Ftse Mib con il fiato sospeso. Rally o sell-off dopo la Fed?

30/10/2019 19:08

Ftse Mib con il fiato sospeso. Rally o sell-off dopo la Fed?

Chiusura positiva oggi per le Borse europee che hanno visto il Cac40 e il Ftse100 salire rispettivamente dello 0,45% e dello 0,34%, mentre il Dax30 ha riportato un impercettibile rialzo dello 0,01%.

Non ha evitato il segno meno Piazza Affari dove il Ftse Mib ha terminato gli scambi a 22.646 punti, con un calo dello 0,15%, dopo aver toccato nell'intraday un massimo a 22.781 e un minimo a 22.453 punti.


L'indice ha aggiornato frazionalmente i massimi dell'anno per poi essere respinto al ribasso fin poco sotto i 22.500 punti, con successivo recupero in direzione dei 22.650 punti.

Il mercato resta ora in attesa delle indicazioni che arriveranno a breve dalla Fed, da cui dipenderanno i movimenti non solo delle prossime ore, ma probabilmente anche delle giornate a venire.



Dal punto di vista tecnico lo scenario di fondo resta immutato e per poter assistere ad una prosecuzione del rialzo il Ftse Mib dovrà violare la soglia dei 22.700/22.800 punti.
Al di sopra di questo livello ci sarà spazio per un test di area 23.000/23.150 punti, con eventuali estensioni rialziste fin verso i 23.300 e i 23.500 punti.


Al ribasso il primo sostegno da monitorare è quello dei 22.500/22.450 punti, la rottura dei quali aprirà le porte a flessioni più marcate verso i 22.350 e i 22.150 punti, con successivo approdo in area 22.000.

Importante sarà la tenuta di quest'ultima soglia per evitare approfondimenti ribassisti verso i 21.750 punti prima e in seguito in direzione di area 21.500.



Come detto prima molto dipenderà da come Wall Street reagirà questa sera alle parole del presidente Powell, in conseguenza delle quali si potrebbe assistere ad un rialzo anche corposo dei listini o ad un ribasso più o meno violento.   

Domani sul fronte macro Usa si conosceranno le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero salire da 212mila a 215mila unità.

I redditi personali a settembre dovrebbero salire dello 0,3% dopo lo 0,4% precedente, mentre le spese per consumi sono viste in aumento dallo 0,1% allo 0,3% e l'indice PCE core stabile allo 0,1%.
Per il dato definitivo del costo unitario del lavoro riferito al terzo trimestre si prevede un rialzo dello 0,7% rispetto allo 0,6% dei tre mesi precedente, mentre l'indice Chicago PMI ad ottobre dovrebbe aumentare da 47,1 a 48,5 punti.



Sul versante societario da seguire i conti trimestrali di Celgene e di Cigna con un eps atteso a 2,7 e a 4,36 dollari, mentre per Kraft Heinz le stime parlano di un utile per azione di 0,53 dollari.

In Europa sarà resa nota la prima lettura del PIL del terzo trimestre, visto in positivo dello 0,1% dopo lo 0,2% dei tre mesi precedenti.

Per il tasso di disoccupazione a settembre le stime parlano di una conferma al 7,4%, mentre l'inflazione preliminare di ottobre dovrebbe salire dello 0,7% su base annua, contro lo 0,8% di agosto e l'inflazione "core" calare dall'1,2% all'1,1% su base annua.
In Germania le vendite al dettaglio di settembre sono attese in rialzo dello 0,2% contro lo 0,5% di agosto, mentre in Francia l'inflazione armonizzata di ottobre dovrebbe evidenziare un rialzo dell'1,1%, in linea con la lettura di settembre.



In Italia per il tasso di disoccupazione di settembre le stime parlano di un rialzo dal 9,5% al 9,6%, mentre il PIL del terzo trimestre dovrebbe attestarsi sulla parità, dopo l'incremento dello 0,1% precedente.

A Piazza Affari ad alzare il velo sui conti del terzo trimestre saranno Fca e Recordati tra le blue chip, insieme a Banca Generali, Elica, IndelB e Tesmec tra i titoli a minore capitalizzazione.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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