Tutte le novità sul reddito di cittadinanza!

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 23/12/2021 13:17

Come accade ogni anno, anche per il prossimo anno, ovvero il 2022, il Governo italiano che è attualmente guidato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, sta lavorando con l’obiettivo di andare a definire una nuova struttura di sostegni e contributi a favore dei nuclei familiari che risiedono in Italia, tra cui anche reddito di cittadinanza, che saranno contenuti all’interno della nuova Legge di Bilancio 2022.

 A questo proposito, a partire dal prossimo primo gennaio 2022, la squadra dell’esecutivo potrebbe andare ad approvare, mediante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della prossima Manovra finanziaria, delle novità importanti che coinvolgeranno l’intero sistema del reddito di cittadinanza.

Vediamo, quindi, insieme, quali sono le ultimissime novità che saranno contenute e predisposte in seguito all’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022, così da comprendere anche quali saranno le conseguenze e i cambiamenti che interesseranno il sostegno del reddito di cittadinanza.

Tutte le novità sul reddito di cittadinanza con la nuova Legge di Bilancio 2022

Uno dei primi punti su cui sarà focalizzata la nuova Manovra finanziaria che dovrebbe entrare in vigore a partire dal primo gennaio del prossimo anno 2022, è rappresentato dallo stanziamento di ulteriori fondi e risorse pubbliche destinate proprio all’erogazione del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza durante l’anno.

Inoltre, saranno effettivamente ampliati e rafforzati anche i controlli e le verifiche da parte di enti addetti alla gestione del reddito di cittadinanza, relativi quindi alla conferma del sostegno nei confronti dei richiedenti. Tuttavia, i cosiddetti navigator, ovvero quelle figure addette alla gestione dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, saranno definitivamente aboliti a partire dall’anno prossimo.

Tra le varie novità che saranno poi introdotte all’interno della nuova Legge di Bilancio 2022, relative appunto al reddito di cittadinanza e alla pensione di cittadinanza, riguarda anche il rischio di perdere una parte degli importi che saranno come al solito erogati direttamente sulla carta reddito di cittadinanza.

Inoltre, potrebbero essere confermati anche nuovi obblighi nei confronti dei cittadini beneficiari che ogni mese ottengono le mensilità del RdC o della PdC, come ad esempio l’obbligo di frequenza a determinate attività e colloqui.

I nuovi fondi per il RdC e la decadenza dei navigator

Dunque, per quanto riguarda i fondi che saranno messi a disposizione per il prossimo anno dalla nuova Manovra finanziaria, secondo le prime bozze pubblicate dalla squadra di Governo, sembrerebbe essere confermato un nuovo sostanziale rifinanziamento del sostegno del RdC.

In questo senso, la Manovra finanziaria potrebbe portare allo stanziamento di circa un miliardo di euro a partire dall’anno 2022 al 2029, destinato esclusivamente nei confronti dei cittadini che risultano essere in possesso dei requisiti per accedere al reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza.

Nello specifico, il Governo sembra essere propenso anche ad un ulteriore fondo indirizzato ai cosiddetti Centri per l’impiego, i quali hanno il compito fondamentale di garantire il corretto funzionamento del RdC e di favorire l’incontro tra domanda e offerta.

Infine, la Manovra finanziaria 2022 porterà ad abolire anche la figura dei navigator, ovvero quegli enti a cui era stato attribuito il compito di gestire al meglio il reddito di cittadinanza.

Il nuovo sistema per i controlli e la gestione del reddito di cittadinanza

La bozza della Manovra finanziaria 2022 ha anche predisposto un incremento dei controlli e delle verifiche, per evitare il rischio dei cosiddetti furbetti. Si tratta dunque, di portare avanti l’obiettivo di ridurre al minimo il numero di persone che potrebbero richiedere ed ottenere il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza, pur non rispettando tutte le condizioni di accesso.

In questo senso, dovrebbe essere attuato un vero e proprio Piano di verifica, i cui dettagli saranno approfonditi e strutturati accuratamente in collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza nonché con il supporto ulteriore del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

A questo proposito, finiranno al centro del mirino dei controlli che saranno messi in atto a partire dal prossimo primo gennaio 2022 tutti i dati legati ai requisiti di soggiorno e di residenza. Il sistema di verifica che dovrebbe essere applicato nel 2022 prevede anche un controllo a campione, effettuato anche dagli stessi Comuni, in sinergia con l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

Tra le altre novità del 2022 relative al reddito di cittadinanza vi è anche l’istituzione di un nuovo sistema di incrocio tra domanda ed offerta, che prevede che le Agenzie per il lavoro che risultano essere iscritte all’Albo nonché autorizzate dall’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, ovvero l’ANPAL.

In questo contesto, si parla addirittura della possibilità di riconoscere degli incentivi economici anche nei confronti degli stessi datori di lavoro che decideranno di assumere un soggetto titolare del cosiddetto reddito di cittadinanza.

Le novità sui nuovi obblighi per i titolari del reddito di cittadinanza

Saranno inoltre previsti anche dei nuovi obblighi riconosciuti nei confronti dei cittadini che detengono il diritto al reddito di cittadinanza o alla pensione di cittadinanza. A questo proposito, oltre alla sottoscrizione del cosiddetto Patto per il lavoro presso i Centri per l’impiego oppure del Patto per l’inclusione sociale, dovrebbero intervenire anche delle nuove regole, il cui rispetto diventa fondamentale al fine di evitare il rischio di perdere il sostegno.

Infine, potrebbero essere approvate anche delle nuove misure legate al cosiddetto programma GOL, ovvero il programma volto alla garanzia per l’occupazione dei lavoratori. Dunque, il cittadino titolare del RdC rischierà di perdere il sussidio nei casi in cui non accetterà una tra due offerte di lavoro che gli verranno comunicate.

 

 

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