Ftse Mib: crollo può essere ancora devastante. Fine bull market?

07/03/2020 08:00

Ftse Mib: crollo può essere ancora devastante. Fine bull market?

La prima settimana di marzo si è chiusa con un bilancio decisamente pesante per le Borse europee, colpite tutte da forti sell.

La maglia nera è stata indossata dal Cac40 con un affondo del 4,14%, seguito dal Ftse100 e dal Dax30 che sono scesi rispettivamente del 3,76% e del 3,37%.

Ftse Mib: l'affondo continua.
Si torna sui livelli di fine agosto 2019

Male anche Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib fermarsi a 20.799 punti, con una correzione del 3,5%, dopo aver toccato nell'intraday un massimo a 21.151 e un minimo a 20.624 punti.

Ancora pesante il bilancio settimanale, ma meno di quello dell'ultima ottava di febbraio, con l'indice delle blue chips che nelle ultime cinque sedute ha lasciato sul parterre il 5,39% rispetto al close del venerdì precedente.

Il Ftse Mib in avvio di settimana ha provato inizialmente a recupera terreno, salvo poi scendere fino ad un minimo in area 21.100.

Da questo livello è partito un recupero che è stato frenato nuovamente da quota 22.350, con successivo arretramento verso i 22.000 e i 21.500 punti, prima dell'affondo di ieri che ha visto il Ftse Mib riportarsi su valori di prezzo che non toccava più da fine agosto.

Con il movimento ribassista dell'ultima settimana l'indice ha visto aggravarsi ulteriormente la sua situazione, con un deciso deterioramento del quadro tecnico, avvalorato dall'inversione del trend di breve-medio periodo che ora è ribassista.

Ftse Mib: invertito il trend di breve e di medio

Il Ftse Mib, al pari degli altri listini azionari, è letteralmente dilaniato dagli effetti dirompenti della crisi del coronavirus, i cui contorni appaiono ancora molto poco definiti e chiari.

La scarsa visibilità sugli impatti che questa emergenza sanitaria potrà avere sull'economia sta seminando il panico tra gli investitori.

L'unico tasto che viene premuto al momento è quello sell: si vende tutto senza guardare al prezzo, perchè nessuno sembra voler avere in mano ora titoli azionari che già domani potrebbero valere meno, anche molto meno.

In una situazione di panic selling come quella attuale è difficile ipotizzare un'inversione di rotta che di fatto potrebbe materializzarsi solo se la situazione legata al coronavirus dovesse volgere improvvisamente al bello.

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Al momento non c'è alcuna evidenza di questo tipo e nessuno azzarda ipotesi di una ripresa dei mercati che prima o poi potranno e dovranno pur rimbalzare.

L'ipervenduto raggiunto favorirà sicuramente dei recuperi che almeno in una prima fase andranno letti semplicemente come dei rimbalzi, ossia come reazioni al sell-off, prive di grande affidabilità.

L'idea è che il Ftse Mib prima di avviare un recupero stabile e duraturo avrà bisogno di tempo e dovrà metabolizzare quanto accaduto, ammesso che sia finito o quasi.

Come detto prima non vi è alcuna indicazione in tal senso ed è molto elevato il rischio di assistere anche ad un'esasperazione della tendenza in atto, prima di avviare magari un recupero anche violento.

Ftse Mib: i livelli da tenere d'occhio nel breve

Come già evidenziato in altre rubriche, in questa fase l'indicazione di supporti e resistenze lascia un po' il tempo che trova, ma proviamo a fornire ugualmente alcune indicazioni da assumere come riferimento di massima per il Ftse Mib.

Un primo segnale di ripresa si avrà con un ritorno delle quotazioni al di sopra dei 21.000/21.100 punti, riconquistati i quali l'indice si spingerà verso i 21.400/21.500 punti.

Oltre questo livello il recupero potrebbe assumere maggiore consistenza, con target a 21.800 e a 22.000 punti prima e in seguito a 22.350 e a 22.500 punti nella migliore delle ipotesi.

Come detto prima nel breve resta elevato il rischio di nuovi ribassi e conferme in tal senso si avranno con discese sotto i 20.600/20.500, preludio ad un affondo verso i minimi di agosto 2019 a 20.000/19.900.

Cruciale sarà la tenuta di questa soglia supportiva, la rottura della quale aprirà le porte a scenari ancora più negativi e quasi allarmanti.

Sotto i 20.000 punti infatti il Ftse Mib scivolerà verso i 19.200/19.000 punti in primis e successivamente fino ai 18.500 e a 18.200/18.000 punti nella peggiore delle ipotesi.

I market movers in America e in Europa

Per la prima seduta della prossima settimana sul fronte macro Usa non sono previsti aggiornamenti macro di rilievo.

In Europa si guarderà alla Germania dove si conoscerà la produzione industriale che a gennaio dovrebbe salire dell'1,5%, a fronte della flessione del 3,5% di dicembre.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire Banca Generali che presenterà i risultati del quarto trimestre e dell'intero 2019.
Alla prova dei conti anche Acea, Brembo, CIR, MolMed, Prima Industrie e Vianini.

Sotto la lente ancora i titoli del settore dopo l'affondo del petrolio che ha chiuso la settimana poco sopra i 41 dollari con un crollo di oltre il 10%.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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