Unicredit o Intesa: quale dei due titoli è meglio comprare ora?

21/09/2018 14:08

Unicredit o Intesa: quale dei due titoli è meglio comprare ora?

In linea con la buona intonazione di Piazza Affari, dove il Ftse Mib avanza dello 0,63%, quest'oggi guadagnano terreno anche i titoli bancari, e tra questi le due big del settore Unicredit e Intesa Sanpaolo.

La giornata di Unicredit e Intesa

Unicredit, dopo aver guadagnato oltre un punto percentuale ieri, sale oggi per la terza seduta consecutiva e negli ultimi minuti viene scambiato a 14,17 euro, con un progresso frazionale dello 0,85% e oltre 11,7 milioni di azioni passate di mano fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 14,8 milioni di pezzi. 

Fa un po' meno bene Intesa Sanpaolo: dopo aver lasciato sul terreno un frazionale 0,49% ieri, il titolo aveva decisamente invertito la rotta stamane in avvio di seduta, salendo di oltre un punto percentuale e spingendosi verso un massimo intraday di 2,46 euro, ma ha poi ridimensionato i guadagni in prossimità del giro di boa delle 13.30: negli ultimi minuti, Intesa passa di mano a 2,4285 euro, in progresso dello 0,5% e con già quasi 88 milioni di azioni trattate, a non molta distanza dalla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 92,1 milioni di pezzi.

La nuova nota di Credit Suisse

A favorire in apertura di contrattazioni una prevalenza degli acquisti su Intesa rispetto ad Unicredit avevano contribuito stamane alcune indicazioni favorevoli arrivate da Credit Suisse, che in una nota di commento sugli ultimi sviluppi della manovra di bilancio ha confermato una strategia differenziata sui due titoli, accordando una preferenza proprio all'istituto guidato da Carlo Messina.

CS: Intesa è la migliore scelta tra i bancari

Nel report, l'analista Carlo Tomaselli scrive che in generale una migliore redditività, più solidi coefficienti patrimoniali e qualità degli asset, fanno oggi delle banche più grandi quelle con il miglior rapporto rischio/rendimento.

Entrando più nel dettaglio dei singoli titoli, il broker precisa però che all'interno del settore merita una raccomandazione d'acquisto soltanto Intesa, che resta "l'azione più appetibile" nel quadro di volatilità dello spread che sta condizionando il mercato italiano ed alla luce di altri rischi che pesano sul principale concorrente (Turchia).

Per questa ragione il broker ha reiterato il rating Outperform sul titolo, pur se a fronte di una leggera riduzione del target price (da 3 a 2,9 euro), frutto di un'aggiornamento della valutazione che tiene conto di un più elevato rischio Paese, bilanciato in parte da un aumento complessivo delle stime sui risultati del settore (+2% per il 2018, +1,5% nel 2019 e +0,3% nel 2020). 

La view su Unicredit e sugli altri bancari

Con meno ottimismo, il broker si esprime invece su Unicredit: anche in questo caso, gli analisti spiegano di aver alzato le loro stime sulla base dei risultati del secondo trimestre, ma di avere comunque abbassato il fair value per tenere conto di un aumento dei costi del capitale: inoltre, nonostante la maggiore diversificazione geografica del business che rappresenta un vantaggio per l'istituto di piazza Gae Aulenti, gli analisti citano come fattore di preoccupazione l'esposizione a Paesi come Turchia e Russia.

Per questa ragione, il broker assegna ad Unicredit un rating Neutral con target price abbassato da 16,5 a 15,9 euro, in linea con le analoghe revisioni peggiorative attuate su Ubi (Neutral con tp limato da 3,8 a 3,7), su Banco Bpm (Neutral con tp da 2,8 a 2,5 euro), su Bper (Neutral con tp da 4,9 a 4,8 euro) e con maggior pessimismo su MPS (Underperform con tp da 2,4 a 2,2 euro).

La view di Credit Suisse su Unicredit e gli altri bancari italiani

Più in generale, la banca elvetica segnala che la data cruciale perché gli investitori possano tornare a concentrarsi sui fondamentali delle banche italiane sarà il 27 settembre, quando si avrà finalmente un quadro più chiaro sui numeri della legge di bilancio. 

Anche se infatti gli istituti della Penisola presentano oggi valutazioni poco impegnative (ratio price to book value pari a 0,65 volte) e hanno registrato buoni risultati sul fronte della pulizia dei bilanci (Npe calati da 185 a 142 miliardi di euro e rapporto tra crediti deteriorati e il totale dei crediti erogati sceso dal 14,2% all'11,1% tra il primo e il secondo trimestre), Credit Suisse ricorda che la disaffezione degli investitori per il comparto è causata proprio dalle preoccupazioni legate alla situazione politica, oltre che al contesto macro.

Banche: il catalizzatore saranno i numeri della manovra

"L'aumento dello spread, che ha una correlazione negativa con i prezzi delle banche, ha portato a un'underperformance vista la loro esposizione ai titoli di Stato (pari al 156% del capitale tangibile al secondo trimestre 2018).

Lo spread è salito da 127 punti a 238 punti nel secondo trimestre e ora si attesta intorno a 241 punti base. L'impatto sulle banche italiane in termini di Cet1 è stato di 36 punti base nel secondo trimestre", ricordano gli analisti. 

E in quest'ottica considerano le cifre della manovra un catalizzatore essenziale: "Il rapporto deficit/pil" silegge ancora nel report", sarà un numero chiave.
Se sarà appena inferiore al 2% la notizia sarà positiva, mentre se si avvicinerà al 3% sarà negativa secondo i nostri economisti".

La view di Oddo

Una nota di ottimismo sul risultato finale del dibattito in seno al governo M5S-Lega sull'entità del deficit, e sulle ricadute della legge di stabilità per il comparto finanziario, è arrivata intanto non più tardi di ieri dagli analisti di Oddo. 

'Prevediamo un allentamento di queste tensioni e reiteriamo la nostra call positiva sul settore bancario italiano (Intesa Sanpaolo e Unicredit), i cui fondamentali restano intatti nonostante le turbolenze," scrive il broker transalpino, che in questo contesto ha confermato che la sua scelta di riferimento è Unicredit, su cui mantiene una  raccomandazione Buy con target price limato da 19,5 a 19 euro.

Oddo: il titolo da preferire è Unicredit 

'Il titolo resta la nostra 'best pick' in Italia in questa fase, tenuto conto di una maggiore diversificazione geografica del suo business model (retail Italia ~30% dei risultati) e di una tesi d'investimento che poggia essenzialmente sulla buona esecuzione di un piano strategico basato soprattutto su pulizia e rafforzamento del bilancio (rapporto tra NPL e capitale) e sull'abbassamento dei costi" concludono gli analisti.

Deutsche Bank punta sulle due big bank

Segnaliamo infine che su Unicredit e Intesa si sono espressi positivamente questa settimana anche gli esperti di Deutsche Bank, che non più tardi di martedì hanno confermato una raccomandazione Buy su entrambi i titoli con prezzo obiettivo rispettivamente a 20,5 e 3,2 euro.

Nella nota della banca tedesca, in cui Unicredit viene annoverata tra le "Top Picks" del settore in Europa insieme a BNP Paribas, Credit Suisse e Banco Santander, gli analisti scrivevano che i temi dominanti che condizioneranno le performance dei bancari resteranno tra gli altri il tema dell'avvio del percorso di stretta monetaria della BCE e i segnali di una ripresa degli utili.

Nel frattempo, DB segnala però che agli attuali livelli di valutazione il comparto sta ingiustificatamente prezzando una elevata probabilità di una recessione in Europa.  

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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