Unicredit e Intesa crollano. Quale comprare dopo stop dividendo?

03/04/2020 19:48

Unicredit e Intesa crollano. Quale comprare dopo stop dividendo?

L'ultima seduta della settimana si è conclusa nel peggiore dei modi a Piazza Affari, dove il Ftse Mib si è fermato sui minimi intraday, in calo del 2,67%.
A pesare sulla performance dell'indice ha contribuito sicuramente l'intonazione negativa del settore bancario e in particolare dei due big.

Intesa Sanpaolo ha avuto la peggio, scivolando in fondo al paniere delle blue chips con un crollo del 7,55% a 1,3292 euro.
Il sell-off è stato alimentato da volumi di scambio elevati, visto che a fine giornata sono transitati sul mercato oltre 263 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 180 milioni di pezzi. 
Meno pesante il bilancio di Unicredit che oggi ha vissuto la settima seduta consecutiva in calo, fermandosi a 6,54 euro, con un ribasso de 3,53% e quasi 22 milioni di azioni trattate, al di sotto della media mensile pari a circa 26 milioni di pezzi.


Unicredit e Intesa Sanpaolo si sono riportati a poca distanza dai minimi del 16 marzo, toccati rispettivamente a 6,42 e a 1,3062 euro.
I due big del settore bancario sono finiti sotto la lente in queste ultime sedute dopo la decisione annunciata da entrambi di sospendere il pagamento del rispettivo dividendo, in ossequio alle raccomandazioni arrivate venerdì scorso dalla BCE.

Un colpo basso per gli azionisti, anche in ragione di una cedola molto interessante, dal momento che per Unicredit si parla di 0,63 euro per azione e per Intesa Sanpaolo di 0,192 euro.
Due dividendi molto allettanti visto che il rendimento offerto è salito decisamente alla luce del recente sell-off che ha colpito Piazza Affari e di conseguenza i due bancari da poco più di un mese a questa parte.


Come comportarsi ora con i due big del settore bancario dopo che è venuto meno l'appeal del dividendo da qui ad ottobre prossimo?

Quest'oggi gli analisti di Bancxa Akros hanno ribadito la raccomandazione "accumulate" su Unicredit, con un prezzo obiettivo ridotto da 15 a 12 euro, sulla scia di una revisione delle stime.

Queste ultime sono state modificate al ribasso per tenere conto di minori commissioni e maggiori accantonamenti su prestiti.

Sempre oggi Unicredit è finito sotto la lente di Jefferies che da una parte ha confermato il rating "buy" e dall'altra ha tagliato il target price da 17 a 10,3 euro.


Il broker appare la solida posizione di capitale del gruppo, rafforzata dalla sospensione del dividendo, pur non facendo mistero delle incertezze macro che Unicredit però potrebbe in qualche modo affrontare facendo leva sulla sua maggiore diversificazione geografica rispetto ai competitors.


A scommettere sul titolo è anche Kbw che nei giorni scorsi ha lasciato invariata la raccomandazione "outperform", con un fair valu sceso da 16,6 a 11 euro.
Il titolo continua ad essere apprezzato grazie alla sua valutazione interessante, alla diversificazione geografica e al team di gestione agile.



Sempre Kbw ha meno entusiasmo per Intesa Sanpaolo, coperto con una raccomandazione "neutrale" e un prezzo obiettivo rivisto da 2,4 a 1,8 euro.
Gli analisti ritengono che il gruppo guidato da Messina dovrebbe avere le spalle più robuste rispetto alla media del mercato.

Una promozione per il titolo è arrivata oggi da Jefferies che ha alzato il rating a "hold", con un target price tagliato da 1,9 a 1,5 euro.

Il broker richiama l'attenzione sulla solida posizione di capitale di Intesa Sanpaolo, con un ulteriore buffer fornito dalla sospensione del dividendo, senza dimenticare che il business del gruppo ha un mix ben diversificato.

Un altro upgrade per Intesa Sanpaolo è arrivato due giorni fa da Banca Akros che ha deciso di migliorare il giudizio da "accumulate" a "buy", con un prezzo obiettivo tagliato però da 2,65 a 1,9 euro.

Gli esperti di Banca Akros hanno tagliato le stime sull'eps adjusted di Intesa Sanpaolo da 0,26 a 0,22 euro per quest'anno e da 0,27 a 0,22 euro per il prossimo.

Gli analisti non sono preoccupati per il dividendo della banca guidata da Messina che secondo loro è solo posticipato di sei mesi e non cancellato.   

Bullish la view di Equita SIM che dopo l'annuncio sulla cedola non hanno cambiato idea su Intesa Sanpaolo, ribadendo la raccomandazione "buy", con un fair value a 2,4 euro.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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