Wall Street, Tesla sull'orlo del baratro: MS vede scenario a $10

21/05/2019 16:22

Wall Street, Tesla sull'orlo del baratro: MS vede scenario a $10

A Wall Street si prospetta un'altra giornata pesante per le azioni della Tesla Motors, che sul tabellone del Nasdaq ha aperto anche oggi in calo (-2,4%) dopo una lunga serie di sedute in rosso che gli hanno sottratto oltre un quinto della sua capitalizzazione di mercato solo nelle ultime due settimane.

Tesla ancora giù, Morgan Stanley vede uno scenario a $10

A pesare oggi sulle quotazioni del produttore di auto elettriche, che viaggia in ribasso di oltre il 40% dai massimi di gennaio e nell'intraday di ieri ha rotto al ribasso la soglia dei 200 dollari per la prima volta dal dicembre 2016, è uno scenario particolarmente allarmante disegnato in un nuovo report dagli analisti di Morgan Stanley, i quali hanno rivisto le previsioni sul prezzo che l'azione potrebbe raggiungere nel loro "scenario peggiore" tagliandolo da 97 a 10 dollari, ovvero oltre il 95% sotto il prezzo attuale (il target del 'base case' è 230 dollari).

Tesla: le incognite su domanda, debito e Cina

Nella nota, l'analista Adam Jones sottolinea che il cuore dei problemi dell'azienda guidata da Elon Musk - reduce da pochi giorni dall'ennesima operazione per puntellare i suoi conti: un’emissione da 2,7 miliardi di dollari di azioni e obbligazioni convertibili portata a termine tra i dubbi sempre più insistenti sul futuro della compagnia - sta nel fatto che essa è cresciuta troppo rispetto ai livelli della domanda dei suoi veicoli elettrici, il che sta mettendo fortemente sotto pressione i suoi fondamentali in una situazione peraltro gravida di incognite per le sue strategie di espansione.

Tesla i dubbi sulle strategie di crescita in Cina

Tesla, che nel primo trimestre ha registrato una perdita di 700 milioni e consegnato poco più di 63 mila auto, per dare impulso alle vendite conta infatti di crescere aggressivamente in Cina, ma le tensioni tra Stati Uniti e Cina incombono su questa prospettiva.

E perciò la banca, che stima vendite medie annuali di 165.000 auto nell'ex celeste impero tra il 2020 e il 2024, segnala che i rischi geopolitici legati a queste cifre sono numerosi (il "worst case" scatta se Tesla mancherà le stime sulle vendite in Cina della metà).

Tesla: anche Wedbush ha molti dubbi

Già ieri, con argomenti simili si era espresso un altro analista fino a poco tempo fa molto ottimista sulle prospettive del gruppo, Daniel Ives di Wedbush, che in poche settimane ha tagliato il suo prezzo obiettivo sull'azione da 375 a 230 dollari. 

Il broker ha definito una “fatica degna di Ercole” l'obiettivo di Tesla di arrivare a 360.000-400.000 veicoli nel 2019, ritenendo molto più probabile che l'azienda si fermerà al massimo a 340.000-355.000; ne ha messo in dubbio i target di redditività per quest’anno; e vede peraltro all'orizzonte il rischio che Tesla debba ricorrere ancora al mercato per raccogliere, se non riuscirà a tornare in attivo nel secondo semestre, una cifra che stima tra 1 e 2 miliardi di dollari: il tutto, tra le incognite sulla capacità di Elon Musk di concentrarsi sui problemi dell'azienda senza continuare ad aprire nuovi progetti "fantascientifici". 

 “Con una situazione da codice rosso in Tesla, Musk & Co.

si stanno espandendo nelle assicurazioni, nei robotaxi, e in altri progetti da science-fiction mentre la compagnia dovrebbe invece concentrare i propri sforzi con ogni mezzo sul rafforzamento della domanda core della Model 3 e sulla semplificazione del suo business model e della sua struttura di costo di fronte a fronte di tanti venti contrari,” scrive il broker nella sua nota.

 

 

 

 

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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