Il punto sui mercati: avvio del QE, euro debole, USA in attesa

06/03/2015 18:32

Il punto sui mercati: avvio del QE, euro debole, USA in attesa

La settimana ha concentrato la propria attenzione sugli avvenimenti di giovedì 5 marzo, quando il Governatore della BCE, Mario Draghi, ha annunciato come e quando avvierà in concreto il piano di Quantitative Easing europeo.
La data fissata è quella del 9 marzo e l'importo, come stimato in origine, raggiungerà i 60 miliardi di euro mensili.

Gli acquisti riguarderanno:

  • Debiti con rendimento negativo (non inferiore al tasso di deposito BCE pari al –0,2%)). Esclusi dall'acquisto saranno dunque i titoli greci;
  • Limite al 25% per l'acquisto di qualsiasi titolo di uno stesso Paese, onde evitare l'eccessiva esposizione;
  • Esclusivamente il mercato secondario
  • Titoli con durata residua del debito da 2 a 30 anni

Le finalità cui mira il QE, sono analoghe a quelle già ricercate dagli Stati Uniti negli anni a venire, vale a dire un consolidamento del PIL, una diminuzione del tasso di disoccupazione (attualmente in calo all'11,2%) e un incremento del tasso d'inflazione (con target al 2%).

Le principali reazioni attese dalla piazza saranno:

-Il rialzo dei listini azionari europei
- L'avvicinamento delle aziende al mercato capitali
- Il ribasso del rendimento di titoli obbligazionari e statali
- Un ulteriore ribasso dell’euro

L'euro ha risentito negativamente non solo delle dichiarazioni di Draghi, ma ha perso forza anche in seguito al rilascio dei dati sull'economia USA che hanno mostrato un calo della disoccupazione oltre le stime (al 5,5%) ed un rialzo sui Non-farm Payrolls a 295mila unità, ben al di sopra delle attese.
Per avere conferme sull'economia USA bisognerà tuttavia attendere la metà del mese, quando il 17 e 18 marzo si riunirà il FOMC, braccio operativo della FED, per deliberare in merito a politica monetaria e possibilità di un rialzo dei tassi di interesse.

L'euro abbandona la soglia di 1,10 contro dollaro, mentre l'oro si allontana da $1180 l'oncia, procedendo anch'esso a ribasso.

In forza, invece, il petrolio, che nel corso della settimana ha iniziato a far presagire un rialzo a seguito della decisione dell'Arabia Saudita di alcare di 90 centesimi di dollaro il prezzo al barile.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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