La borsa italiana accelera nel pomeriggio e termina in verde: Ftse Mib +0,49%

05/10/2017 17:58

La borsa italiana accelera nel pomeriggio e termina in verde: Ftse Mib +0,49%

La borsa italiana accelera nel pomeriggio e termina in verde: Ftse Mib +0,49%.

Mercati azionari europei positivi. Wall Street in rialzo: a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 +0,3%, Nasdaq Composite +0,3%, Dow Jones Industrial +0,2% (nuovi massimi storici per i tre indici).
A Milano il Ftse Mib ha terminato a +0,49%, il Ftse Italia All-Share a +0,47%, il Ftse Italia Mid Cap a +0,54%, il Ftse Italia Star a -0,01%. Nel primo pomeriggio il Tribunal Constitucional della Spagna (equiparabile alla Corte Costituzionale in Italia) ha sospeso la riunione del Parlamento della Catalogna in programma lunedì prossimo, in quanto quest'ultima potrebbe arrecare pregiudizio alla Costituzione spagnola.

Il presidente della Generalità catalana, Carles Puigdemont, aveva affermato che nella riunione in oggetto potrebbe essere dichiarata in via unilaterale l'indipendenza della Catalogna dalla Spagna. I mercati azionari hanno immediatamente accelerato al rialzo.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici della giornata odierna segnaliamo che negli USA ad agosto gli ordini industriali sono cresciuti dell'1,2% dopo il calo del 33% registrato a luglio.
Gli economisti avevano stimato una crescita dell'1% su base mensile. Nel mese di agosto negli USA la bilancia commerciale ha segnato un deficit pari a 42,4 miliardi di dollari, in calo rispetto al disavanzo di 43,6 mld del mese precedente risultando inferiore alle attese fissate su un deficit di 42,7 mld.

Negli USA le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 28 settembre si sono attestate a 260 mila unità,inferiori alle attese (265 mila) e al dato della settimana precedente (272 mila). Dai verbali della BCE pubblicate oggi emerge che l'istituto centrale ha discusso il mese scorso diverse ipotesi di estensione del quantitative easing nel 2018 esprimendo una diffusa preoccupazione per il rapido apprezzamento dell'euro.

Bene i petroliferi *Saipem (+2,75%), Eni (+0,94%), Tenaris (+0,17%) grazie al recupero del greggio dai minimi della mattinata.

*In rialzo anche le utility
: l'indice EURO STOXX Utilities segna +1,4% in scia ai rimbalzi delle spagnole Endesa (+3%), Iberdrola (+2,9%), Red Electrica Corporacion (+2%). A Milano Snam (+1,72%), Enel (+1,59%), Hera (+2,05%). In controtendenza A2A (-0,83%).

Atlantia (+2,07% a 27,60) guadagna terreno e sfiora il massimo storico a 27,69 euro toccato il 14 settembre scorso.
Il titolo oggi probabilmente approfitta del rimbalzo della borsa di Madrid, IBEX 35 a +1,9%. Ricordiamo a inizio settimana le dichiarazioni del ministro dell'economia spagnolo Luis de Guindos. Nel corso del Forum Italia-Spagna, de Guindos ha assicurato che Madrid terrà un atteggiamento neutrale nella disputa per il controllo di Abertis.

Atlantia la scorsa primavera ha lanciato un'OPAS sul gruppo delle infrastrutture iberico a 16,50 euro per azione. La spagnola ACS due settimane fa ha confermato di avere allo studio una contro-offerta su Abertis. Sempre durante il Forum, l'a.d. di Atlantia Giovanni Castellucci ha affermato che si attende che la Cnmv, la Consob spagnola, possa dare rapidamente il via libera all'OPAS, senza lasciarsi condizionare da polemiche pseudo-nazionalistiche.

I bancari rimbalzano nel finale: l'indice Ftse Italia Banche termina a +0,07% circa dopo il -2,29% di ieri. Sul settore incombono ancora le linee guida della BCE che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2018: queste prevedono un incremento al 100% delle coperture sui crediti deteriorati dopo 2 anni di vintage se i crediti sono non garantiti e dopo 7 anni di vintage se sono garantiti.

Per vintage si intende il tempo trascorso da quando un credito viene classificato tra i deteriorati. In flessione UBI Banca (-1,98%), Bper Banca (-1,69%), positive UniCredit (+0,46%) e Intesa Sanpaolo (+0,20).

Sotto pressione Credito Valtellinese (-10,62% a 3,38 euro) che tocca i minimi da fine giugno a 3,3620 euro dopo che Moody's ha deciso di peggiorare i rating sull'istituto: in particolare quello sui depositi a lungo termine da Ba1 a Ba2.
L'agenzia ha anche posto i rating sotto osservazione per possibili ulteriori peggioramenti. Per Moody's l'incremento di coperture e accantonamenti su crediti deteriorati ha ridotto la profittabilità della banca e la sua solidità patrimoniale: sarà difficile per il management rimediare a questa situazione nonostante il contesto macro in miglioramento e l'Action Plan 2017-2018.

Reuters segnala voci di mercato secondo cui un importante broker italiano ha peggiorato il giudizio sul titolo da outperform a neutral.

Telecom Italia (+1,05%) arretra dai massimi di seduta dopo che un portavoce ha precisato che l'ipotesi di separazione della rete, asset considerato strategico, non è in agenda.
A margine di un evento a Capri stamattina il presidente Arnaud de Puyfontaine ha dichiarato di non avere preconcetti sulle prossime mosse strategiche, compresa una eventuale separazione della rete.

*Lieve rialzo per Mediaset (+0,41%). *Oggi Guardia di Finanza di Milano e rappresentanti della Gendarmeria di Parigi hanno effettuato perquisizioni negli uffici di Vivendi (-0,6%) nell'ambito dell'inchiesta sulla tentata scalata del gruppo francese a Mediaset.

Il management di Vivendi riafferma di aver acquisito le quote nel gruppo di Cologno Monzese in maniera totalmente legale e trasparente e di essere assolutamente fiducioso nella conclusione di questa controversia.

Exor (+4,10%) in netto progresso nel giorno dell'investor day, occasione per presentare la controllata PartnerRe: quest'ultima punta a un ROE dell'8-10% nei prossimi tre-cinque anni.
Il presidente e a.d. della holding di casa Agnelli, John Elkann, ha affermato che il vicepresidente Sergio Marchionne resterà in Exor dopo il termine della sua esperienza quale a.d. di FCA (-0,59%), termine previsto nella primavera 2019.

*Rai Way (+8,23% a 5,00 euro) accelera e tocca il massimo da maggio *grazie alle indiscrezioni riguardanti la vendita di Persidera, operatore di rete indipendente dotato di cinque multiplex digitali nazionali, da parte di Telecom Italia: stando ai rumors la compagnia telefonica ha dato mandato a Barclays, Credit Suisse e Lazard per gestire la vendita della controllata.

Secondo Banca IMI la cessione di Persidera potrebbe dare il via a un consolidamento nel settore. Gli analisti del broker ribadiscono la raccomandazione add e il target a 5,10 euro su Rai Way.

*Banca IFIS (-4,64% a 45,86 euro) *interrompe bruscamente una serie di sei rialzi consecutivi con record storico a 48,32 euro.
Due giorni fa è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione di Interbanca con efficacia 23 ottobre 2017.

*Esprinet (-2,65% a 4,70 euro) *perde ulteriore terreno e tocca a 4,6060 euro il minimo da metà 2016. Ieri Banca IMI ha ridotto il target price sul titolo a 5,4 euro da 9,5 euro ed ha peggiorato la raccomandazione a hold da buy.

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

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