Nuovo DPCM “spacca weekend”: cosa si può fare dal 16 gennaio

14/01/2021 08:51

Nuovo DPCM “spacca weekend”: cosa si può fare dal 16 gennaio

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo DPCM che entra in vigore il 16 gennaio 2021, alla scadenza del precedente decreto ponte che ha regolato il periodo compreso tra il 6 gennaio 2021 e il 15 gennaio 2021 (quando è scaduto il Decreto di Natale ed era in scadenza il DPCM del 3 dicembre scorso).

Nella riunione di mercoledì sera, però, non erano presenti le due ministre dimissionarie di Italia Viva, Teresa Bellanova (Ministra dell’Agricoltura) ed Elena Bonetti (Ministra della Famiglia). Il nuovo provvedimento adottato dal Governo e presentato dal Ministro della Salute Roberto Speranza in Parlamento nella mattinata di martedì 13 gennaio accompagnerà l’Italia per i prossimi mesi e avrà una validità estesa.

Molte sono le novità che porta con sé: dal blocco degli spostamenti tra le Regioni fino al 5 marzo fino alla proroga dello stato di emergenza al 30 aprile 2021, nonostante il Comitato Tecnico Scientifico avesse invitato l’esecutivo a riflettere su una sua possibile proroga fino a luglio.

Molte anche le misure confermate: ad esempio, l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto e al chiuso, il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 e il sistema di tripartizione delle Regioni per fasce di colore (rosso, arancione e giallo).

In merito a quest’ultimo punto, sono dieci le Regioni che da domenica 17 gennaio 2021 cambieranno colore passando dalla zona gialla alla zona arancione.

Ma proprio per questo orizzonte temporale, si rischia di creare confusione nel fine settimana: il decreto “spacca weekend”, infatti, dovrebbe entrare in vigore da sabato 16 gennaio 2021, ma la nuova suddivisione delle Regioni è prevista, invece, a partire da domenica 17 gennaio 2021.

La domanda e il dubbio di molti italiani, quindi, è il seguente: che cosa si può fare dal 16 gennaio 2021? In quale fascia di colore si trova la mia Regione? Facciamo chiarezza in questa guida al nuovo DPCM.

Nuovo DPCM, i colori e la classificazione delle Regioni

Nella sua informativa in Parlamento, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha sottolineato come il virus abbia ancora molta forza per diffondersi tra la popolazione e come, nonostante la vaccinazione in atto, sia ancora fondamentale mantenere le misure di contenimento dell’epidemia per evitare di vanificare tutti gli sforzi fatti sino ad ora.

Per questo motivo, sono stati adottati criteri più rigidi per la classificazione delle Regioni.

A partire dal 5 gennaio 2021, le Regioni con un indice Rt superiore a 1 passeranno dalla fascia gialla alla fascia arancione (prima occorreva, invece, un indice Rt superiore a 1,25), mentre le Regioni con un livello di rischio alto (corrispondente alla fase 2 dell’epidemia) e con un indice Rt sopra l’1,25 passeranno alla fascia rossa (prima, invece, era necessario una soglia Rt superiore a 1,5).

Il Ministro Roberto Speranza ha identificato 12 Regioni ad alto rischio, 8 Regioni a rischio moderato, 2 delle quali in progressione a rischio alto e una sola regione a rischio basso.

Per quanto riguarda, quindi, i cambiamenti, questi ultimi verranno adottati da domenica 17 gennaio 2021. Il sabato 16 gennaio 2021, dunque, dovrebbe restare la classificazione attuale che prevede cinque Regioni in zona arancione: Veneto, Calabria, Emilia Romagna, Sicilia e Lombardia.

La nuova suddivisione dell’Italia

Da domenica 17 gennaio 2021, come detto, l’Italia passerà all’arancione: sono 10 le Regioni che cambieranno colore.
L’agenzia Ansa ha anticipato che con l’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza 3 Regioni rischiano il passaggio alla zona rossa: si tratta di Lombardia, Sicilia ed Emilia-Romagna (tutte attualmente arancioni).

Nella fascia arancione, invece, da domenica 17 gennaio 2021 ci potrebbero essere: Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Puglia, Umbria, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige (sia la provincia autonoma di Trento sia la provincia autonoma di Bolzano), oltre   alla permanenza di Veneto e Calabria (le cui situazioni sono osservate speciali).

A rimanere gialle, infine, saranno soltanto tre Regioni: Toscana, Sardegna e Molise.

Il monitoraggio dell’Iss sull’andamento epidemiologico delle singole Regioni (previsto per giovedì 14 gennaio 2021), comunque, chiarirà ogni dubbio.

Nuovo DPCM, cosa cambia dal 16 gennaio 2021?

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto che conferma molte delle misure già precedentemente adottate, oltre a inserire alcune novità per l’Italia.
Il nuovo decreto – che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale diventerà effettivo e valido – avrà validità estesa fino al 5 marzo 2021. Al suo interno è prevista anche l’istituzione di una nuova zona: la zona bianca.

Un’ipotesi alla quale nessuna Regione si sta avvicinando: per passare nella fascia di libertà quasi assoluta – con il solo obbligo di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto e al chiuso – occorre avere un indice di rischio molto basso, oltre a un numero di contagi pari al massimo a 50 individui ogni 100 mila abitanti.

Nonostante questo, per moltissimi italiani cambieranno molte cose da sabato 16 gennaio: infatti, entrano in vigore le nuove regole.

La nuova suddivisione delle Regioni in fasce di colore – con mezza Italia colorata di arancione – invece, slitta a domenica 17 gennaio.

Vediamo quali sono le nuove regole da seguire a partire dal 16 gennaio 2021 e fino al 5 marzo 2021.

Spostamenti tra Regioni

La grande novità del nuovo DPCM – che si potrebbe anche chiamare conferma, visto che c’era da aspettarsi la proroga di questa misura – è l’inserimento del divieto di spostamento tra le Regioni (anche quelle in fascia gialla) fino al 5 marzo 2021.

Non sarà possibile, quindi, cambiare Regione rispetto a quella di residenza se non per motivi di salute, lavoro o necessità con obbligo di autocertificazione. È sempre possibile, invece, il rientro presso la propria residenza o domicilio.

Rimane, però, la deroga di Natale per i piccoli Comuni – entro i 5.000 abitanti – che potranno spostarsi entro un raggio di 30 km (anche fuori Regione) senza raggiungere il capoluogo di Provincia. 

Visite ad amici e parenti

Per quanto riguarda le viste a parenti e amici, il Governo ha sottolineato come non sia possibile effettuare controlli dentro le abitazioni, perciò la norma diverrebbe una raccomandazione a non accogliere più di due ospiti non conviventi nella propria abitazione.

Rimane possibile, quindi, spostarsi sul territorio regionale, una sola volta al giorno dalle ore 5 alle ore 22, per andare a trovare un nucleo familiare non convivente.

Lo spostamento, però, deve avvenire in un numero massimo di 2 persone, al netto degli under 14, delle persone disabili o non autosufficienti.

Non è possibile, se non per la deroga riservata ai piccoli Comuni, spostarsi fuori Regione per andare a trovare amici o parenti.

Seconde case

Non sarà possibile raggiungere le seconde case fuori Regione (e nelle fasce arancioni nemmeno quelle fuori dal proprio Comune) se non per motivi di urgenza come la riparazione di un guasto.

Non è possibile, quindi, il trasferimento della seconda casa neanche all’interno del territorio regionale.

Piste da sci e impianti

Il Comitato Tecnico Scientifico, in merito all’apertura delle piste da sci, si è espresso molto dubbioso. Nonostante l’ultima ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza abbia fissato al 18 gennaio la riapertura degli impianti, pare improbabile la ripresa dello sci prima della riapertura delle scuole.

Per questo motivo, la cabina di regia potrebbe anche far slittare la stagione all’anno prossimo, prevedendo un rinvio prolungato fino al termine della stagione stessa.

Si attendono conferme in tal senso.

Negozi e centri commerciali

In vista dell’inizio dei saldi, in tutte le Regioni italiane i negozi resteranno aperti fino alle ore 20, ma i centri commerciali dovranno restare chiusi nei weekend (fatta eccezione per farmacie, parafarmacie, tabaccherie, edicole e negozi di generi alimentari).

Bar e ristoranti

Nelle zone gialle i bar, i ristoranti, le pasticcerie e le pizzerie potranno restare aperti dalle ore 5 alle ore 18, mentre nelle zone arancioni o rosse sarà concesso soltanto l’asporto o la consegna a domicilio.

Una novità importante del nuovo DPCM, però, è l’introduzione del divieto di asporto di cibi o bevande dai bar dopo le ore 18, per evitare che le persone si riuniscano nelle vie o nelle piazze per consumare quant Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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