Piazza Affari in deciso progresso, scende lo spread. FTSE MIB +1,38%

16/05/2019 17:52

Piazza Affari in deciso progresso, scende lo spread. FTSE MIB +1,38%

Piazza Affari in deciso progresso, scende lo spread. FTSE MIB +1,38%.

Mercati azionari europei positivi. Wall Street in ascesa: a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 +1,3%, NASDAQ Composite +1,4%, Dow Jones Industrial +1,0%. A Milano il FTSE MIB ha terminato a +1,38%, il FTSE Italia All-Share a +1,30%, il FTSE Italia Mid Cap a +0,58%, il FTSE Italia STAR a +1,59%.
BTP in netto recupero, giù lo spread. Il decennale rende il 2,69% (-8 bp) e lo spread segna 278 bp (-10 bp).

Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo che negli USA i nuovi cantieri residenziali sono aumentati ad aprile passando a 1235 mila unita' da 1168 mila unita' (+5,7%).

Il dato e' nettamente superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore pari a 1205 mila unita'. In crescita dello 0,6% le Licenze edilizie a 1296 mila unita' da 1288 mila unita' (consensus 1290 mila unita'). Negli USA la Federal Reserve di Philadelphia ha reso noto che il proprio indice, che monitora l'andamento dell'attivita' manifatturiera dell'area di Philadelphia, si e' attestato nel mese di maggio a 16,6 punti da 8,5 punti di aprile battendo le attese degli analisti che si aspettavano un valore dell'indice pari a +10 punti.

Negli USA le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata l'11 maggio si sono attestate a 212 mila unità, inferiori alle attese (fissate a 220 mila unità) e al dato della settimana precedente pari a 228 mila unità. Eurostat ha comunicato che nel mese di marzo il surplus della bilancia commerciale dell'eurozona e' risultato pari a 22,5 mld di euro, in crescita dai 26,9 mld di marzo 2018.
L'Istat rende noto che in Italia nel mese di aprile 2019 l'inflazione si è attestata a +0,2% rispetto al mese precedente e a +1,1% su base annua (era +1,0% a marzo), confermando la stima preliminare.

Bene i bancari che recuperano dal rosso di inizio mattinata grazie al calo dello spread. L'indice FTSE Italia Banche chiude a +2,29%, l'EURO STOXX Banks +1,7%.

In evidenza Banco BPM +4,30%, UBI Banca +4,27%, Mediobanca +2,57%, Intesa Sanpaolo +2,44%.

Telecom Italia +3,68% reagisce dopo tre sedute consecutive in rosso e dopo aver toccato i minimi dal 23 gennaio. Il titolo approfitta delle dichiarazioni di ieri dell'a.d. Luigi Gubitosi secondo cui le trattative per un'integrazione con Open Fiber sono in fase avanzata.
Ricordiamo che lunedì prossimo 20 maggio è in programma il cda per l'approvazione dei risultati del primo trimestre.

Petroliferi in ascesa: il greggio sale sui massimi da fine aprile/inizio maggio. Il future luglio sul Brent segna 73,10 $/barile, il future giugno sul WTI segna 63,25 $/barile.

Bene Saipem +2,99% ed Eni +1,60% ma soprattutto Tenaris +3,66%: il gruppo potrebbe beneficiare dalla possibile soluzione positiva delle trattative USA-Messico sui dazi su acciaio e alluminio in ingresso negli States.

*Positivi i titoli del settore farmaceutico *e cura della persona: l'indice EURO STOXX Health Care segna +1,4%.
A Milano Amplifon +4,73%, Recordati +3,54%, Diasorin +1,99%.

A2A +2,42% a 1,5465 euro. Equita ha migliorato la raccomandazione da hold a buy e il target da 1,70 a 1,74 euro. Il titolo estende il recupero di ieri (+2,90%) messo a segno nonostante il forte calo dei margini registrato nel primo trimestre 2019.

L'EBITDA scende a 328 milioni di euro (-19,6% a/a) e l'utile netto a 104 milioni (-39,9% a/a). Bene invece i ricavi, in crescita del 16% a/a a 2,11 miliardi di euro. I risultati sono complessivamente superiori alle attese degli analisti e questo ha fatto scattare gli acquisti.

Pirelli&C, -1,20% a 5,7840 euro, in ripiegamento dopo il rimbalzo visto ieri nel finale grazie ai rumor sul rinvio di sei mesi della decisione sull'eventuale imposizione di dazi su auto e componentistica da parte degli USA.

Banca IMI riduce il target da 7,50 e 7,10 euro con raccomandazione buy confermata in scia ai dati trimestrali pubblicati due giorni fa, positivi e leggermente migliori delle attese. A causa di una prolungata debolezza della domanda per il primo equipaggiamento, il gruppo degli pneumatici ha però ridotto le previsioni per l'esercizio 2019 sui ricavi, ora attesi in crescita del 3-4% dal 4-6% indicato in precedenza, e sugli investimenti (da 430 a 400 milioni di euro).
Lievemente migliorata la guidance sull'adjusted EBIT (da 19% a maggiore o uguale a 19%). Il CEO Marco Tronchetti Provera ha confermato che sono in corso negoziati tra Camfin e l'azionista di maggioranza ChemChina per il prolungamento del patto dal 2020 al 2022.

Maire Tecnimont +5,12% accelera al rialzo in scia alla notizia secondo cui Exxon Mobil ha raggiunto la decisione finale di investimento relativa alla costruzione del complesso petrolchimico di Baytown, Texas.

Il progetto sarà realizzato da un consorzio composto da Tecnimont, in qualità di leader, e da Performance Contractors e consiste nella realizzazione di unità di processo e relative unità associate per il complesso petrolchimico di Baytown della Exxon Mobil, già annunciato il 15 novembre 2018.
L'investimento totale del progetto è circa 2 miliardi di dollari.

ERG, +4,73% a 17,04 euro, positiva: Kepler Cheuvreux ha migliorato la raccomandazione sul titolo da hold a buy con target a 18 euro. Ieri ERG ha annunciato di aver archiviato il primo trimestre con ricavi in crescita a 296 milioni di euro (284 milioni nel trim1 2018) e risultato netto pari a 49 milioni rispetto a 85 milioni del trim1 2018, che beneficiava della plusvalenza relativa alla cessione del parco eolico di Brockaghboy nel Regno Unito (27 milioni).

L'a.d. Luca Bettonte ha dichiarato che la probabilità di operazioni M&A quest'anno è piuttosto elevata.

FILA, -4,58% a 12,50 euro, accelera al ribasso e tocca i minimi da fine marzo dopo i dati trimestrali e il report di Equita. Il broker ha confermato la raccomandazione buy ma ha ridotto il target da 15,80 a 15,30 euro, limando dell'1% anche la stima sull'utile per azione.
Per Equita i risultati del primo trimestre 2019 sono inferiori alle attese: i ricavi, al netto del contributo del Gruppo Pacon (acquisito nel mese di giugno 2018) segnano un calo del 2,4% a/a, mentre l'utile netto normalizzato scende a 3,6 milioni di euro dai 4,8 milioni del trim1 2018.

TerniEnergia +22,34% balza in avanti e tocca i massimi da agosto dopo l'annuncio dell'accordo per la cessione a T1 Roncolo S.r.l., in partnership con LCF Alliance, di 22 impianti fotovoltaici per un prezzo complessivo di 23,875 milioni di euro (Equity value, con Enterprise value complessivo pari a 59 milioni circa).

L'accordo prevede che il closing dell'operazione di cessione avvenga entro il 30 novembre 2019.

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Condividi

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »