Al momento tutto questo proviene dall'ultima bozza della Legge di Bilancio, quindi possono esserci dei cambiamenti come delle conferme.
Se dovesse rimanere cos, per, i beneficiari del Superbonus 110% rischiano di ritrovarsi con una tassazione decisamente pi pesante del previsto.
Questo stato disposto in Manovra per cercare di correggere il peso finanziario del bonus sui conti pubblici, ormai stimato oltre i 100 miliardi di euro.
Fortunatamente, la tassazione non riguarda i lavori o i costi in s, ma alcune pratiche che i proprietari di case possono aprire in futuro.
Come ad esempio una compravendita.
Sulla questione fiscale del Superbonus 110% consiglio l'approfondimento video a cura del Geometra Danilo Torresi.
A quanto ammonta la nuova tassazione sul Superbonus 110%
Stando a un articolo della bozza della legge di Bilancio, si prevede una tassazione pi pesante per chi ha usufruito delle agevolazioni del Superbonus 110%.
Ma non per i lavori o per i materiali utilizzati, ma per l'eventuale plusvalenza dovuta alla vendita.
Per "plusvalenza" si intende la differenza di guadagno che si ricava tra la vendita e i costi effettivi.
In genere plusvalenza il guadagno che si ricava tra l'acquisto precedente e il ricavo della vendita. Nel nostro caso, il guadagno dalla vendita detratte le spese.
Questo in realt varebbe solo per chi ha richiesto il Superbonus 110% in forma di detrazione fiscale.
Se si richiesto il Superbonus 110% in forma di sconto in fattura o cessione del credito, la tassazione riguarder il ricavo della vendita, non essendo a carico del venditore alcuna spesa pregressa.
Tale misura avr valore solo se la vendita avviene nei 10 anni successivi al termine dei lavori, e questo anche nel caso di soli interventi di efficientamento energetico e antisismico.
Soltanto se la vendita riguarda una seconda casa si rischia la nuova tassazione pari al 26%, come quella prevista per le plusvalenze immobiliari successive ad una donazione.
La nuova tassazione sul Superbonus 110%: una simulazione
Per comprendere al meglio il peso di questa nuova tassazione, facciamo una simulazione, creando uno scenario di compravendita dopo la fine dei lavori da Superbonus 110%.
Supponiamo che la casa alla fine dei lavori nel 2023 valesse 100.000 euro.
Per tutto il periodo che va dal 2024 al 2033, se provi a vendere la casa, toccher subire il taglio del 26%.
Purtroppo, per vari motivi, sei costretto a vendere la casa, ma hai la fortuna di ottenere ben 200.000 euro.
Ma ora supponiamo due diversi approcci al Superbonus 110%.
Nel primo caso, hai pagato personalmente 50.000 euro di lavori, chiedendo cos la formula della detrazione fiscale.
Nel secondo caso i 50.000 euro sono a carico dell'azienda edile o banca (sconto in fattura o cessione del credito).
Se la tassazione dovesse venire approvata, dal 1 gennaio 2024 dovrai pagare:
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13.000 euro, perch la plusvalenza di 100.000 euro detratti 50.000 euro di lavori;
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26.000 euro, perch la plusvalenza di 100.000 euro.
Se aggiungi spese non inerenti ai lavori, esse finiscono nel calcolo della plusvalenza.
Supponendo altri 25.000 euro di spese, rischi di pagare tra i 6.500 euro fino a 13.000 euro in pi.
Cosa si paga nel Superbonus 110
Ufficialmente il Superbonus 110% non prevede costi, se non utilizzi la detrazione fiscale bens la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Oltre alle spese relative ai lavori, ci sono anche i costi della consulenza, e anche gli oneri tributari e le carte bollate.
Spese non indifferenti, che possono essere compensate tra crediti e detrazioni nell'arco di 10 anni.
ovvio per che, chi non ha speso nulla e si ritrova una casa nuova e con un valore di mercato decisamente superiore a prima, danneggia cos lo Stato e anche il mercato.
Per questo il Governo ha introdotto una tassa pari eguale a quella per i prodotti finanziari sulle compravendite delle case in Superbonus.
Ovviamente non tutti verranno colpiti.
In caso di immobili ereditati e prime case, non si rischia in caso di vendita la super tassazione.
E questo anche in un'ottica di preservare la casa a chi ha fatto i lavori con giudizio, e non per scopri speculativi.
Anche perch il Governo ha dovuto stanziare altri 15 miliardi al fondo per i maxisconti legati ai lavori di ristrutturazione.
Favorendo cos il deficit 2023, schizzato dal 4,5% previsto al 5,2%.
Se si vuole evitare questa tassazione, si potrebbe donare il bene immobile a un terzo, e poi farsi "donare" a sua volta una somma di denaro.
La tassazione sulle donazioni a oggi anche molto pi bassa, solo all'8% per persone non famigliari.
Ovviamente c' il rischio di un accertamento fiscale, nonch la revoca del bonifico e dell'atto di donazione, se per l'Agenzia risulta tutto ci irregolare.