Utilities: non tutte sono un buon affare. Ecco quali preferire

20/09/2018 17:05

Utilities: non tutte sono un buon affare. Ecco quali preferire

A Piazza Affari la seduta odierna prosegue in buon progresso per le utilities che riescono a guadagnare terreno, facendo anche meglio dell'indice Ftse Mib. L'unica eccezione negativa è quella di A2A che cede lo 0,29%, mentre è ben diversa la situazione per Italgas e Snam che avanzano rispettivamente del 2,23% e dell'1,64%, seguito da Enel e Terna che progrediscono dello 0,95% e dello 0,85%.
Ad accendere i riflettori sulle utilities italiane ci ha pensato oggi il Credit Suisse che ha diffuso un report nel quale gli analisti si sono focalizzati sulle aziende regolate che potranno beneficiare di contesto di attesa di tassi di interesse in rialzo.


Secondo la banca elvetica, un possibile incremento del costo del denaro in Europa nel 2019 avrà ricadute positive per i fondamentali delle utilities perchè porterà ad un aumento dei ricavi.
Gli analisti inoltre non vedono rischi sul fronte dei costi di finanziamento nel medio termine, vista la composizione del debito delle società italiane.
Alla luce di ciò hanno deciso di rivedere al rialzo le stime sull'utile per azione di Italgas, Snam e Terna nell'ordine del 6%-10% con riferimento al periodo 2019-2021.  
Quanto allo spread, stante la correlazione negativa con le utilities, Credit Suisse segnala che se il trend discendente in atto dal picco dei 324 punti base dovesse proseguire dopo la presentazione della legge di bilancio, allora si avranno ricadute positive sui prezzi delle utilities regolate.


Tra queste ultime la preferenza di Credit Suisse viene accordata a Snam che resta la top pick nel settore, con una raccomandazione "outperform" e un prezzo obiettivo a 4,5 euro. Gli analisti hanno deciso di rivedere al rialzo le stime sull'utile per azione del gruppo nell'ordine dell'8,5%-9,5% per il triennio 2019-2021.

Meno entusiastica la view su Italgas che per la banca elvetica merita un rating "neutral", con un target price ritoccato verso l'alto da 5,1 a 5,2 euro. Secondo gli analisti la possibilità di assistere ad un rialzo del titolo verso l'obiettivo indicato è da condizionare al successo del completamento del processo di aste che continua a registrare dei ritardi.


Bearish invece la view di Credit Suisse su Terna che secondo gli analisti è destinato a sottoperformare il mercato, con un fair valute migliorato però da 4,3 a 4,5 euro. Quest'ultima mossa riflette una rivisitazione delle stime sull'eps, alzate dell'8%-10% con riferimento al periodo 2019-2021, fermo restando che secondo gli analisti la valutazione di Terna non è interessante rispetto ai competitors.


Non più tardi di due giorni fa Goldman Sachs si è espressa su Snam, reiterando l'invito a vendere il titolo, con un prezzo obiettivo tagliato da 3,6 a 3,4 euro.
La banca americana ha confermato nel settore utilities la sua preferenza per un titolo come Enel che si presenta su valutazioni eccessivamente basse.

Le azioni del colosso elettrico sono così da comprare, con un target price che sale da 5,1 a 5,6 euro.  
Gli analisti credono che le attuali quotazioni scontino già il rischio regolatorio, segnalando per Enel un potenziale impatto positivo del 20% sul prezzo con un mix di buy-back, spese per investimenti e riacquisto di minorities.


Una conferma bullish per Enel è arrivata oggi da Equita SIM, i cui analisti hanno reiterato la raccomandazione "buy", con un fair value a 6 euro. In un report diffuso questa mattina la SIM milanese si è soffermata sulle indicazioni riportate dalla stampa iberica, secondo cui il Ministro spagnolo per la transizione energetica starebbe puntando ad una riforma dell'intero sistema energetico.


Per gli analisti sono difficili valutazioni in questo stadio preliminare, segnalando che le opzioni citate dalla stampa sono un mix di interventi positivi e negativi.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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