Piazza Affari: la furia ribassista è alle battute finali?

28/10/2018 08:00

Piazza Affari: la furia ribassista è alle battute finali?

La scorsa settimana si è conclusa con una seduta in ribasso per le Borse europee che, pur fermandosi a distanza dai minimi intraday, non sono riuscite ad evitare il segno meno. Il Ftse100 e il Dax30 sono scesi rispettivamente dello 0,92% e dello 0,94%, mentre il Cac40 ha riportato un calo dell'1,29%.

Si è difesa meglio degli altri Piazza Affari dove il Ftse Mib ha terminato gli scambi a 18.683 punti, con una flessione dello 0,7%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 18.418 e un minimo a 18.726 punti.


Negativo anche il bilancio settimanale visto che nelle ultime cinque sedute l'indice delle blue chips è sceso del 2,08% rispetto al close del venerdì precedente.

L'indice in apertura di settimana ha dato vita ad un recupero che però non ha condotto oltre i 19.500 punti, l'avvicinamento dei quali ha fatto scattare nuovamente le vendite.
I corsi sono scesi così dapprima in area 18.800/18.700, per poi approfondire la flessione fino ai 18.400 punti, avvicinati nelle ultime due sessioni, prima di un recupero in direzione dei 18.700 punti in chiusura dell'ultima giornata.

Ftse Mib: quali scenari dopo gli ultimi minimi?

Il Ftse Mib nelle ultime sessioni ha aggiornato nuovamente i minimi dell'anno, riportandosi su valori di prezzo che non si vedevano ormai da febbraio 2017.

Come dimostrato da quanto avvenuto nelle ultime due giornate, i tentati di recupero dell'indice, anche di un certo rilievo, vengono subito soffocati dal ritorno delle vendite, a dimostrazione di un trend saldamente ribassista.

C'è da dire che l'area dei 18.500/18.400 riveste una particolare importanza visto che anche in passato ha rappresentato una soglia di prezzo di un certo rilievo.

Non è facile dire se il mercato riuscirà a ripartire da questi valori o se invece bisognerà attendere il raggiungimento di livelli più bassi prima di una ripresa credibile nel breve.

In caso di tenuta dei 18.500/18.400 punti il primo target per il Ftse Mib sarà in area 19.000, superata la quale ci sarà spazio per un test dei massimi della scorsa settimana a 19.500 punti.

Oltre questo ostacolo l'indice potrà ambire ad ulteriori apprezzamenti verso i 20.000 punti, con eventuali estensioni fin verso i 20.200, il raggiungimento dei quali sarà già un risultato ragguardevole vista l'area di prezzo da cui partirebbe questo recupero.

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Inutile dire che una violazione dei 18.500/18.400 punti aprirebbe scenari ulteriormente negativi per il Ftse Mib, con un primo step ribassista in area 18.000 e un target successivo a 17.500, ma non sono da escludere ripiegamenti più ampi verso area 17.000 nella peggiore delle ipotesi.

Indubbiamente c'è spazio per un recupero nel breve, considerando anche il terreno perso dal nostro indice che da inizio mese ha ceduto circa il 10% del suo valore.

I rimbalzi però potrebbero rivelarsi effimeri e temporanei visto che non c'è alcuna garanzia che i minimi raggiunti possano essere quelli definitivi almeno per il momento.

I market movers in America

Sul fronte macro Usa lunedì si conosceranno i redditi personali che a settembre dovrebbero mostrare una variazione positiva dello 0,3%, in linea con la lettura precedente, mentre le spese per consumi dovrebbero salire dello 0,4% dopo lo 0,3% di agosto e l'indice PCE core è atteso in rialzo dello 0,1% dopo la lettura invariata del mese precedente.


In agenda un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si guarderà all'Italia dove si conosceranno i prezzi alla produzione di agosto, attesi in rialzo dello 0,5% dopo lo 0,4% di luglio.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari saranno diffusi i risultati del terzo trimestre di CIR, Cerved Group, Cofide, Fiera Milano e Saras.

In calendario un'assemblea di Mediobanca per l'approvazione dei dati di bilancio dell'ultimo esercizio e la nomina di alcuni amministrazione.

Le assemblee di Safilo e Giglio Group delibereranno in merito all'aumento di capitale, mentre quella di Poligrafici Printing sulla riduzione del capitale per copertura delle perdite.

Da segnalare che lunedì partirà, per concludersi il 28 novembre, l'OPA obbligatoria totalitaria promossa da EssilorLuxottica su Luxottica.

Da seguire infine l'asta dei BOT con scadenza a sei mesi per un ammontare massimo di 6 miliardi di euro.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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