A Piazza Affari anche la seconda seduta della settimana prosegue in ribasso per Unicredit, che amplifica le perdite della mattinata complice l'intonazione decisamente debole di tutto il settore bancario (-3,26 Bper, -2,7 Banco Bpm, -2,6% Ubi, -1% Intesa).
Unicredit ancora in calo con il settore bancario
Il titolo, già ieri in calo dell'1,7% dopo i robusti rialzi messi a segno nelle precedenti sessioni di giovedì e venerdi (+2,1% e +4,3% rispettivamente), ha anche oggi continuato a subìre la pressione dei venditori fin da questa mattina.
E dopo un'accelerazione al ribasso in prossimità del giro di boa delle 13.30 viene fotografato negli ultimi minuti a quota 10,94 euro, con un affondo di quasi il 3% e circa 13,5 milioni di azioni transitate sul mercato finora, ancora a distanza dalla media dei volumi degli ultimi tre mesi pari a circa 20,7 milioni di pezzi.
Unicredit giù con aumento spread
Ad alimentare le vendite su Unicredit e sugli altri finanziari di Piazza Affari contribuisce oggi l'allargamento dello spread, spintosi nel corso della seduta oltre i 140 punti dai 132,7 punti della chiusura di ieri: negli ultimi minuti, il differenziale tra il Btp e il Bund con scadenza a 10 anni si attesta a 139,1 basis points, con i rendimenti che salgono del 5,4% portandosi sopra lo 0,9%.
Unicredit: analisti confermano Buy dopo emissione Bond Tier 2
Non hanno viceversa fornito sufficiente supporto all'azione i giudizi arrivati nelle ultime ore da diverse case d'affari, che hanno commentato positivamente il successo del collocamento ieri da parte della banca di un nuovo bond subordinato da 1,25 miliardi di euro di tipo Tier 2, il terzo del 2019 in questo formato.
Come sottolineato dalla stessa Unicredit in una nota, un libro ordini molto solido di quasi 3 miliardi di euro ha infatti permesso di restringere lo spread di 25 punti base rispetto alle indicazioni di prezzo iniziali, assicurando le migliori condizioni economiche in quasi un decennio: l’obbligazione, che paga una cedola del 2% per i primi 5 anni, ha uno spread sul tasso swap a 5 anni di 240 punti base (il più basso dal 2011 per questa tipologia di obbligazioni) e al di sotto delle condizioni di avvio del collocamento che erano state pari a 265 punti base.
Unicredit: il giudizio di Banca Imi
Gli analisti di Banca Imi, nel confermare un giudizio positivo sull'azione con target price a 14,3 euro, sottolineano in una nota che Unicredit ha approfittato delle attuali condizioni di mercato positive e del "recente miglioramento del rating, avvenuto a luglio" (Moody's ha alzato il rating stand-alone dell'istituto a Baa3 da Ba1, mentre il rating del debito senior non preferred e il rating Tier 2 sono stati aumentati a Baa2 da Baa3 e a Baa3 da Ba1).
Unicredit: anche per Equita e Mediobanca è Buy
"Con l'emissione di ieri, Unicredit ha emesso circa 9,8 miliardi di nuova carta da inizio anno, di cui 3,3 miliardi di subordinati Tier 2", osservano dal canto loro gli esperti di Equita, che hanno una raccomandazione Buy con prezzo obiettivo a 16,2 euro), mentre Mediobanca Securities ribadisce un giudizio Outperform con prezzo obiettivo a 15 euro calcolando che l'emissione potrebbe costare lo 0,4% dell'utile netto stimato per il 2020, quindi su una previsione di 3,955 miliardi di euro 15,82 milioni di euro.
Fonte: News
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