Abi e sindacati chiedono modifica sui fringe benefit bancari al Governo

12/10/2023 14:15

Abi e sindacati chiedono modifica sui fringe benefit bancari al Governo

L'Abi (Associazione Bancaria Italiana) in collaborazione con i sindacati richiede al Governo una revisione della normativa riguardante la tassazione dei prestiti agevolati concessi dalle banche ai dipendenti, uno dei fringe benefit più comuni nel settore bancario. 

 

Attualmente, oltre 70.000 lavoratori bancari con un mutuo in corso sono soggetti a un conguaglio Irpef sempre più gravoso dovuto all'incremento dei tassi e alla normativa fiscale sui fringe benefit, che prevede una soglia non imponibile di 256 euro, che può raggiungere i 3.000 euro per chi ha figli a carico. 

 

L'Abi e i sindacati considerano questa tassazione irragionevole, in quanto incide significativamente sulle buste paga nette dei lavoratori. La richiesta di intervento sarà inviata al Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e al Ministro del Lavoro Marina Calderone. 

 

La scorsa settimana, il Sottosegretario al Mef, Sandra Savino, aveva dimostrato apertura sul tema. Riccardo Colombani, segretario generale della First Cisl, ha sottolineato l'importanza che l'Abi si impegni a garantire l'uniformità di comportamento di tutte le banche e a cercare soluzioni efficaci per risolvere le difficoltà finanziarie di molte famiglie. La questione sarà al centro della discussione durante l'incontro tra la presidenza del Casl e i segretari generali previsto per il 20 ottobre.

 

(Redazione)

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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