Alla scoperta del JFMA Barometer

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 23/04/2019 13:08

Con un guadagno al 16 aprile dell’8.67%, per l'High Yield TR Index si tratta della quarta migliore partenza della storia. Oggi esaminiamo su cosa aspettarci dal mercato azionario in situazioni di questo tipo. Si contano dal 1987 ben 11 casi di saldo superiore al 5%.

Una fase di mercato contraddistinta da vistosa “pigrizia” degli operatori sull'Equity, si vivacizza per l’impennata delle quotazioni del petrolio. Giunta, guardacaso, a breve distanza dalla raccomandazione di sovrappesare il settore Energy: che sta ricalcando fedelmente – e con grande soddisfazione – il modello previsionale basato sui precedenti crash del greggio, e proposto agli abbonati al Rapporto Giornaliero alcune settimane orsono.

A Piazza Affari da alcuni giorni l’indice FTSE MIB è alle prese con la barriera intermedia fra 22025 e 22200 punti: qui, fra l’altro, il rally partito alla fine di dicembre ritraccia un classico 61.8% (Fibonacci) del precedente ribasso. Qui, soprattutto, converge la resistenza dinamica che sull’indice Comit si estende fino a 1300 punti, e che delimita l’ipotesi – ancora teoricamente difendibile, sebbene vacillante – di un bear market rally; da quella di “qualcosa di più”.

Wall Street nel frattempo migliora marginalmente i suoi massimi; approfittando di una finestra stagionalmente favorevole come quella della settimana successiva alle scadenze tecniche mensili di aprile. Manca ormai una manciata di giorni alla fine del mese, e sussiste il concreto rischio che anche aprile chiuda per lo S&P500 con il segno positivo: una circostanza – lo potremmo chiamare il “barometro JFMA”, dalle iniziali dei primi quattro mesi dell’anno – sperimentata soltanto altre 15 volte dal Dopoguerra ad oggi. Nel rapporto di oggi ci siamo soffermati su ciò che questo setup stagionale implica per i prossimi quattro mesi. Un dato, questo, che si lega molto bene con quanto rilevato giovedì mattina, a proposito della notevole performance favorevole, messa a segno quest’anno dal segmento dei corporate bond americani ad alto rendimento.

Con un guadagno al 16 aprile dell’8.67%, per il Merrill Lynch High Yield TR Index si tratta della quarta migliore partenza della storia. Sorvolando su ciò che succede a questo mercato in circostanze analoghe nel resto dell’anno, oggi torniamo in dettaglio su cosa aspettarci dal mercato azionario in situazioni di questo tipo. Si contano dal 1987 ben 11 casi di saldo superiore al 5% da parte del mercato dei bond USA ad alto rendimento. Il modello previsionale proposto oggi mostra l’andamento medio nei tre mesi successivi al setup rilevato. Facile da ciò trarre le conclusioni più opportune per l'operatività per i mesi a venire.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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