Come hanno festeggiato gli investitori l'ottavo anno di bull market?
Gaetano Evangelista - 14/03/2017 14:17
Il muro di paura è per fortuna sempre ben drizzato. Adesso la minaccia più pressante sembra rappresentata dall'imminente nuovo rincaro del costo del denaro: una probabilità pressoché assoluta, dopo i dati economici di venerdì; e dire che appena un mese fa questa prospettiva era prezzata a non più del 25%. La reazione del dollaro non si è fatta attendere, ma curiosamente è risultata anche in questo caso opposta alle aspettative: l'Eur/Usd è risalito fino a 1.07 dollari. Perché nel frattempo la probabilità di aumento dei tassi nell'area Euro, da remota (fra 62 mesi) fino alla scorsa estate, si è fatta non così lontana (fra 42 mesi) all'inizio della passata ottava; mentre venerdì sera il tasso swap Eonia prezzava un incremento di 10 punti base già ad aprile 2018. E sui mercati, le variazioni al margine contano...
Nel frattempo Piazza Affari ha conseguito l'obiettivo minimo di raggiungere il massimo di gennaio: era quanto si richiedeva all'impulso crescente partito a fine novembre. Si noti come l'RSI, modificato per tenere conto della diversa volatilità, si collochi ora su livelli sì elevati ma inferiori a quelli raggiunti a dicembre: una potenziale divergenza bearish, a ben vedere non dissimile dalle tante altre sperimentate nel passato. Giova esaminarle in prospettiva storica, per capire la reale portata di tale minaccia.
Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net
Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »
Ti è piaciuto questo articolo?
Dello stesso argomento:
BULL OR BEAR

Pietro Di Lorenzo
Il Ftse Mib smentisce il vecchio adagio "Sell in may and go away".
02/06/2025 13:55