Verso quale direzione andranno i mercati e l’economia?
Domanda che da sempre ci si pone costantemente (e che pleonasticamente e prudentemente merita una risposta aleatoria) ma che in questo particolare momento storico, necessita invece una risposta motivazionale positiva e ottimista importante.
Il cortocircuito mentale è infatti sempre dietro l’angolo…
Il Covid, la guerra, il costo delle materie prime e soprattutto l’inflazione.
E poi, la recessione, la stagflazione, la stagnazione, la disoccupazione, la tassazione.
Tutti gli aspetti negativi incombono nella mente del consumatore, del risparmiatore e dell’investitore.
E il “mantra” dominate è: “Vi è la crisi! Non è questo un buon momento soprattutto per investire.”
Il Cigno Nero è dietro l’angolo per molti…spesso per i più.
La prudenza è doverosa sui mercati e nell’economia reale, ma spesso si ragiona sul breve termine e non sul medio e lungo termine.
Alla base di quanto sopra descritto vi è spesso una sorta di condizionamento mentale che scaturisce dalla cosiddetta finanza comportamentale; il gregge va da una parte, la massa segue..
Ma la Storia insegna che grandi investitori, nei cosiddetti periodi di crisi hanno colto e intravisto opportunità nel medio e lungo termine.
Senza andare troppo lontano nel tempo, basta vedere chi ha avuto il coraggio di investire sui mercati durante il 2020 in piena pandemia.
La lungimiranza e l’ottimismo hanno sempre caratterizzato grandi investitori.
Ritengo che in tali casi sia prevalsa l’educazione finanziaria e un quoziente intellettivo finanziario superiore rispetto a quello delle masse. Ciò oltre alla grande capacità di controllare l’emotività che consente di mantenere la giusta e opportuna lucidità nei momenti in cui si devono fare scelte.
Ma sul breve periodo quindi? Anche un momento negativo può essere positivo?
Chi è educato finanziariamente sa benissimo che la speculazione sul breve può sorprendere per gli straordinari risultati, ma deve avere la capacità e l’intuizione per operare bene e non farsi male.
Capire come agire sul breve e soprattutto come operare materialmente e tecnicamente è qualcosa che richiede abilità, esperienza, intuizione ma soprattutto formazione.
L’educazione e la cultura finanziaria, potrebbero conferire maggiore consapevolezza nelle scelte finanziarie ad ogni livello, a partire dalla finanza personale. In ogni ambito compreso quello finanziario, vi sono fattori non noti e non conosciuti; ma, spesso ciò che sta sotto gli occhi di tutti, pur visto, non viene veramente osservato e compreso pienamente.
Un po' come nella “lettera rubata” di Edgar Allan Poe.
Nell’investing e nel trading, ritengo che la buona volontà nel comprendere le situazioni geopolitiche, le dinamiche economiche, sociali e monetarie, insieme all’ottimismo potrebbero fare la differenza; ciò oltre ad una buona dose di fortuna.
Dunque: Audentes fortuna Iuvat come scrisse Virgilio, concetto ribadito anche nel motto dannunziano “Memento audere semper”.
Massimiliano Calveri
Trader ed educatore finanziario indipendente