Piazza Affari vivrà nuove turbolenze: i titoli buy e sell ora

28/09/2018 12:07

Piazza Affari vivrà nuove turbolenze: i titoli buy e sell ora

Alta tensione a Piazza Affari che in sole tre sedute sta mandando in fumo quanto di buono realizzato nella seconda metà di settembre.

Asset italiani sotto scacco dopo le indicazioni del Def

Dopo il calo della sessione di ieri e quello ancora più contenuto di mercoledì, l'affondo più deciso è arrivato oggi con il Ftse Mib che si riporta in area 20.800 al momento, in ribasso del 3,31%, tornando così su valori che non si vedevano più dalla fine della prima metà del mese.

Molto decisi anche i movimenti sul fronte obbligazionario, con lo spread BTP-Bund che annulla i cali registrati di recente, riportandosi a 276 punti base, con un rally di quasi il 15%.

Sono questi i numeri che il mercato mostra per ora come prima reazione alle indicazioni arrivate ieri in serata dal fronte politico.

La nota di aggiornamento del Def indica un rapporto deficit/PIL del 2,4% per il 2019, il triplo rispetto al valore di quest'anno. Si tratta di un livello ben più alto di quello proposto dal Ministro Tria intorno all'1,6% e nella parte alta del range pari al 2%-2,5%, proposto dai due vice premier Salvini e Di Maio.

Mediobanca vede ancora volatilità e spread sotto pressione

Non stupisce dunque questa reazione molto negativa del mercato, tanto azionario quanto obbligazionario, ma questo potrebbe essere solo l'inizio visto che difficilmente la risposta odierna si esaurirà nell'arco di poche sedute.


Gli analisti di Mediobanca Securities avvertono infatti che il mercato italiano continuerà ad essere dominato dalla volatilità con uno spread BTP-Bund che resterà sotto pressione.

I prossimi appuntamenti dell'agenda politica

La nota di aggiornamento del Def è infatti solo il primo passo di un percorso ancora lungo, visto che dopo l'accordo annunciato ieri partiranno le discussioni sulla sostenibilità delle misure che il Governo intendere realizzare.

A ciò si aggiungeranno i colloqui con l'Ue, a cui il progetto di bilancio dovrà essere presentato entro il 15 ottobre prossimo.

Il confronto con Bruxelles a detta di Mediobanca potrebbe peggiorare la situazione nel caso in cui si dovesse materializzare uno scontro tra l'Italia e le autorità europee.

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Spread BTP-Bund in rialzo fino a 300 punti base

Gli analisti credono che con un deficit-PIL al 2,4% la Commissione UE possa richiedere ulteriori misure, basti pensare che non più tardi di due giorni fa il commissario UE Moscovici aveva parlato della necessità di un rapporto deficit-PIL inferiore al 2% per avere una riduzione strutturale del deficit.

Nella nota diffusa questa mattina gli analisti di Mediobanca Securities evidenziano che sulla base delle analisi empiriche realizzate negli ultimi mesi, con un deficit-PIL al 2,4% si potrebbe assistere ad un rialzo dello spread BTP-Bund fino a 300 punti base, con ulteriori margini di apprezzamento quindi rispetto ai livelli correnti.

Come affrontare dunque il mercato alla luce di queste previsioni e quali i titoli da preferire e da evitare a Piazza Affari?

Mediobanca prudente sui finanziari: i titoli da evitare

Mediobanca consiglia di mantenere un approccio prudente sui finanziari visto che l'allargamento del differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco potrebbe continuare a pesare negativamente sul Common Equity Tier 1 e sui margini delle banche per via dei maggiori costi di raccolta e della possibile frenata del processo di riduzione dell'indebitamento in atto.

Entrando nel dettaglio dei singoli titoli, tra i bancari quelli che secondo gli analisti sono più esposti ai movimenti dello spread e alle tensioni sui titoli di Stato sono Banco BPM, Ubi Banca e Bper Banca, cui si aggiungono altri due finanziari quali Cattolica Assicurazioni e Poste Italiane.

I titoli immuni alle turbolenze: ecco su quali puntare

Il consiglio di Mediobanca è quello di spostare l'attenzione su altri titoli che non risentono delle turbolenze legate a spread e titoli di Stato.

Tra questi il primo nome indicato dagli analisti è quello di ENI che trova sostegno nel rialzo dei prezzi del petrolio, ma nel settore oil è segnalato anche Tenaris, visto che si tratta di un gruppo do qualità esposto alla ripresa delle attività di perforazione.

Da scegliere anche CNH Industrial che beneficia di un positivo sviluppo del ciclo di sostituzione di macchinari agricoli.

Infine, gli analisti di Mediobanca mantengono una view positiva anche su Leonardo e Buzzi Unicem, citando al contempo due azioni al di fuori del Ftse Mib quali Astaldi e Interpump.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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