BASKET ENERGETICO E ASSICURATIVO CON BARRIERA PROFONDA

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 01/07/2020 11:49

Il rialzo dei casi di Coronavirus in America e la correlazione implicita che rimane alta mettono in guardia gli investitori nel porre i propri risparmi su azionario. UBS offre una soluzione a questa situazione.

I mercati finanziari, in particolar modo il comparto tecnologico rappresentato dal Nasdaq, anche a fronte dei numeri crescenti di infezioni da Covid puntano verso i massimi storici disallineandosi sempre più da quelli che sono i fondamentali economici e dando sempre più peso all’ammontare di liquidità iniettato nel sistema dalle Banche Centrali.

Rimane pertanto difficile comporre portafogli ben diversificati in quanto di fronte a tale situazione solamente alcuni titoli potrebbero dare soddisfazioni nel lungo termine. L’alternativa al diretto buy and hold su sottostanti è data dai certificati d’investimento, prodotti che stanno suscitando grande interesse per il segmento del risparmio gestito in quanto consentono di investire su azionario senza però essere esposti linearmente all’andamento dei titoli.

L’emittente svizzero UBS ha di recente emesso un certificato denominato Phoenix Memory (ISIN: DE000UD9H2V2) con durata di 5 anni che consente di prendere posizione su un basket di tipo worst of composto da Eni, Prysmian, Enel e Generali Assicurazioni, al momento acquistabile al prezzo di 98,95 euro.

La struttura prevede il pagamento di un flusso di coupon dello 0,78% se il sottostante meno performante sarà al di sopra del 55% dei prezzi di esercizio fissati all’emissione. Grazie all’effetto memoria, se non verrà rispettata tale condizione, i coupon non pagati verranno pagati alla prima data in cui si verificherà.

A partire dal 22/3/2021 vi è inoltre la possibilità che il prodotto venga rimborsato anticipatamente corrispondendo il valore nominale di 100 euro maggiorato del coupon previsto nel caso in cui tutti i titoli saranno al di sopra del 90% dei rispettivi prezzi strike.

L’aspetto che rende questi strumenti particolarmente difensivi rispetto all’investimento diretto nelle asset class, è la barriera del capitale, in questo caso europea e posta al 55% dei prezzi strike. Pertanto, se a scadenza, il sottostante peggiore dei quattro sarà al di sopra di tale livello il prodotto avrà un valore di rimborso pari al valore nominale maggiorato del coupon. La performance del certificato in questo caso sarà del 46,78%, o 9,35% per anno.

Nel caso in cui, il titolo meno performante rilevi sotto tale livello, il prodotto avrà un valore di rimborso pari alla performance negativa a partire da strike moltiplicato per il valore nominale. 

Dei quattro titoli sottostanti, al momento è Eni il meno performante, appena al di sotto del suo prezzo strike. Tale titolo è stato pesantemente colpito dalla discesa del petrolio rimanendo su livelli di prezzi che, se confrontati con i fondamentali, risultano molto appetibili per gli investitori che puntano ad investimenti di valore sul lungo periodo.

Generali invece è uno dei titoli che ha partecipato di meno al recupero dei mercati rimanendo in un laterale compreso tra 14,58 e 12,67 euro.

Prysmian al momento rimane ben impostata al rialzo, come si evince dal grafico settimanale in cui vengono aggiornati i massimi a ogni candela e vengono comprati i precedenti minimi.

Infine Enel, titolo di punta del nostro listino, ha quasi recuperato la discesa di marzo confermando come questo sia uno dei titoli caratterizzato da un business con ottime prospettive e da un bilancio che mostra una solidità granitica.

A fronte di queste considerazioni, questo prodotto rappresenta un ottima opportunità per coloro che cercano rendimenti nell’ordine del 10% annuo e un aspetto fortemente difensivo.

Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte: certificatiederivati.it

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