L’Europa si concede una pausa aspettando Draghi

25/02/2015 11:38

L’Europa si concede una pausa aspettando Draghi

Dopo cinque giornate consecutive di rialzi, la piazza azionaria giapponese si prende una pausa e così il Nikkei 225 termina gli scambi appena sotto la parità, con un frazionale calo dello 0,1%. Il listino nipponico ha tirato un po’ il fiato dopo aver toccato i massimi degli ultimi 15 anni, senza farsi influenzare più di tanto dall’indice preliminare HSBC sul settore manifatturiero cinese che a febbraio è salito da 49,7 a 50,1 punti, riportandosi appena sopra la soglia di demarcazione tra attività in espansione e in contrazione.

Caute le Borse europee che dopo il progresso di ieri hanno avviato gli scambi a poca distanza dalla parità, mostrando un andamento debole. il Dax30 cerca di mantenersi a galla con un frazionale rialzo dello 0,03%, mentre restano più indietro il Cac40 e il Ftse100 che scendono rispettivamente dello 0,17% e dello 0,28%.

Prevale la cautela in vista dell’audizione che oggi vedrà impegnato il presidente della BCE, Mario Draghi, al Parlamento europeo. Il focus resta sempre sulla Grecia visto che dopo l’estensione di 4 mesi del piano di salvataggio, c’è ancora incertezza tra gli investitori sulla volontà di Atene di adempiere ai provvedimenti necessari per il rilancio del Paese.

Arretra più degli altri Piazza Affari dove il Ftse Mib si riporta poco al di sopra dei 22.000 punti, con un ribasso dello 0,53%.
Tra le blue chips sale in controtendenza Mediaset che guadagna l‘1,6% dopo che Ei Towers, controllata dalla società del Biscione, ha lanciato un’OPA totalitaria sulle azioni Rai Way per un valore complessivo pari a 1,225 miliardi di euro.

In rialzo di circa un punto Exor e Telecom Italia, mentre Enel e UnipolSai si apprezzano entrambi dello 0,75%. Ancora in salita World Duty Free che progredisce dello 0,96% in attesa di un partner azionario nella società.

In rosso le banche a partire da Banca Popolare dell’Emilia Romagna che perde il 2,68%, seguito da Ubi Banca che arretra del 2,02%, mentre Mediobanca e Banco Popolare calano dell‘1,63% e dell‘1,58%, seguito da Monte Paschi, Intesa Sanpaolo e Unicredit, tutti in rosso di oltre un punto percentuale.

Slu fronte macro Usa oggi sarà diffuso l’indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari e in agenda troviamo anche le vendite di case nuove che a gennaio dovrebbero calare da 481mila a 475mila unità. Nel pomeriggio è prevista anche l’audizione della Yellen alla Camera che difficilmente dovrebbe riservare sorprese rispetto a quanto già presentato il giorno precedente al Senato.

Da seguire i conti trimestrali di Campbell Soup e di Dollar Tree da cui si attende un utile per azione rispettivamente di 0,66 e di 1,14 dollari. Sempre prima dell’avvio di Wall Street saranno diffusi i risultati di Lowe’s e di Target, con un eps atteso di 0,44 e di 1,46 dollari.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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