Un finale di settimana decisamente frizzante per le Borse europee che ieri hanno chiuso gli scambi in netto rialzo.
Il Ftse100 è salito del 2,82%, ma hanno performato ancora meglio il Dax e il Cac40 che hanno messo a segno un rally rispettivamente del 3,15% e del 3,42%.
Ftse Mib in rimonta, ma il bilancio settimanale è negativo
In positivo anche Piazza Affari che però ha mostrato minore vivacità rispetto agli altri mercati europei, con il Ftse Mib fermatosi a 17.055 punti, in progresso dell'1,71%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 17.307 e un minimo a 16.963 punti.
Il recupero messo a segno venerdì non ha impedito al bilancio settimanale di essere preceduto dal segno meno, visto che nelle ultime quattro sedute (lunedì il mercato era chiuso per festività), l'indice delle blue chips ha lasciato sul parterre il 3,21% rispetto all'ottava precedente.
In avvio di settimana il Ftse Mib ha provato a mettere sotto pressione l'area dei 17.800, da cui però ha ripiegato dapprima verso i 17.500 punti.
Fatale è stata la seduta di mercoledì quando l'indice è crollato fino ad area 16.700, da cui è partito un recupero fino ad area 17.300, con successivi ripiegamento poco sopra i 17.000 punti in chiusura di settimana.
Ftse Mib in laterale: ecco i driver chiave nel breve
Il Ftse Mib ha continuato a muoversi in trading range, nell'intervallo che si è definito dal 25 marzo scorso e che vede un minimo in area 16.300 e un massimo a ridosso dei 17.800/17.900 punti.
L'indice dopo il brutto schiaffo di mercoledì scorso si trova esattamente a metà di questo trading range, lasciando di fatto la porta aperta a due possibili evoluzioni nel breve.
Diverse sono le incertezze con cui il mercato deve misurarsi, a partire dall'evoluzione della pandemia di coronavirus, passando per i dati macro che saranno diffusi nelle giornate a venire e che daranno una fotografia via via sempre più compiuta dei danni subito.
Da non dimenticare un altro tema chiave rappresentato dal verdetto che arriverà dall'Eurogruppo in merito alle misure da adottare per contrastare la crisi economica legata al coronavirus.
Ftse Mib: i livelli da tenere d'occhio
Il Ftse Mib si muoverà quindi sulla scia delle indicazioni che arriveranno da questi fronti, segnalando che rispetto alle scorse settimana c'è stata una riduzione della volatilità, ma l'impostazione di fondo del mercato resta ancora fragile.
Dal punto di vista tecnico, con la tenuta dei 17.000 punti e il contestuale superamento dei 17.300 e dei 17.500 punti, il Ftse Mib potrà tornare a mettere sotto pressione i 17.800/17.900 punti.
Con la rottura di questo ostacolo si assisterà ad una prosecuzione del rialzo verso i 18.400/18.500 punti prima e in seguito in direzione dei 19.000/19.200 punti.
In caso di ulteriori forza il Ftse Mib continuerà a salire e metterà nel mirino il target successivo dei 19.800/20.000 punti.
Al ribasso incertezza si avrà con discese sotto area 17.000 e ancor più con la violazione dei 16.700 punti.
Con la rottura di questa soglia sarà probabile un test di area 16.300, ossia della parte basse del trading range in atto dal 25 marzo.
Negativo sarà l'abbandono dei 16.300 punti che porterà il Ftse Mib subito ad un test di area 16.000, sotto cui la discesa proseguirà verso i 15.500 punti prima e i 15.000 punti in seguito.
Sarà questa l'ultima soglia da difendere per scongiurare il rischio di un ritorno sui minimi di marzo in area 14.150.
I market movers in America
Per la prima seduta della prossima settimana sul fronte macro Usa sarà diffuso l'indice Cfnai che a marzo dovrebbe scendere a -0,1 punti rispetto alla lettura di febbraio fermatasi a +0,16 punti.
Sul versante societario da seguire a mercati chiusi i risultati del primo trimestre di IBM che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un eps pari a 1,81 dollari.
I dati macro in Europa
In Europa si guarderà alla Germania dove si conosceranno i prezzi alla produzione che a marzo dovrebbero evidenziare una variazione negativa dello 0,7% dopo la flessione dello 0,4% precedente.
Da seguire sempre in terra tedesca l'asta dei titoli di Stato con scadenza a 3 e 9 mesi per un ammontare massimo pari a 4 miliardi di euro.
I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari
A Piazza Affari si segnala lo stacco del dividendo di Campari e di Ferrari nella misura rispettivamente di 0,055 e di 1,13 euro.
Da seguire Sogefi che presenterà i risultati dell'esercizio 2019.
In agenda le assemblee di Carel Industries, Cementir Holding, Dea Capital, Fiera Milano, Sogefi e Banco di Sardegna per l'approvazione dei dati di bilancio dell'esercizio 2019.
Fonte: News
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