La farsa dei biglietti aerei: vi spieghiamo cosa sta succedendo

27/06/2020 15:51

La farsa dei biglietti aerei: vi spieghiamo cosa sta succedendo

Funziona così. Prenoti i tuoi biglietti aerei. Neanche 48 ore dopo arriva tramite email un avviso: "Il volo è stato cancellato. Puoi prenotare una nuova data a partire dal prossimo mese, intanto ti forniamo il voucher in sostituzione dei biglietti aerei".

Lo stanno facendo quasi tutte le compagnie. Alitalia compresa. Che ende biglietti da Linate nonostante l’aeroporto sia chiuso.

Il meccanismo è ai limiti del diabolico. Incassano i soldi per i biglietti aerei, poi cancellano un volo che probabilmente non è mai esistito, in cambio rifilano al viaggiatore il solito voucher senza alcun accenno al rimborso in denaro che invece il cliente è tenuto a chiedere.

La farsa dei biglietti aerei, prima venduti e poi annullati per fare cassa

Fanno cassa, la verità è sostanzialmente questa.

Anche perché una volta ritrovatosi con il voucher, il viaggiatore, il più delle volte, non sa più cosa fare e come comportarsi. Perché il rischio magari è riorganizzarsi per fissare le ferie su un altro periodo. Prenotare e poi magari ricevere un altro avviso: "Volo cancellato" perché magari la compagnia non è riuscita neanche per quella data a riempire l'aereo. 

E' una sensazione, ma forse è qualcosa ormai un po’ più forte di una semplice sensazione.

Da parte delle compagnie aeree non c’è alcuna intenzione a far ripartire definitivamente i voli. Le compagnie devono fare cassa. Riempirsi le tasche di liquidità dopo il lockdown. E poi, solo poi, potranno pensare a riaprire, per davvero, il traffico aereo.

Biglietti aerei venduti e poi cancellati causa emergenza Covid.

Ma l'emergenza non c'è

Eppure l'ultimo decreto parla chiaro: dal 3 giugno sono state eliminate tutte le restrizioni per i voli su base nazionale e anche in area Schenghen, ovviamente con varie eccezioni per alcuni paesi che hanno riaperto le frontiere in data successiva, vedi la Spagna, lo scorso 21 giugno.

Questo significa che le compagnie aeree non possono cancellare arbitrariamente i voli. E il problema sta proprio qui:

“Si chiama blank sailing -spiega Edno Gargano, avvocato dello Studio Legale Gargano-.

Siccome non hanno i voli pieni stanno decidendo di cancellare arbitrariamente i voli. Ma è una scelta solo e soltanto commerciale, il Covid non c'entra più niente perché non esistono più restrizioni. Ecco perché il passeggero deve stare attento, consapevole del fatto che ha diritto sia al rimborso del biglietto aereo, sia al risarcimento".

Non esistono restrizioni nazionali.

Ma le compagnie vendono biglietti aerei e poi li cancellano

Dunque, quando la compagnia area decide di cancellare un volo arbitrariamente, come in questi casi, il viaggiatore ha diritto anche alla compensazione pecuniaria. Le segnalazioni intanto crescono di giorno in giorno ed è uno dei motivi per cui l'Enac, attraverso il comunicato stampa n.31 del 2020, ribadendo che dal 3 giugno non esistono più le restrizioni nazionali, ha avvertito tutti i vettori che in caso di cancellazione senza motivo dovranno rimborsare biglietto con tanto di risarcimento.

"Le compagnie hanno consentito le prenotazioni sin dai primi di giugno -prosegue l'avvocato Gargano-.

Capita che i biglietti aerei vengano cancellati anche dopo qualche ora, adducendo circostanze legate al Covid. Leggete bene per quale motivo vi hanno annullato il viaggio. I tentativi di fare cassa ormai sono sempre più frequenti, ovviamente utilizzando lo strumento del voucher".  

"Le compagnie ci provano".

Ecco quali sono

Succede con Alitalia. Ma succede anche con Emirates, attraverso le segnalazioni dei viaggiatori. Un utente ha segnalato allo studio Legale Gargano di aver acquistato un biglietto con Turkish da Bali per Roma una settimana prima del 10 giugno.
Dopo 48 ore, il viaggiatore ha ricevuto una mail della compagnia del volo cancellato, suggerendo un ricollocamento ad agosto tramite voucher.

Un altro aesempio arriva da Volotea, la compagnia aerea che da Pescara collega l’Abruzzo alla Sicilia.

L’aeroporto di Pescara riaprirà il tre luglio, ciò nonostante, la compagnia sta vendendo biglietti già a partire da metà giugno mettendo in difficoltà i viaggiatori.

Il governo permette alle compagnie di non rimborsare i biglietti aerei

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