Dopo il timido rimbalzo di ieri, al quale non aveva partecipato il mercato domestico, le Borse europee oggi sono state travolte da un violento sell-off.
A fin giornata il Dax30 e il Cac40 hanno accusato un ribasso rispettivamente del 3,19% e del 3,32%, mentre ilFtse100 ha lasciato sul parterre il 3,49%.
E' andata un po' meglio a Piazza Affari che anche oggi ha performato meglio degli altri mercati europei, con il Ftse Mib fermatosi a 22.799 punti, in ribasso del 2,66%, dopo aver toccato un massimo a 23.077 e un minimo a 22.479 punti.
L'indice ha avviato gli scambi con un ampio gap-down e dopo aver ceduto l'area dei 23.000 ha continuato a scendere, rompendo i minimi della vigilia.
Una volta giunto al test dei 22.500 punti, violati solo frazionalmente, il Ftse Mib ha avviato un recupero che gli ha permesso di tornare al di sopra dei 22.700 punti in chiusura di sessione.
La struttura tecnica del mercato si conferma molto vulnerabile, come dimostrato anche dall'incapacità di dare un seguito al recupero partito dai minimi di ieri, peraltro aggiornati oggi.
Fino a quando l'indice si manterrà sopra i 22.700 punti, almeno graficamente ci saranno le condizioni per un recupero verso i 23.000 punti prima e in seguito in direzione di 23.300/23.400, dove verrà chiuso il gap-up di questa mattina.
Segnali più convincenti di ripresa oltre i 23.500/23.600 punti, per un primo approdo in area 24.000, il raggiungimento della quale appare prematuro almeno nell'immediato.
Al ribasso sarà da monitorare in primis il sostegno dei 22.700 punti e in seguito l'area dei 22.500/22.450.
Un abbandono di questa soglia aprirà le porte ad una flessione verso i 22.000 punti, con ribassi più estesi in direzione dei 21.500 e dei 21.000 punti nella peggiore delle ipotesi.
Sul fronte macro Usa per l'ultima seduta della settimana si segnalano i redditi personali che a gennaio dovrebbero salire dallo 0,2% allo 0,3%, mentre le spese per consumi dovrebbero confermare l'incremento dello 0,3% precedente e l'indice PCE core salire dello 0,25, in linea con la lettura di dicembre.
Per l'indice Chicago PMI di gennaio si prevede un aumento da 42,9 a 45,8 punti, mentre il dato definitivo della fiducia Michigan a febbraio dovrebbe calare a 100,5 punti dai 100,9 della lettura preliminare, ma salire in confronto ai 99,8 punti di gennaio.
Prima dell'apertura di Wall Street saranno diffusi i risultati degli ultimi tre mesi di Foot Locker dai quali ci si attende un utile per azione di 1,58 dollari.
In Europa si guarderà alla Germania dove saranno resi noti i prezzi import che a gennaio dovrebero salire dello 0,2%, in lina con la lettura precedente, mentre il tasso di disoccupazione a febbraio è atteso invariato al 5%.
Per il dato preliminare dell'inflazione a febbraio le attese parlano di una variazione positiva dello 0,3% dopo il calo dello 0,6% precedente.
Lo stesso dato si conoscerà in Francia dove le stime indicano un rialzo dello 0,3% dopo lo 0,4% precedente.
Sempre in Francia le spese per consumi a gennaio dovrebbero migliorare da -0,3% a +0,2%, mentre il dato finale del PIL del quarto trimestre dovrebbe confermare la lettura preliminare con una variazione negativa dello 0,1%.
In Italia l'indice dei prezzi al consumo a febbraio dovrebbe attestarsi sulla parità dopo il rialzo dello 0,1% precedente.
A Piazza Affari da seguire ENI che presenterà i conti del 2019 e la nuova strategia 2020-2023.
Alla prova dei conti anche Gedi e Zucchi, insieme a A.S.Roma che alzerà il velo sui numeri del primo semestre 2019-2020.
Fonte: News
Trend Online