Lo Spring Wheat future, quotato sul MGEX (Minneapolis Grain Exchange, Inc.), che è diverso rispetto al “solito” Wheat future quotato sul Cbot, chiamato anche winter Wheat, (il relativo composite è collocato nel riquadro di sinistra), è individuato in un contesto tecnico molto interessante in quanto interessa la fascia di supporto di lungo periodo, in essere dal lontano 2002, e individuata a 500/480.
Vedi il relativo grafico di lungo periodo sullo sfondo.
Nel breve periodo, invece, (riquadro di destra) il future ha effettuato il suo ingresso proprio oggi all’interno della fascia di supporto evidenziata come sopra e metterà nuovamente alla prova, come avvenuto durante gli ultimi 18 anni, l’importanza strategica di tale area.
Tale cedimento di 500 avviene in corrispondenza di un doppio massimo discendente, vedi i picchi di gennaio e di giugno 2020, che ha scoraggiato anche gli speculatori più audaci.
Ma forse sono andati short…
In questo momento non ho a disposizione i dati relativi all’export, import, scorte, previsioni del tempo,… , e altre variabili ancora per cercare di analizzare il comparto nella sua complessiva e, pertanto, cercherò di sfruttare l’analisi tecnica e algoritmica per farmi un’idea.
Tralascio anche l’aspetto della stagionalità, ma soltanto per questa volta; promesso.
Per non annoiarvi con una lunga serie di indicatori propri, e non, ipotizzo un ulteriore cedimento del future verso la parte inferiore dell’attuale area di supporto seguito da un tentativo di ripresa.
Imposto pertanto la seguente strategia operativa.
Long su tenuta di 480 e sopra 506 con obiettivi rispettivi 504/6 e 520, poi 538/40 e 560/75.
Short in caso di mancato superamento di 515/20 e sotto 480 con obiettivi rispettivi a 490/80 e 459, poi 440 e 418.
Vi prego di notare che non c’è simmetria tra i primi livelli della strategia in quanto lo short non prende in considerazione la resistenza intermedia di 504/6.
Vedremo, come sempre, l’esito di questa operatività fra qualche settimana.
Ps: da alcuni mesi propongo occasionalmente un collage (da questa parola emergono i miei primi 22 anni trascorsi in Francia) di 2 o 3 grafici, ma cerco soltanto di occupare gli spazi vuoti con elementi utili.
A disposizione
Articolo a cura di Giovanni Maiani