La settimana si è chiusa in bellezza per ENI che dopo aver guadagnato poco più di mezzo punto percentuale ieri, ha continuato a salire oggi, mettendo a segno il terzo rialzo consecutivo di fila.
Il titolo, che è stato l'unico del settore oil a guadagnare terreno, si è fermato a 14,552 euro, con un progresso dello 0,96% e volumi di scambio molto vivaci, visto che a fine seduta sono transitate sul mercato oltre 29 milioni di azioni, più del doppio della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 12 milioni di pezzi.
A favorire gli acquisti su ENI non è stato tanto il movimento del petrolio che dopo aver mostrato un tono debole per gran parte della seduta, solo ora sta provando a spingersi in avanti, presentandosi negli ultimi minuti a 58,9 dollari, in progresso dello 0,29%.
ENI è stato sostenuto in primis dall'attesa per lo stacco dell'acconto del dividendo 2019 nella misura di 0,43 euro per azione, in agenda lunedì prossimo.
A supportare lo shopping sul titolo hanno contribuito anche le indicazioni bullish arrivate da alcuni broker.
Oggi gli analisti di Jefferies hanno confermato la raccomandazione "buy" su ENI, con un prezzo obiettivo a 17,95 euro.
Il giudizio è stato reiterato dopo un incontro organizzato dalla società ad Abu Dhabi, che per gli analisti è una nuova regione core per eni, verticalmente intragrata tra upstream, downstream e tecnologie per la transizione energetica.
Sempre oggi Kepler Cheuvreux ha ribadito il rating "buy" su ENI, con un target price a 19 euro.
Il broker segnala che dall'incontro ad Abu Dhabi sono emersi messaggi interessanti, con particolare riferimento alle ambizioni di ENI in Medio Oriente, oltre ad alcuni elementi di interesse sulla strategia relativa alle emissioni.
Fonte: News
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