Btp in tensione

Carlo Aloisio Carlo Aloisio - 27/01/2017 15:45

In piazza Affari la decisione della Corte Costituzionale sulla legge elettorale non ha avuto impatti particolari; tuttavia, la sentenza ha determinato un ampliamento dello spread e un rialzo dei rendimenti italiani, in scia all’idea che la data delle elezioni possa avvicinarsi e creare incertezza. Come risultato il rendimento del decennale ha toccato quota 2,26%, salendo ai massimi da fine novembre.

Intanto, il Tesoro italiano, dopo il sindacato per il nuovo 15 anni di settimana scorsa, è tornato al calendario regolare delle aste, lanciando il nuovo Btp decennale, scadenza giugno 2027 e cedola 2,20% contro l'1,25% dell'attuale benchmark dicembre 2026. Nell'offerta a medio lungo, in calendario lunedì 30, sono comprese anche le riaperture del Btp quinquennale novembre 2021 e del Ccteu febbraio 2024, per un importo complessivo fino a 9 miliardi, di cui fino a 4 del nuovo decennale.

La Germania ha collocato Bund scadenza 2046, con rendimento al 1.20%, il doppio rispetto all’asta precedente. La Spagna emette bond a breve termine, collocati bond a 3 e 9 mesi per 2.68 miliardi di euro con rendimenti in discesa, rispettivamente a -0.471% e -0.339%. La domanda totale ha superato l’offerta di 3 volte.

Sulla parte corporate, Bollorè S.A. ha emesso bond per 500 milioni di euro. La finanziaria del finanaziere bretone Bollorè ha collocato sul mercato dei capitali un prestito obbligazionario senior a cinque anni raccogliendo nuovi fondi allo scopo di finanziare le attività della propria società. Il bond paga una cedola annua fissa del 2% e scadranno il 25 gennaio 2022. Collocate a 99.741, sono negoziabili per importi minimi di 100.000 euro. La società non gode di rating da parte delle agenzie, ma vanta un giro d’affari che supera i 10 miliardi di euro.

Il gruppo assicurativo Groupama ha collocato un prestito obbligazionario subordinato della durata di 10 anni con lo scopo di rifinanziare debiti in scadenza. Più precisamente, Groupama ha piazzato bond per 650 milioni di euro presso investitori istituzionali con lo scopo di finanziare l’offerta di riacquisto lanciata a inizio mese verso due titoli subordinati in euro ad altro rendimento: Groupama 7.875% 2039 e l’obbligazione perpetua con cedola in corso pari al 6.298%. Il nuovo bond Groupama 6% 2027 è stato sottoscritto da investitori istituzionali, principalmente europei, alla pari ed è negoziabile con taglio minimo di 100.000 euro. Il bond subordinato offre una cedola annua del 6% pagabile il 23 gennaio, l’obbligazione va in scadenza nel 2027. La società gode di rating investment grade, BBB+.

La società energetica portoghese, EDP Finance, ha collocato con successo un nuovo bond a cinque anni, per 600 milioni di euro. Oltre 2.2 miliardi le richieste degli investitori per questa obbligazione. Il bond paga una cedola annua fissa del 1.875%, ha scadenza in un’unica soluzione il 29 settembre 2023, taglio minimo di negoziazione di 100.000 euro. Il rating assegnato al bond è BB+.

Aspettando di sapere quali saranno le tempistiche della controllata Aeroporti di Roma, che secondo indiscrezioni circolate a inizio anno avrebbe messo in cantiere il lancio di uno o più bond senior per un massimo 900 milioni di euro, è la capogruppo a ricorrere al mercato. Atlantia gode di rating BBB/Baa2/A- ed ha lanciato un nuovo senior 1,625% di cedola con scadenza 2025 per un totale di 750 milioni, negoziabili con tagli minimi da 100 mila euro +1k.

L’Argentina ha collocato 7 miliardi di dollari di titoli di stato a cinque e dieci anni. Buenos Aires sta cercando di coprire questo mese la maggior parte del fabbisogno di finanziamento del 2017, visto il rialzo delle aspettative sui tassi d interesse della Fed dopo l’insediamento di Trump. L’Argentina, nel dettaglio, ha emesso 3.25 miliardi di dollari di bond quinquennali a un tasso di interesse del 5.625% e 3.75 miliardi di decennali al 6,875%. La domanda da parte degli investitori è stata molto solida, pari a 22 miliardi. Entrambi i titoli sono stati collocati alla pari e sono negoziabili per importi minimi di 1.000 dollari. Gli interessi vengono corrisposti su base semestrale, il 26 gennaio e il 26 luglio di ogni anno. Il rating è B-.

L’Egitto torna a finanziarsi sui mercati internazionali collocando nuovi bond in dollari. Dopo aver svalutato la divisa di oltre il 40% sganciandola dal cambio fisso col dollaro e aver ricevuto aiuti dal Fondo Monetario Internazionale, Il Cairo è riuscita a emettere nuovi bond. Nella specifico l’Egitto ha emesso 4 miliardi di dollari di titoli di stato, ben sopra il range previsto tra 2 e 2.5 miliardi di dollari previsto in occasione dell’avvio del roadshow lo scorso 17 gennaio. Ma vista la forte domanda da parte degli investitori (13.5 miliardi di dollari), l’Egitto ha deciso di aumentare la sua offerta. Nel dettaglio, si tratta di 1.75 miliardi di bond quinquennali con cedola 6.125%, 1 miliardo di bond decennali al 7.5% e 1.25 miliardi di trentennali all’8.5%. Tutti i titoli sono stati collocati alla pari e sono negoziabili per importi minimi di 200.000 dollari. Le obbligazioni staccheranno la cedola su base semestrale, il 31 gennaio e il 31 luglio di ogni anno con rimborso a scadenza in un’unica soluzione. Il rating assegnato al debito dell’Egitto è B-.

La società high yield tedesca Sixt Leasing ha collocato nuove obbligazioni con scadenza a 4 anni, il 3 febbraio 2021, per una ammontare massimo di 250 milioni di euro. Il taglio minimo di negoziazione è di 1.000 euro e il rendimento atteso delle obbligazioni è di 1.50%.
Monte dei Paschi ha ricevuto dal Mef il decreto con il provvedimento di concessione della garanzia dello Stato a sostegno dell’accesso alla liquidità e ha avviato le attività propedeutiche alle emissione di bond. La prima, entro fine mese, sarà di 2 miliardi di euro. Infine, Italgas, Terna e Acea valutano nuove emissioni di bond.

Carlo Aloisio - Senior Broker Unicredit


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