.100 punti, raggiunti i quali sarà verosimile attendersi una pausa prima di nuove salite.
La mancata violazione dei 22.350 punti e ancor prima dei 22.200, potrà favorire un ritracciamento del Ftse Mib che troverà un primo sostegno in area 22.000.
Al di sotto di tale soglia la discesa proseguirà verso i 21.800 punti, la cui tenuta sarà cruciale per evitare un approfondimento ribassista fin verso i 21.500 punti, dove verrà chiuso il gap-up lasciato aperto nella sessione del 4 settembre.
Eventuali ripiegamenti fino ad area 21.500 saranno compatibili con una ripresa degli acquisti per un nuovo attacco ai massimi dell'anno in area 22.350.
Con una discesa sotto i 21.500 punti invece il Ftse Mib dovrà accantonare momentaneamente le sue velleità rialziste e prepararsi a flessioni più ampie verso i 21.300/21.200 punti prima e i 21.000 punti in seguito, senza escludere a priori estensioni ribassiste fin verso area 20.500, al momento però poco probabili.
I market movers in America e in Europa
Per la prima seduta della prossima settimana sul fronte macro usa è previsto un solo aggiornamento e si tratta dell'indice New York Empire State Manufacturing che a settembre dovrebbe calare da 4,8 a 4,55 punti.
In Europa si guarderà all'Italia dove è atteso il dato finale dell'inflazione che ad agosto dovrebbe confermare la lettura preliminare con un rialzo dello 0,5%, rispetto alla lettura sulla parità di luglio.
I titoli da seguire a Piazza Affari
A Piazza Affari lo stacco del dividendo trimestrale di STM nella misura di 0,06 dollari per azione.
Sempre lunedì diffonderanno i risultati del primo semestre dell'anno NovaRE e Valsoia.
Fonte: News
Trend Online