Intesa Sanpaolo: OPS su Ubi infiamma banche. La view dei broker

18/02/2020 11:01

Intesa Sanpaolo: OPS su Ubi infiamma banche. La view dei broker

In un contesto europeioin cui le Borse perdono terreno, complici i rinnovati timori legati all'epidemia coronavirus, si distingue Piazza Affari che viaggia in controtendenza.
Il Ftse Mib, pur avendo ritracciato dai massimi intraday, si mantiene ancora in positivo, con un rialzo dello 0,3% in area 25.200.

A sostenere il mercato è l'ottima intonazione dei bancari che vedono Ubi Banca balzare in avanti di quasi il 23%, seguito da Banco BPM che viaggia in rally del 6,91%, mentre Intesa Sanpaolo e Mediobanca guadagnano l'1,73% e l'1,51%.
Resta più indietro Unicredit con un rialzo dello 0,81%, mentre stona pesantemente Bper Banca che lascia sul parterre oltre il 7,5% del suo valore, complice l'annuncio di un aumento di capitale da 1 miliardo di euro.


L'intero settore bancario è in fermento oggi per il risiko bancario che di fatto è stato avviato con la mossa a sorpresa di Intesa Sanpaolo.
Quest'ultima infatti ieri, in tarda serata, ha annunciato un'offerta pubblica di scambio volontaria in carta sulla totalità delle azioni ordinarie di Ubi Banca.

Il gruppo guidato da Messina offrirà un corrispettivo unitario non soggetto ad aggiustamenti pari a 1,7 azioni ordinarie di nuova emissione.
In sostanza per ogni 10 azioni di Ubi Banca portate in adesione all’offerta, saranno corrisposte 17 azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo.
Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di quest'ultima rilevato alla chiusura del 14 febbraio scorso, pari a 2,502 euro, il corrispettivo esprime una valorizzazione pari a 4,254 euro per ciascuna azione di Ubi Banca e dunque
incorpora un premio del 27,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni dell’emittente rilevato alla chiusura del 14 febbraio 2020, pari a 3,333 euro.
Da segnalare che in caso di perfezionamento il deal prevede la cessione di 400-500 sportelli da parte di Ubi Banca a Bper Banca, per superare vincoli antitrust.


Intesa Sanpaolo stima 510 milioni di euro di sinergie nette a regime al 2023, un utile di oltre 6 miliardi di euro al 2022, pari a un Eps di 0,31 euro.
Il gruppo cui Intesa Sanpaolo darà vita insieme ad Ubi Banca sarà in grado di distribuire ai propri azionisti dividendi, con la previsione di una cedola di 0,2 euro per azione a valere sul 2020 e superiore a 0,2 euro a valere sul 2021.

Grazie alla capacita reddituale e alla solidità patrimoniale, la banca che nascerà dall'aggregazione fra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca potra garantire 30 miliardi di euro di credito aggiuntivo nei prossimi tre anni a sostegno dell'economia italiana, aumentare da 50 a 60 miliardi le nuove erogazioni a favore della Green Economy e incrementare da 5 a 6 miliardi il plafond destinato a investimenti nella circular economy.
Commentando la mossa del tutto inattesa di Intesa Sanpaolo, gli analisti di Equita SIM fanno sapere che in bae ai loro calcoli l'offerta valuta Ubi Banca 0,6 volte il rapporto prezzo/tangible equity e 12 volte il rapporto prezzo-utili 2020, con un premio del 16% rispetto ai prezzi di chiusura di ieri.


L'operazione comporta un impiego di capitale di circa 4 miliardi di euro per Intesa Sanpaolo, pari al 10% circa della capitalizzazione di mercato.
L'offerta, evidenzia Equita, è subordinata al raggiungimento di una quota del 67% del capitale di Ubi Banca, propedeutico al controllo dell'assemblea straordinaria.

Le fondazioni azioniste di Intesa Sanpaolo subirebbero una diluzione molto limitata nella nuova entità, passando dal 14,8% al 13,1%, mentre gli azionisti di controllo di Ubi Banca, fondazioni e imprenditori, scenderebbero al 2% rispetto al 16% attuale.
In base ai calcoli degli analisti di Equita SIM, il ROTE e il Common Equity Tier 1 2023 di Intesa Sanpaolo resterebbero sostanzialmente invariati rispettivamente al 12,2% e al 12,7%, come anche il price-earnings 2022-2023, da 9,6 e 8,6 volte a 9,4 e 8 volte.


A detta della SIM milanese il razionale strategico del deal risiede nel consolidamento del mercato domestico, in cui Intesa Sanpaolo dovrebbe aumentare la quota di mercato al 20%.
A commentare le novità nel settore bancario italiano sono anche i colleghi di Kepler Cheuvreux, i quali evidenziano che la mossa di Intesa Sanpaolo ha colto del tutto di sorpresa.

Questo perchè l'M&A nl comparto era atteso tra banche locali, ricordando che l'opzione preferita del broker era un deal tra Ubi Banca e Bper Banca, mentre quest'ultima ora comprerà da Intesa Sanpaolo oltre 20 miliardi di euro di asset di Ubi Banca.
Per gli analisti di Kepler Cheuvreux, che considerano realistico l'obiettivo di un utile di 6 miliardi di euro al 2022, Intesa Sanpaolo sta utilizzando i suoi multipli a premio per acquistare una banca solida, con un profilo di rischio e un modello di business simili.


L'obiettivo è quello di rafforzare la sua posizione in Italia con basso rischio di esecuzione e sinergie promettenti. 

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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