Ubi Banca vola: ecco perchè è bene aderire a OPS Intesa Sanpaolo

06/07/2020 19:13

Ubi Banca vola: ecco perchè è bene aderire a OPS Intesa Sanpaolo

A Piazza Affari prosegue la corsa al rialzo di Ubi Banca che ha guadagnato terreno per la terza seduta di fila, mostrando una evidente sovraperformance rispetto al Ftse Mib.
Il titolo, dopo aver guadagnato il 2,5% venerdì scorso, è riuscito a fare ancora meglio oggi, conquistando la prima posizione nel paniere delle blue chips.
Ubi Banca ha terminato le contrattazioni sui top intraday a 3,203 euro, con un rally del 4,2% alimentato da robusti volumi di scambio, visto che a fine sessione sono transitate sul mercato oltre 11,4 milioni di azioni, contro la media deggli ultimi 30 giorni pari a circa 9,8 milioni di pezzi.


Il titolo ha fatto il pieno di buy e si è riportato su valori di prezzo che non si vedevano dallo scorso 6 marzo, nel giorno in cui ha preso il via l’Offerta Pubblica di Scambio di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca che si concludera? il 28 luglio.
L’OPS, come ricordano da Equita SIM, prevede un concambio di 17 azioni Intesa Sanpaolo per ogni 10 azioni Ubi Banca portate in adesione.

Gli analisti della SIM milanese consigliano di aderire all’offerta di Intesa Sanpaolo che ha garantito un premio del 28% rispetto ai prezzi precedenti la data dell’annuncio.
Al termine dell’offerta il multiplo di Ubi Banca, oggi a premio rispetto a Bper Banca e Banco BPM, dovrebbe quindi subire una contrazione con effetto negativo sul prezzo stimabile in circa 30%.
In caso di successo dell’OPS, al termine del periodo di offerta, l’azionista Ubi Banca che non consegnasse i titoli e? esposto ai rischi ulteriori, causa il venir meno del premio implicito nei termini dell’offerta, la probabile uscita dagli indici del titolo, la minor liquidita? di quest'ultimo e il venir meno per 12 mesi di un compratore naturale.
Con la partenza dell’offerta, gli analisti di Equita SIM hanno deciso di tagliare il giudizio su Ubi Banca da "hold" a "reduce", con un prezzo obiettivo che da 2,3 euro viene riportato al loro valore fondamentale stand-alone di 2 euro.


Sempre oggi gli esperti della SIM milanese si sono soffermati sul responso del Cda di Ubi Banca, peraltro prevedibile, che ha giudicato "non conveniente" l’offerta di Intesa Sanpaolo e il corrispettivo "non congruo".
Il CDA ha basato la decisione su opinioni rispettabili che secondo gli analisti della SIM milanese si scontrano con dati fattuali che avrebbero dovuto portare a conclusioni opposte.
Come detto prima il Cda di Ubi Banca ha definito il prezzo dell'Ops non congruo, ma gli analisti di Equita SIM invece definiscono interessante il premio del 28% rispetto al giorno pre-annuncio, perche? negli ultimi 20 anni il premio medio in operazioni carta contro carta fra banche italiane e? stato del 4%.


Il CDA di Ubi Banca ritiene erroneamente che gli azionisti della società beneficeranno solo del 10% del valore delle sinergie, vale a dire 320 milioni di euro, omettendo di incorporare l’entita? del premio garantito dal concambio (1.05bn), includendo il quale agli azionisti Ubi Banca fara? capo il 43% del valore attuale delle sinergie.

Per il Cda poi Ubi Banca ha elevate potenzialita? di crescita, anche sulla base dell’aggiornamento del piano industriale presentato venerdì scorso.
Equita SIM però evidenzia che i dati fattuali sono che negli ultimi 10 anni il ROTE di Ubi Banca non ha mai superato il 5%, il gruppo non ha mai avvicinato i target degli ultimi 2 piani industriali, raggiungendo solo il 42%, 11% e 27% dell’obiettivo di utile del 2013, 2015 e 2019 (32% e 40% del target di dividendo del 2015 e 2019).


Il mercato difficilmente incorporera? un outlook migliore per Ubi Banca in termini di redditivita? rispetto a un track-record deludente, quindi non sembra emergere spazio per rerating in base ai fondamentali.
Le principali alternative strategiche, quali Banca Monte Paschi e Banco BPM, potrebbero portare a rischio diluizione, vista secondo gli analisti la necessita? di ricapitalizzazione per almeno 1 miliardo di euro e/o di garantire un premio alla target (Banco BPM).
Infine, la terza tesi del Cda di Ubi Banca è che gli azionisti di quest'ultima che non aderiscono all’offerta sono tutelati dalla legge.
Fermo restando che secondo gli analisti Intesa Sanpaolo non ha interesse a danneggiare gli azionisti di Ubi Banca che non aderiscono all’offerta, le consuete forze di mercato portano la SIM milanese a pensare che al venir meno dell’OPS il prezzo di Ubi Banca sara? esposto ad un downside ad alta doppia cifra.


Gli azionisti di minoranza sono tutelati dalla legge che pero? non puo? proteggerli dalle forze di mercato.
Infine, con riferimento ai target 2022 aggiornati da Ubi Banca, gli analisti di Equita SIM ritengono che gli obiettivi di utile e dividendo abbiano un alto rischio di esecuzione.

Questo perche? meta? degli utili cumulati deriva da capital gain da vendita di asset, inoltre il 74% degli utili è realizzato nell’ultimo anno di piano e infine la politica di dividendo incorpora un payout medio vicino al 100%, rispetto al 40% precedente.
Intanto, anche Kepler Cheuvreux consiglia di accettare l'offerta lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca, rivedendo al rialzo per quest'ultimo il target price da 2,4 a 2,6 euro.


Il broer vede un rischio di ribasso del 15% per Ubi Banca stand-alone, ma con un potenziale di upside del 16% a 3,56 euro di valore implicito basato sul fair value di Intesa Sanpaolo a 2,11 euro post merger.
Gli analisti non escludono che il gruppo guidato da Messina potrebbe addolcire l'offerta su Ubi Banca fino a un 10% di premio cash.

A suggerire l'adesione all'Ops è anche Fidentiis che di fatto non è d'accordo con la posizione dei vertici di Ubi Banca i quali ritengono che l'offerta lanciata da Intesa Sanpaolo debba essere rifiutata. 

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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