Piazza Affari: i titoli e i settori che festeggiano con il Def

05/10/2018 14:00

Piazza Affari: i titoli e i settori che festeggiano con il Def

Piazza Affari non riesce a staccarsi di dosso le diffidenze degli investitori per la manovra economica e per i particolari che sono stati resi noti in queste ore. Alle 13 infatti il Ftse Mib registrava un passivo che superava l'1% (-1,07%) con un'Europa che vedeva il Dax a -0,6%, il Cac40 di Parigi a -0,4% e il Ftse100 di Londra a -0,5%. 

La visita di Mario Draghi

Ad allarmare ancora di più gli operatori, oltre alla prospettiva del taglio del rating da parte di S&P e Moody's, è stata la visita del governatore della Bce, Mario Draghi che ha incontrato mercoledì il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per un incontro riservato: scopo della visita ricordare  i rischi cui andrebbe incontro l'Italia nel caso di una reazione estrema dei mercati, in particolar modo verso i titoli pubblici, rischi che, secondo Draghi, l'attuale governo starebbe sottovalutando. 

Se da un lato quella dell'esecutivo appare come una scommessa sulla crescita attuata attraverso una terapia d'urto, dall'altro i mercati non sembrano aver accettato del tutto le cifre già note, per quanto oggetto di revisione, ma soprattutto quelle ufficiali che, per il 2019, hanno visto una crescita del Pil all'1,5% ben oltre le stime già elaborate e per di più con uno 0,6% da attribuirsi a quanto deciso all'interno della manovra.

Intanto il rendimento del decennale italiano arriva al 3,41% mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 286 punti confermando il trend in salita.

Le parole di Di Maio

Tra i vari punti della nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def) c'è quello riguardante la revisione delle concessioni con la volontà da parte dello Stato, ha sottolineato ieri il vicepremier Luigi Di Maio al Senato, di “essere più presente ed esercitare più azioni di controllo sui concessionari in particolare quando ne va della sicurezza e della vita dei cittadini; è ovvio che dove ci sono stati abusi la stessa concessione può essere ridiscussa".

Guardando alla nota si legge che “ "I maggiori introiti che potrebbero derivare dal prospettato riordino delle concessioni sono, allo stato attuale, difficilmente quantificabili. Tuttavia, i dati disponibili evidenziano importanti potenzialità per la finanza pubblica e per la riduzione del rapporto debito/pil.
Il Governo studierà un'ipotesi in cui maggiori proventi generati dalla razionalizzazione delle concessioni potrebbero afferire al Fondo di Ammortamento del Debito Pubblico, unitamente ai proventi delle dismissioni immobiliari e delle alienazioni di quote di società partecipate".

I settori coinvolti

Ma se il primo pensiero, soprattutto dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi di Genova, va alle concessioni per le autostrade, non bisogna dimenticare quelle anche per le utilities e le telecomunicazioni.

Dato il complesso sistema di gestione degli asset idroelettrici presente in Italia (spesso molto frammentato), i diretti interessati, ovvero le imprese di settore, evidenziano la natura di molte aziende a partecipazione pubblica, il che spingerebbe più che verso una serie di verifiche e controlli su chi già opera invece che creare un nuovo sistema di concessioni.Guardando al settore delle utilities, secondo Equita, con la possibilità di investimenti in impianti di trattamento e riciclaggio ed un'ottimizzazione delle remunerazioni con l'intervento dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ci potrebbero essere vantaggi concreti per Hera , Iren, A2a e Aquafil.  

Dalle Telecomunicazioni alle rinnovabili

Per quanto riguarda le telecomunicazioni, in questo secondo caso i timori potrebbero facilmente rientrare come sottolineano da Equita dal momento che nella stragrande maggioranza dei casi si opera attraverso licenze e non concessioni, non solo, ma le frequenze, argomento finanziariamente appetibile, vengono assegnate con la partecipazioni ad aste spesso molto competitive come la vicenda Telecom sta insegnando proprio in questi giorni. 

Con la possibile revisione del sistema delle concessioni, Autogrilll potrebbe vedere un notevole risparmio co la riduzione delle royalties da sub-concessioni applicate per la distribuzione carburante e per i servizi di ristorazione come confermato al Senato dal Vice premier Di Maio. 

Altro settore interessato dalle nuove disposizioni, quello delle rinnovabili, grazie allo sblocco di capitali e l'implementazione degli incentivi per le auto elettriche in vista dell totale decarbonizzazione al 2050.

In questo caso  da Equita si sottolinea il ritorno su Erg , Falck Renewables, Alerion, Iniziative Bresciane ed Enel con misure che la Sim milanese giudica “tuttosommato positive". 

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Condividi

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »