Piazza Affari tocca minimi dopo BCE: Ftse Mib -0,75%

27/04/2017 15:50

Piazza Affari tocca minimi dopo BCE: Ftse Mib -0,75%

Piazza Affari tocca minimi dopo BCE: Ftse Mib -0,75%.

*Il Ftse Mib segna -0,75%, il Ftse Italia All-Share -0,66%, il Ftse Italia Mid Cap -0,03%, il Ftse Italia Star +0,23%.

Mercati azionari europei deboli: DAX -0,1%, FTSE 100 -0,6%, CAC 40 -0,4%, IBEX 35 -0,8%. Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della BCE ha deciso che i tassi di interesse* sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%.

Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, il Consiglio direttivo conferma che intende proseguire gli acquisti netti di attività, condotti al nuovo ritmo mensile di 60 miliardi di euro, sino alla fine di dicembre 2017 o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché non riscontrerà un aggiustamento durevole dell'evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo di inflazione.
Mario Draghi, presidente della BCE, durante la conferenza stampa ha affermato che, nonostante il fatto che la ripresa ciclica nell'area dell'euro sia sempre più solida, l'Eurotower ritiene che nelle condizioni attuali sia ancora necessario un approccio accomodante della politica monetaria per sostenere la ripresa e che non c'è stata alcuna discussione su un rialzo dei tassi nella riunione odierna.

*Wall Street positiva in avvio: S&P 500 +0,10%, Nasdaq Composite +0,29%, Dow Jones Industrial +0,08%.

Seduta negativa per i petroliferi, penalizzati dal calo del greggio sui minimi da fine marzo.* Il future luglio sul Brent è sceso fin sui 51,22 $/barile circa, quello giugno sul WTI fin sui 48,52 $/barile.
In rosso Eni (-1,1%), Saipem (-1,5%) e soprattutto Tenaris (-4% a 14,63 euro): quest'ultima ha comunicato ieri a mercati chiusi i dati relativi al primo trimestre 2017. I ricavi si sono attestati a 1,154 miliardi di dollari, in calo del 4% sul trim1 2016, ma in recupero del 10% sul trim4. L'EBITDA è salito a 198 milioni (191 nel trim1 e 172 nel trim4) con margine sui ricavi in crescita al 17,2% (15,8% e 16,5%).

L'utile netto è balzato a 206 milioni (28 e 24) grazie alla plusvalenza netta da 92 milioni generata dalla vendita di Republic Conduit e da positivi effetti fiscali. Il titolo Tenaris si dirige verso i minimi di fine marzo a 14,30/14,50 euro. L'eventuale violazione di questi supporti darebbe nuova linfa al movimento discendente attivo da inizio 2017 con obiettivo sulle ex resistenze di area 13,50, ora sostegni decisivi in ottica di medio periodo.

CNH Industrial (-2,3%) perde terreno dopo la pubblicazione dei dati del primo trimestre 2017. I ricavi crescono del 5,8% a/a a 5,681 miliardi di dollari.

L'utile netto è stato pari a 49 milioni di dollari (-513 un anno fa) e l'utile netto adjusted a 58 milioni di dollari (1 un anno fa). L'utile operativo delle attività industriali è stato pari a 219 milioni di dollari, in crescita di 41 milioni di dollari rispetto al primo trimestre del 2016, con un margine operativo del 4,1%, in crescita di 0,6 punti percentuali.
Notizie negative per quanto riguarda l'indebitamento netto industriale che si è attestato a 2,1 miliardi di dollari al 31 marzo 2017, in aumento di 0,6 miliardi di dollari rispetto al 31 dicembre 2016.

Deboli i bancari con l'indice Ftse Italia Banche a -1,8% e l'Euro Stoxx Banks a -1,2%. A Milano perdono terreno UniCredit (-2,3%), Banco BPM (-2%), Intesa Sanpaolo (-1,6%), con le due big penalizzate dalla vicenda Alitalia di cui sono azioniste tramite CAI, nonchè tra i principali creditori.

In netto ribasso Deutsche Bank (-3,2%) che chiude il trim1 con utili più che raddoppiati rispetto a un anno fa a 575 milioni di euro ma ricavi in calo del 9% a 7,3 miliardi. Secondo quanto riporta Bloomberg, circa 4.000 posti di lavoro nelle attività di Deutsche Bank in Gran Bretagna sono a rischio di ricollocamento in altri Paesi, in vista dell'uscita di Londra dalla Ue.
A dirlo è stata Sylvie Matherat, chief regulatory officer del colosso bancario tedesco. Deutsche Bank ha una forza lavoro di 9.000 addetti in Gran Bretagna (7.000 solo a Londra).

Positiva STMicroelectronics (+1,5%) che rimbalza dal rosso visto in apertura di seduta e mette in mostra la miglior performance tra i titoli del Ftse Mib. Prima dell'apertura del mercato STM ha pubblicato i dati del primo trimestre: ricavi in crescita del 12,9% a/a e utile netto di 108 milioni di dollari, contro la perdita da 41 milioni accusata un anno fa.

Si tratta di risultati complessivamente in linea con le attese. Per il trim2 il gruppo prevede ricavi in crescita del 12,3% a/a e del 5% t/t (punti intermedi della guidance). Per il 2017 l'obiettivo del management è di "accrescere i ricavi ed espandere i margini in modo sostenibile attraverso la focalizzazione strategica su Internet of Things e Smart Driving".
Equita conferma la raccomandazione buy e il target a 15,20 euro.

*In verde Atlantia (+1,3%). Secondo indiscrezioni il cda oggi potrebbe avviare le trattative in esclusiva con il gruppo Allianz *per la vendita di una partecipazione di minoranza (10% -15%) in Autostrade per l'Italia. L'offerta, a quanto pare, è pari a 2,0-2,3 miliardi di euro.

Per MF il colosso tedesco è affiancato da Edf Invest e l'operazione è un passaggio decisivo in vista dell'eventuale lancio di un'offerta in azioni e contanti per la spagnola Abertis. A tal proposito Reuters riferisce che fonti vicine al dossier hanno rivelato che Atlantia ha avviato trattative con un gruppo di banche per ottenere un finanziamento da oltre 10 miliardi di euro a sostegno dell'operazione di acquisizione del gruppo spagnolo: secondo una delle fonti c'è la possibilità, per quanto marginale, che il cda possa lanciare già oggi l'offerta su Abertis.

Per quanto riguarda i rimanenti appuntamenti macroeconomici della giornata segnaliamo negli USA alle 16:00 indice Pending Home Sales (mercato immobiliare residenziale).

(SF - www.ftaonline.com)

Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

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