Piazza Affari positiva con dati macro USA migliori delle attese. FTSE MIB +0,93%

06/12/2019 17:51

Piazza Affari positiva con dati macro USA migliori delle attese. FTSE MIB +0,93%

Piazza Affari positiva con dati macro USA migliori delle attese. FTSE MIB +0,93%.

Mercati azionari europei in netto rialzo. Wall Street tonica: a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 +1,0%, NASDAQ Composite +1,0%, Dow Jones Industrial +1,2%. A Milano il FTSE MIB ha terminato a +0,93%, il FTSE Italia All-Share a +0,83%, il FTSE Italia Mid Cap a +0,17%, il FTSE Italia STAR a +0,27%.

*BTP e spread in lieve miglioramento.
*Il rendimento del decennale segna 1,45% (chiusura precedente a 1,47%), lo spread sul Bund segna 174 bp (da 175) (dati MTS).

Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo che negli USA a novembre i nuovi posti di lavoro, nei settori non agricoli, sono cresciuti di 266 mila unita' da 156 mila unità precedenti (rivisto da 128 mila).

Il dato e' nettamente superiore alle attese degli analisti fissato su un indice 186 mila unità. La stima preliminare di novembre dell'indice di fiducia dei consumatori statunitensi, calcolato dall'Università del Michigan e da Reuters, si attesta a 99,2 punti, risultando superiore alle previsioni degli addetti ai lavori pari a 97 punti e alla rilevazione precedente, pari a 96,8 punti (rivista da 96 punti).
In calo la produzione industriale tedesca: l'Ufficio di Statistica Destatis ha indicato una variazione negativa dell'1,7% a ottobre rispetto al mese precedente. Il dato è risultato nettamente inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento pari allo 0,1%. A settembre la produzione industriale era diminuita dello 0,6%.

Su base annua la produzione industriale e' scesa del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. In Italia l'Istat rende noto che a ottobre 2019 si stima, per le vendite al dettaglio, un calo congiunturale dello 0,2%, sia in valore sia in volume. Su base tendenziale a ottobre si registra una crescita complessiva dell'1,0% in valore e dello 0,8% in volume.

*Qualche schiarita sul fronte delle trattative USA-Cina: *Pechino sembra intenzionata a eliminare i dazi sulle importazioni di alcuni prodotti alimentari americani (semi di soia e suini), una mossa che potrebbe facilitare il raggiungimento dell'accordo "fase uno".

Ad approfittare della novità sono, ovviamente, gli industriali: STM +2,96%, Prysmian +2,83%, Buzzi Unicem +2,58%.

Bancari positivi: l'indice FTSE Italia Banche segna +1,59%. In evidenza UniCredit +2,99% a 12,75 euro: Equita conferma la raccomandazione buy e incrementa il target da 16,20 a 16,50 euro.
Bene anche UBI Banca +1,62%, BPER Banca +0,97%, Intesa Sanpaolo +1,11%.

Petroliferi e greggio in accelerazione dopo che l'OPEC e gli altri Paesi produttori (Russia in primis) il cosiddetto OPEC+, hanno annunciato l'accordo per incrementare gli attuali tagli all'estrazione di 500mila barili/giorno, portandoli quindi a 1,7 milioni fino a marzo 2020.

Il petrolio è salito sui massimi da settembre: il future febbraio sul Brent ha toccato i 64,86 $/barile, il future gennaio sul WTI i 59,84 $/barile. A Milano Tenaris +2,14%, Saipem +1,59%, Eni +0,92%.

Moncler +2,03% a 42,20 euro. Fidentiis conferma la raccomandazione buy sul titolo e incrementa il target da 40,50 a 47,50 euro.
Ieri Moncler ha chiuso con un +6,52% a 41,36 euro, sotto i massimi di seduta (43,61 euro) dopo la precisazione di Remo Ruffini (presidente, CEO e principale azionista con il 22,55%) riguardo alle indiscrezioni di Bloomberg secondo cui Kering (+1,3% a Parigi) avrebbe avviato colloqui esplorativi per la possibile acquisizione del gruppo dei piumini.

Ruffini ha comunicato che "periodicamente intrattiene contatti e interloquisce con investitori e altri operatori del settore, tra cui il gruppo Kering, su potenziali opportunità strategiche per promuovere ulteriormente lo sviluppo di Moncler, senza che, allo stato, vi sia alcuna ipotesi concreta allo studio".

Negativa Juventus FC -1,57%, ancora impegnata nell'aumento di capitale da 300 milioni di euro.
I diritti sono in calo del 2,82%.

Deboli le utility: Italgas -0,73%, Hera -0,21%, Snam -0,18%.

Sottotono Telecom Italia -0,07% dopo il botta e risposta di ieri tra l'a.d. Luigi Gubitosi e Open Fiber. Gubitosi, nel corso di un intervento al convegno 5G Italy, ha affermato che l'integrazione con Oper Fiber è la strada più efficiente per dotare il Paese di un'infrastruttura all'avanguardia, "ma se questo obiettivo non fosse condiviso sarà comunque Tim a farsi carico di questa sfida".

Open Fiber ha pubblicato una nota velenosa in cui afferma che il progetto di acquisizione della società da parte di Telecom è un'operazione non ben accetta dagli altri operatori sul mercato e non coerente con i principi di concorrenza.

*Ottima performance per Sabaf, +6,67% *a 13,44 euro, che tocca i massimi da fine settembre grazie all'annuncio della partnership con il gruppo giapponese Paloma attivo a livello globale nel settore delle apparecchiature a gas.
Sabaf ha contestualmente concluso con Paloma un accordo per la cessione di azioni proprie pari al 2% del capitale sociale, ad un prezzo unitario di 13,64 euro per azione.

Avio +3,48% accelera e tocca i massimi da inizio luglio dopo la Conferenza Ministeriale degli Stati Membri dell'ESA (tenutasi a Siviglia la scorsa settimana) che ha conferito i budget ai differenti programmi di ricerca e sviluppo spaziale per il triennio 2020-2022.

Sulla base di quanto stabilito dagli Stati Membri dell'ESA, Avio attende l'assegnazione di contratti per attività di ricerca, sviluppo e supporto alle condizioni operative per oltre 400 milioni di euro a partire dal 2020. Avio ha inoltre sostanzialmente confermato la Guidance 2019 già anticipata a inizio anno: il portafoglio ordini netto a fine anno è previsto leggermente inferiore alle attese per la firma di alcuni contratti differita ad inizio 2020, mentre i ricavi saranno prossimi alla Guidance, nonostante il parziale rallentamento su alcune attività a seguito della failure del VV15.

Gli effetti economico-finanziari delle attività tecniche necessarie per il ritorno al volo di Vega a seguito dell'anomalia del volo VV15 saranno bilanciati con i programmi ESA associati al trattamento delle anomalie in volo. Giulio Ranzo, CEO di Avio, ha dichiarato che "Nel 2020 torneremo al volo con Vega e lanceremo per la prima volta Vega C, continuando così a soddisfare le esigenze crescenti di clienti europei ed internazionali con il supporto di Arianespace".

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Fonte: News Trend Online

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