Titoli in stile Buffett per un portafoglio a lungo termine

17/02/2018 08:00

Titoli in stile Buffett per un portafoglio a lungo termine

Impostare un portafoglio in stile Buffett? Volendo si può. Almeno secondo quanto espresso da 3 esperti di The Motley Fool che consigliano altrettanti titoli per una profilazione in stile Buffett.

Apple Inc.
(NASDAQ: AAPL)

Danny Vena consiglia Apple nonostante sia nota l'avversione che da sempre ha manifestato Warren Buffett per la sua Berkshire Hathaway. Eppure, nonostante ciò, non ha disdegnato l'acquisto, a inizio del 2016, delle azioni di cupertino. Il motivo? Aver messo in portafoglio, allora, 10 milioni di azioni Apple per un valore di circa $ 1 miliardo equivaleva, secondo ll'esperto, ad una consacrazione: per l'oracolo di Omaha, infatti, Apple ha superato il semplice status di titolo del settore tecnologico per arrivare a quello di azione di valore.

Stando agli ultimi dati forniti alla Sec, Berkshire Hathaway ha aumentato le proprie partecipazioni del 23,3% nell'ultimo trimestre del 2017: al 31 dicembre, la sua partecipazione superava quota 165 milioni di azioni, per un valore di quasi $ 28 miliardi. In altre parole: la sua presenza è aumentata.
Anche in questo caso la conferma arriva da Buffett stesso: il livello di coinvolgimento della vita delle persone verso l'iPhone è enorme, le persone usano i prodotti Apple e in modo sempre più indispensabile". Le previsioni dell'ultra ottuagenario miliardario parlano di una capitalizzazione che presto potrebbe superare l'ambita soglia del $ 1 trilione.

A questo si aggiunga, fa notare Vena, il titolo della Mela ha guadagnato il 46% nel 2017, pur venendo scambiato a soli 14 volte le stime degli utili e offrendo un dividendo che attualmente raggiunge l'1,5% su un payout ratio di appena il 25%. Guardando ai numeri, il primo trimestre fiscale del 2018 e chiusosi il 30 dicembre 2017 ha visto Apple arrivare al record di incassi con 88,3 miliardi di dollari (13% su base annua) utilediluito di 3,89 dollari per azione (+16%).

Bank of New York Mellon (NYSE: BK)

Jordan Wathen preferisce Bank of New York Mellon per un motivo semplice: più che una banca vera e propria appare come una società di servizi.

Lo si capisce dalla sua attività: pochissimi i prestiti e nessuna operazione di raccolta preferendo incarnare il ruolo di banca depositaria ovvero gestire beni per conto di importanti istituzioni, fondi e altri investitori che gli hanno affidato, in totale, circa 30 trilioni di dollari di attività.
Una scelta dettata dalla comodità di un servizio esternalizzato che evita aggravi e costi oltre che essere una voce la quale, per sua natura, tende ad essere fidelizzata dai clienti che restano sempre nello stesso posto. Le azioni sono scambiate a 15 volte gli utili, riflettendo prospettive di crescita relativamente tiepide ma Wathen la intravede come una grande azienda da acquistare, in grado di generare una crescita degli utili rispettabile a una cifra che dovrebbe premiare gli investitori con rendimenti interessanti nel lungo periodo.

 

 

Facebook, Inc.

(NASDAQ: FB)

Come detto Buffett non ama i titoli hitech ma Jeremy Bowman non guarda questo particolare e consiglia Facebook per lo stesso motivo per cui lo stesso Buffett ha fatto un'eccezione per Apple: Internet e gli smartphone invadono sempre più la vita di tutti i giorni e questo permette di trovare aziende che, come Facebook, vanno oltre la tipologia semplicemente speculativa.
Il vantaggio del padre di tutti social è rappresentato per lo più da quei 2 miliardi di membri sulla sua rete e dal quasi 1 miliardo su Instagram, numeri che fanno apparire Twitter e Snapchat lontani anni luce. Dal punto di vista dei conti, il 2017 ha visto un margine operativo del 50%, un livello quasi inaudito.

Questo è un segno dell'immenso valore che Facebook offre agli inserzionisti. Ma c'è anche altro: se non è un fan dei tecnologici, Buffett lo è dei giornali e Facebook si presenta come una sorta di ibrido che può sfruttare la sua capillare onnipresenza per una profilazione pressocchè infinita della pubblicità.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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