Ftse Mib: disastro coronavirus. Analisti: i titoli più a rischio

24/02/2020 11:21

Ftse Mib: disastro coronavirus. Analisti: i titoli più a rischio

Un risveglio decisamente doloroso oggi per le Borse europee che sin dalle prime battute sono state investite da una pioggia di vendite.
Gli indici del Vecchio Continente sono tutti in caduta libera, con il Ftse100 che lascia sul parterre il 3,28%, seguito dal Cac40 e dal Dax30 che affondano rispettivamente del 3,78% e del 3,8%.

Ad avere la peggio è Piazza Affari che vede il Ftse Mib sprofondare del 4,26% ad un passo dai 23.700 punti.
Nessuna blue chip si salva dalle vendite e se la maglia nera viene indossata da Juventus che crolla di quasi l'8,5% dopo i dati del primo semestre dell'esercizio 2019-2020, a fine sotto pressione sono anche i titoli del lusso come Salvatore Ferragamo e Moncler.


Sell-off sui titoli oil come Saipem, ENI e Tenaris, affossati dal netto calo del petrolio sotti i 51,5 dollari al barile e nel mirino dei venditori finiscono anche i titoli del settore industriale e di quello bancario.
A mettere in ginocchio le Borse europee sono le cattive notizie arrivate durante il week-end in merito alla diffusione del coronavirus al di fuori dei confini della Cina.

Non stupisce che Piazza Affari accusi la peggiore performance nel Vecchio Continente, visto che l'Italia è il paese più colpito dal coronavirus in Europa ed è il terzo a livello mondiale dopo la Cina e la Corea del Sud.
Si conta già la quarta vittima nel nostro Paese, con un numero di contagiati che purtroppo continua a salire nelle ultime ore.


Diversi comuni nel nord Italia contano migliaia di persone in quarantena, segnalando che la diffusione del coronavirus sta interessando maggiormente al momento la Lombardia e il Veneto, dove si contano i quattro decessi in Italia, tre nella prima regione e uno nella seconda.
Non sorprende questa pessima reazione di Piazza Affari con gli investitori che temono sempre più per la diffusione del coronavirus e per gli impatti che lo stesso potrà avere su un'economia già molto traballante come quella italiana.


Gli analisti di Equita SIM in una nota diffusa oggi hanno evidenziato che la Lombardia e il Veneto rappresentano circa il 30% del PIL italiano, motivo per cui si aspetta un impatto negativo, ma temporaneo, sull'economia del Paese.
Quanto ai titoli di Piazza Affari maggiormente a rischio per l'emergenza coronavirus, gli analisti della SIM milanese segnalano che i pericoli maggiori sono relativi alle società che hanno attività direttamente collegate ai flussi turistici e alla gestione di eventi.


In quest'ottica sono sorvegliati speciali i titoli del lusso, ma anche nomi come Fiera Milano.
A rischio anche i titoli di società con elevata esposizione ai consumi e alle attività commerciali in Italia come Amplifon, Nexi, Marr, Geox, Ovs e Ivs.
Da non dimenticare poi le aziende che hanno elevata concentrazione di attività produttive in Nord Italia, in caso di deterioramento della situazione che porti a blocchi produttivi: da seguire quindi Ima, Interpumpe e Zignago.
Gli analisti segnalano rischi anche per i titoli finanziari che saranno impattati indirettamente dal calo del PIL italiano provocato dall'emergenza coronavirus.


Non diverse le indicazioni che giungono dai colleghi di Mediobanca Securities che da una parte apprezzano la rapida risposta dl Governo alla crisi del virus cinese, ma dall'altra avvertono che il flusso di notizie è sicuramente preoccupante.
Gli esperti anticipano che se la situazione non sarà risolta rapidamente, probabilmente peserà sull'attività economica del Paese.

Anche Mediobanca ricorda che Lombardia e Veneto rappresentano un terzo del PIL totale italiano, evidenziando che una decelerazione macro si andrebbe ad innestare in un quadro già debole, come testimoniato dagli ultimi aggiornamenti.
In quest'ottica i settori di Piazza Affari che potranno pagare maggiormente pegno per un'eventuale rallentamento del PIL saranno quello bancario e dei mesi.


Inoltre, le chiusure forzate e le restrizioni sui viaggi possono impattare negativamente sui comparti legati ai consumi e ai beni non essenziali. 

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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