Pensioni a rischio: nuovo diktat Europeo. Ecco chi ci rimette

11/07/2020 16:29

Pensioni a rischio: nuovo diktat Europeo. Ecco chi ci rimette

Gli aiuti che arrivano dall'Unione Europea sono un'arma a doppio taglio. Sono diventati un fucile puntato sulle nostre pensioni e a rimetterci saranno, come sempre, lavoratori e pensionati, che si vedranno ritoccare diritti acquisti e aspettative per andare in pensione.
I falchi europeisti non ci hanno messo molto per farsi avanti e hanno puntato immediatamente l'indice contro il nostro sistema previdenziale.

Pensioni: cosa rischiamo oggi come oggi

Sicuramente il nostro Governo ha commesso una miriade di errori nel tentativo di gestire la pandemia e la successiva crisi scattata con il lockdown.

Non è una giustificazione, ma possiamo affermare che una situazione come quella che stiamo attraversando non era mai stata affrontata in passato, quindi non c'erano libri di testo sui quali studiare e cercare di capire come fare.

Comunque vada, il nostro paese sta tentando di rimettersi in piedi seppur faticosamente e immancabilmente arriva la bastonata dall'Europa.
Arrivano i primi tentativi di interferire su quelle che dovrebbero essere le decisione del nostro Governo per tentare di far ripartire l'economia. Forse era anche prevedibile, ma fin da subito non sono mancate le pressioni: ossia una esplicita e nemmeno troppo impacciata richiesta di garanzie da parte dei Paesi Bassi, che troppe volte sembrano proprio camminare a braccetto con la Germania di Angela Merkel.

In un incontro tra Giuseppe Conte e Mark Rutte, premier olandese, è stato delineato un futuro poco incoraggiante per l'Italia.

L'Olanda, che è a capo di quei paesi che si possono definire come frugali, avrebbe posto tutta una serie di condizioni all'Italia per poter accedere al fondo da 750 miliardi che sarebbero necessari per poter attuare tutte le misure di rilancio del nostro paese.

Nel mirino dell'Olanda ci sono le pensioni

Inutile girarci intorno.
Nel mirino dell'Olanda ci sarebbe proprio la riforma delle pensioni, a partire da Quota 100. Questa misura, lo sanno un po' tutti, non ha mai trovato il gradimento della Germania: non piace, comunque, nemmeno agli altri paesi frugali: Austria, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi.

Il più grande timore di questi paesi è che al termine del periodo di sperimantazione - ossia nel 2021 - la formula pensata da Matteo Salvini, in qualche modo diventi strutturale. In questo modo andrebbe ad incidere in modo pesante sui conti pubblici del nostro paese.
Ecco perché, tra i falchi dell'Europa si fa sempre più assordante la richiesta di abolire Quota 100 e di innalzare l'età della pensione. Tutto questo dovrebbe essere messo sul piatto come garanzia per poter accedere ai fondi che l'Unione europea dovrebbe mettere in campo per rilanciare l'economia.

Riferendosi all'incontro avuto con Mark Rutte, Giuseppe Conte ha affermato che pur rilevando un certa convergenza sul fatto che sia necessario dare una risposta europea, conutinuano a rimanere alcuni dettagli ed alcune divergenze.

Per il momento Conte sembrerebbe non volersi esporre e fa riferimento ad una lontananza su alcuni temi, ma di certo sa che nel prossimo Consiglio Ue saranno queste saranno le questioni che verranno messe sul tavolo da parte dei frugali.

Pensioni: problemi e proposte da risolvere!

Rimangono, quindi, innumerevoli problemi da risolvere.
La questione più importante che rimane sul tavolo dei politici europei è legata al fatto che Charles Michel, presidente del Consiglio Ue, ha chiesto che siano proprio tutti i 27 capi di Stato e di Governo ad esprimersi sullo stanziamento dei finanziamenti.

Si dovrà arrivare alla maggioranza qualificata. Fatto per nulla scontato: non è detto che dalla Francia e dalla Germania possano arrivare delle posizioni concilianti con l'Italia. Se si venisse a creare questa situazione, il proseguio per lo stanziamento dei fondi potrebbe diventare realmente complesso e l'Europa potrebbe arrivare a porre dei vincoli all'Italia costringendola ad una riforma delle pensioni.

I più attenti osservatori che sono al Governo sembra che stiano già iniziando a percepire cosa sta accadendo in Europa e stanno già procedendo a ventilare la possibilità della chiusura di Quota 100, dopo la fine del periodo sperimentale che avverrà nel 2021.

Autore: Pierpaolo Molinengo Fonte: News Trend Online

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