Glossario dei mercati finanziari

Le principali definizioni di analisi tecnica, con i termini di comune utilizzo sui mercati finanziari azionari e obbligazionari.

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DATA DI REGOLAMENTO: Giorno in cui il cliente salda con l'intermediario l'operazione di compravendita dei titoli.

DAX: ndice della Borsa valori di Francoforte; viene calcolato giornalmente.

DAX30: Indice sintetico della Borsa valori di Francoforte; il suo paniere contiene i 30 titoli più trattati.

DAY ORDER: Ordine di acquisto o vendita da eseguirsi nella giornata in cui è stato passato: in caso di mancato eseguito l'ordine si ritiene nullo.

DAYLY RANGE: Range di oscillazione quotidiano. La differenza tra il prezzo massimo e minimo durante una giornata di negoziazione.

DEALER: Persona o ditta che acquista e vende titoli per proprio conto.

DEALING: Negoziazione titoli per conto proprio.

DEBENTURE: Obbligazione che ha come unica garanzia la credibilità dell'emittente, nonché le attività non utilizzate a copertura di altre operazioni finanziarie.

DEBIT SPREAD: La differenza in valore di due opzioni, dove il valore della posizione lunga eccede il valore della posizione corta.

DEBITI CORRENTI: Denaro tenuto in un conto a vista dovuto ai creditori per forniture comprensive di beni e servizi. Il rapporto tra questa somma e la totalità dei pagamenti da effettuare, viene utilizzato come indice, ai fini della valutazione della correttezza della gestione finanziaria.

DEBITO AD AUTORIMBORSO: È un titolo obbligazionario che assicura il pagamento delle cedole e il rimborso finale del capitale tramite i proventi dall'attività economica che ha finanziato.

DEBITO PRO CAPITE: È l'ammontare totale del debito emesso da un'autorità pubblica diviso per il numero di soggetti sottoposti ad essa.

DECISION MAKERS: Coloro che prendono la decisione, che sono abilitati, che hanno l'autorità o l'autorevolezza di prendere la decisione.

DECISION MAKING UNIT: Gruppo di persone cui collegialmente spetta il compito e la responsabilità di prendere una decisione.

DEEP IN THE MONEY: Un'opzione in the money che ha prezzo base sotto il prezzo corrente dello strumento sottostante. Una put molto in the money ha il prezzo base dell'opzione sopra il prezzo corrente dello strumento sottostante.

DEFAULT: Non adempiere ad un obbligo, ovvero non pagare capitale e/o interessi di una obbligazione.

DEGREES OF FREEDOM: Gradi di libertà. Il numero di osservazioni indipendenti; il numero di osservazioni meno il numero di parametri da valutare.

DELTA: L'ammontare del cambiamento di prezzo di un'opzione per ogni movimento di una lira nello strumento sottostante. Il Delta mostra la percentuale di variazione del prezzo dell'opzione dovuto a un punto di incremento del titolo sottostante. Un Delta del 78% significa che il prezzo della Call dovrebbe aumentare di 0.78 per ogni 100 di aumento del titolo sottostante. Il Delta per un'opzione Call è sempre positivo, perché il prezzo dell'opzione call aumenta con l'aumento del prezzo del titolo sottostante. Il Delta per una opzione put è sempre negativo, perché il prezzo dell'opzione put diminuisce con un aumento nel prezzo del titolo sottostante. Il Delta può essere usato per determinare il numero di azioni da comprare o vendere per ogni opzione posseduta e per determinare uno stop al rischio di perdita.

DELTA HEDGED: Una strategia che protegge un'opzione da un piccolo cambiamento di prezzo nello strumento sottostante. Queste coperture sono costruite prendendo una posizione sullo strumento sottostante che è uguale in dimensione ma di segno opposto (+/-) al delta dell'opzione.

DELTA NEUTRALE: Questa è una opzione su opzione o opzione su posizione dello strumento sottostante costruita così che è relativamente insensibile al movimento del prezzo degli strumenti sottostanti. Ciò è fatto selezionando un rapporto di offsetting su posizioni corte e lunghe.

DEMAND INDEX: L'indice della domanda analizza i cambiamenti nei prezzi e nei volumi creando un indicatore che spesso indica i cambiamenti nei prezzi. Le sei "regole" da seguire quando si interpreta l'Indice della Domanda sono: 1 - Una divergenza tra l'Indice ed il prezzo indica debolezza nella tendenza. 2 - Un picco estremo nell'Indice è seguito di solito da un nuovo massimo. 3 - I prezzi massimi con un picco dell'Indice più basso di solito coincidono con un top importante. 4 - L'Indice penetra lo zero quando sta indicando un cambiamento di tendenza. 5 - Quando l'Indice rimane vicino allo zero, viene indicato un movimento debole del prezzo che non dovrebbe protrarsi a lungo. 6 - Una divergenza a lungo termine tra l'Indice ed i prezzi di solito indicano un top, negativo o positivo, maggiore. Un indice che mostra quindi la forza di acquisti e vendite delle azioni sul mercato, in base ad un calcolo matematico del rapporto tra volume e prezzi. Tale indicatore è assimilabile all'R.S.I.

DEMARKETING: L'insieme delle attività realizzate in un determinato periodo da un'azienda miranti a scoraggiare i clienti, o una parte di essi, al consumo di certi prodotti o servizi.

DEMATERIALIZZAZIONE: Regolamento delle operazioni di compravendita sul mercato borsistico attraverso la scritturazione contabile su supporti elettronici senza che vi sia bisogno dello scambio materiale dei titoli. Tale organizzazione è stata possibile in Italia dal 1986 grazie alla creazione del Monte titoli.

DENARO (Prezzo): Il prezzo di acquisto di un'attività finanziaria negoziata su di un mercato finanziario. Il prezzo denaro è il prezzo di acquisto massimo al quale un operatore è disposto a pagare uno strumento finanziario. Generalmente il miglior prezzo in acquisto, che compare sul book di negoziazione, è leggermente inferiore al miglior prezzo in vendita per ogni strumento finanziario. Si dice inoltre che il ?mercato è in denaro? allorquando nel corso di una seduta di Borsa ci sono richieste di acquisto per un titolo o su tutto il listino, superiori alle vendite e conseguentemente le quotazione sono in rialzo. Una ampia differenza tra il prezzo di offerta ed il prezzo di acquisto di un titolo indica illiquidità del titolo stesso e l'investitore rischia di non acquistare o non vendere rapidamente e ad un prezzo conveniente il titolo oggetto delle proprie negoziazioni.

DEREGULATION: Graduale riduzione dei vincoli legali all'esercizio di una determinata attività, effettuata allo scopo di ottenere una maggior efficienza del mercato.

DERIVATO: Termine genericamente utilizzato per indicare uno strumento finanziario, il cui prezzo/rendimento deriva dai parametri di prezzo/rendimento di altri strumenti finanziari principali detti sottostanti, che possono essere strumenti finanziari, indici, tassi di interesse, valute, materie prime.

DESK: Postazione operativa di una qualsiasi istituzione finanziaria, dalla quale vengono inviati gli ordini di compravendita su un determinato gruppo di beni di investimento (titoli, materie prime, valute, ecc.).

DESK RESEARCH: Ricerca a tavolino. Indagine condotta sulla base di informazioni già disponibili.

DETRENDED PRICE OSCILLATOR: L'oscillatore Detrended del Prezzo (DPO) è un indicatore che rimuove la tendenza in una serie di prezzo. Rimuove la tendenza badando ad appiattire i dati e permette di identificare più facilmente i cicli ed i livelli di ipercomprato ed ipervenduto. Lo scopo precipuo del DPO è aiutare a identificare i cicli specifici nel range dei prezzi. Per esempio, indicando "20" come i periodi da non considerare, tutti i cicli più lunghi di 20 periodi saranno filtrati eliminandoli. Questo fa che i cicli con meno di 20 periodi in lunghezza siano molto più visibili. Infatti, si possono trovare utili le linee del ciclo del DPO per determinare la durata precisa dei cicli.

DEVIAZIONE (BIAS): La differenza tra il valore atteso di una stima e il valore attuale da valutare.

DICHIARAZIONI DEL DEBITORE: Serie di clausole contenute in un prestito riguardanti la facoltà giuridica del debitore e dei suoi legittimi rappresentanti di contrarre il prestito.

DIFENSIVO: : Di un titolo o un settore economico meno correlato all'andamento di un ciclo economico, rispetto alla crescita del PIL (Prodotto Interno Lordo). In genere detti titoli o settori, presentano un grado di volatilità minore rispetto ai ciclici. Ad esempio possono essere definiti difensivi le utilities, i farmaceutici, gli alimentari, ecc.

DIFFERENZIALE: Nel campo della contrattazione delle spezzature (ammontare di titoli che non sono composti da un numero intero di lotti minimi negoziabili), la modificazione di prezzo rispetto a quello di esecuzione dell'ordine che viene applicata dall'intermediario.

DIFFERENZIALE DEL CREDITO: La differenza in valore di due opzioni, dove il valore del venduto eccede il valore dell'acquistato.

DILAZIONE: Il tempo che passa tra un evento in entrata ed il relativo in evento in uscita.

DILUIZIONE: Conseguenza che si determina sul valore degli utili per effetto del teorico esercizio di tutte le opzioni di conversione di titoli, warrant, ecc. in azioni della società.

DINGO: Obbligazione governativa australiana, espressa in dollari americani di tipo zero coupon, ottenuta separando il titolo dalle sue cedole.

DIP: Vedi CADUTA DEI CORSI.

DIPARTIMENTO DELLE RELAZIONI CON GLI INVESTITORI: Organo presente nelle società più importanti deputato al mantenimento delle relazioni con la globalità dei soggetti che entrano in contatto con la società, dagli azionisti ai clienti, dagli obbligazionisti al pubblico generico, alle autorità di controllo.

DIRECT MAIL: Pubblicità o proposta di vendita realizzata a mezzo posta. Forma di contatto estremamente personalizzata in quanto il messaggio viene inviato direttamente al domicilio di chi si vuol raggiungere con una certa comunicazione.

DIRECT MARKETING: Tecnica di marketing attraverso la quale si offrono prodotti e servizi a determinati segmenti di mercato con uno o più ?media? per informare e/o sollecitare una risposta diretta da un cliente, attuale o potenziale, per posta, telefono o visita personale.

DIRECTIONAL MOVEMENT: Il trading system di base del Movimento Direzionale implica un acquisto quando il + DI supera dal basso il - DI ed analogamente, si dovrebbe vendere quando il + DI buca verso il basso il - DI. Si può disegnare la differenza tra il + e - DI utilizzando la seguente formula standard: ([pdi] 14) - ([mdi] 14). Comperare quindi, quando l'indicatore buca dal basso lo zero e vendere quando buca dall'alto lo zero.

DIREZIONALITA': Termine che indica un trend definito del mercato, sia al rialzo che al ribasso, opposto di congestione.

DIRITTO DI REINVESTIMENTO: È il privilegio che viene concesso all'azionista o al possessore di quote di un fondo comune, di reinvestire in azioni o in quote i dividendi ricevuti, senza nessun costo aggiuntivo.

DIRTY FLOAT: Vedi CAMBI SEMIFLESSIBILI.

DISAGGIO DI EMISSIONE: Differenza fra il valore di rimborso del titolo a scadenza e il prezzo di emissione al pubblico.

DISCLOSURE: Vedi COMUNICAZIONE DI NOTIZIE.

DISCOUNT: E' la differenza tra il prezzo nominale ed il prezzo di mercato assunto come inferiore a 100.

DISCOUNT BONDS: Obbligazione trattata sotto la pari.

DISCOUNT BROKER: Società di brokeraggio che applica sconti sulle commissioni.

DISTRIBUZIONE: Grande interesse a monetizzare il rally in atto, per liquidare vecchie posizioni a fronte di buone notizie, si intende come fase laterale del mercato ed in genere precede un'inversione al ribasso dei prezzi di mercato.

DISTRIBUZIONE DI PROBABILITA': Strumento matematico per dimostrare fenomeni aleatori.

DISTRIBUZIONE SECONDARIA: È la distribuzione di titoli già emessi e sottoscritti da investitori istituzionali o banche al pubblico degli investitori.

DIVERGENZA: Una situazione nella quale due indicatori non si stanno confermando tra di loro. Per esempio, nell'analisi con oscillatori, i prezzi tendono a crescere mentre un oscillatore inizia a scendere. La divergenza di solito avverte di svolte nei trends. Un movimento nel prezzo del titolo che non è confermato da un movimento comparabile nell'indicatore tecnico applicato. Per esempio, una divergenza è detta tale, se un indicatore arriva ad un nuovo massimo senza che un nuovo massimo si abbia sul titolo sottostante. Allo stesso modo, una divergenza esiste se l'andamento di un indicatore si muove in discesa mentre l'andamento del titolo sottostante rimane neutrale. In genere le divergenze danno segnali d'inversione di tendenza molto utili e veloci.

DIVERSIFICAZIONE: Ripartizione del capitale a disposizione in categorie di investimenti diversi, come azioni, obbligazioni, metalli preziosi, o in valute diverse, fatta allo scopo di minimizzare la rischiosità del portafoglio. Per le istituzioni creditizie, la ripartizione degli impieghi in un gruppo abbastanza ampio di beneficiari diversi, tale da minimizzare l'esposizione complessiva alle insolvenze.

DIVIDENDO: Remunerazione corrisposta al possessore di titoli azionari. L'ammontare è deciso dall'assemblea degli azionisti e va normalmente a valere sui profitti prodotti della gestione aziendale, oppure va a configurarsi come restituzione di capitale.

DIVIDENDO DI LIQUIDAZIONE: Dividendo che viene pagato agli azionisti, il quale non corrisponde a utili conseguiti ma rappresenta una distribuzione di capitale. Può essere deliberato, per esempio, per cessazione dell'attività della società o per cessione degli investimenti.

DIVISA ESOTICA: Divisa che non fa parte del gruppo di quelle più comunemente trattate sui mercati internazionali e che per questo può essere negoziata con qualche difficoltà. Fanno parte di questo gruppo le divise di piccoli Paesi in via di sviluppo.

DOBLE-UP: L'opzione, da parte del debitore, di acquistare fino al doppio dell'ammontare di obbligazioni previste annualmente dal "sinking-fund".

DOCUMENTATION: Prospetto di una nuova emissione che descrive l'emittente e i termini dell'obbligazione offerta.

DOJI: Una seduta in cui l'apertura e la chiusura sono uguali (o simili). Si osservano diverse varietà di linee doji (come la gravestone o la long-legged doji), occorre al caso valutare dove si posiziona l'apertura e la chiusura in relazione all'interno del range di oscillazione. Le linee Doji sono, fra le figure di analisi a candele, le più importanti anche come componenti di modelli di analisi di rilievo.

DOMESTIC CURRENCY SWAP: Swap di divisa concluso tra un importatore (acquirente della divisa a una determinata scadenza) e un esportatore (che vende la stessa divisa alla stessa scadenza) con l'intermediazione di una banca anch'essa residente che opera da contropartita.

DOPPIO MASSIMO/MINIMO: Vedi Patterns

DOUBLE TAXATION AGREEMENT: Vedi TRATTATO SULLA DOPPIA IMPOSIZIONE.

DOUBTFUL LOAN: Vedi CREDITO A RISCHIO.

DOW JONES: Indice della Borsa valori di New York; viene calcolato giornalmente sulla media dei 30 principali titoli quotati a Wall Street.

DOWN PAYMENT: Vedi CAPARRA.

DOWN TURN: Vedi RIBASSO.

DOWNSIDE RISK: Vedi RISCHIO AL RIBASSO.

DOWNSTREAM: Vedi FLUSSI IN DISCESA.

DOWNTICK: Vedi PUNTO AL RIBASSO.

DRAFT: Vedi TRATTA e CAMBIALE.

DRAWDOWN: La riduzione subita da un conteggio totale come un risultato di una operazione o una serie di operazioni.

DUAL CURRENCY BOND: Vedi OBBLIGAZIONE A DOPPIA VALUTA.

DUMPING: Vendita sottocosto di beni nazionali nei mercati esteri, allo scopo di ottenere posizioni competitive vantaggiose. Questa pratica viene ritenuta illegale. Sui mercati finanziari, le operazioni di acquisto e vendita di notevoli quantità di titoli eseguite senza considerare gli eventuali effetti sulle quotazioni.

DURATION: Durata finanziaria di un titolo obbligazionario. Rappresenta la misura temporale che indica la vita residua si un titolo, in pratica il tempo mancante al rimborso del titolo stesso, definendo la media ponderata degli orizzonti temporali associati alle cedole del titolo. Si intende in pratica il tempo medio ponderato durante il quale il titolo genera flussi di cassa o la percentuale media di reattività del prezzo del titolo obbligazionario in funzione del suo rendimento effettivo.