Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 14/02/2022 09:54

A parte la giornata di lunedì, priva di dati macro di rilievo, appare particolarmente ricca l’agenda della settimana che si apre in queste ore. Ad essere in primo piano sarà ancora l'inflazione. Questa volta, però, le protagoniste saranno la Cina e la Gran Bretagna. Infatti nelle prossime giornate saranno pubblicati, tra gli altri dati, anche quelli che permetteranno di avere un quadro della situazione economica sul fronte del costo della vita. Non solo, ma risultano particolarmente interessanti anche alcuni dati sia europei che internazionali. Tra questi l’indice ZEW tedesco, la produzione industriale, l’occupazione e il PIL (dato preliminare) dell’Eurozona e del Giappone. Per gli USA, infine, sono previste grandi novità con i risultati della produzione industriale e delle vendite al dettaglio.

Martedì: fari puntati su Europa, Giappone e Gran Bretagna

Sebbene all’interno di una settimana corta, l’agenda è senza dubbio fitta di appuntamenti. Infatti il secondo giorno prevede i dati preliminari sul PIL dell’Eurozona e del Giappone (quarto trimestre). Quest’ultimo conoscerà anche lo stato della sua produzione industriale durante il mese dello scorso dicembre. Per quanto riguarda l’Europa, inoltre, vale la pena segnalare le cifre che verranno pubblicate sullo stato della bilancia commerciale di dicembre e dell’occupazione, sempre del quarto trimestre. Per la Gran Bretagna, invece, la settimana inizierà con l’arrivo del tasso di disoccupazione di dicembre e dei sussidi di disoccupazione di gennaio. Guardando alle singole storie europee, invece, sarà la volta dell’indice ZEW tedesco (febbraio) e dell'inflazione spagnola (gennaio). A chiudere il quadro saranno gli USA con i dati sui prezzi alla produzione di gennaio e sull’Empire State Index di febbraio. 

Mercoledì: lunga lista con Pechino e Washington al centro

La giornata inizierà con uno sguardo alla Cina con i prezzi al consumo e i prezzi alla produzione, entrambi di gennaio Immediatamente dopo, però, ci si sposterà in Giappone con l’indice servizi di dicembre. Prezzi al consumo e alla produzione di gennaio riguarderanno anche il Regno Unito. L’Europa, invece, conoscerà la sua produzione industriale, sempre di dicembre. Lunga, infine, la lista degli appuntamenti con l’economia a stelle e strisce. In particolare: produzione industriale, vendite al dettaglio e prezzi import/export (tutti di gennaio), scorte e vendite industria di dicembre, indice NAHB di febbraio. Tra i dati settimanali: scorte di petrolio e richieste mutui. 

Giovedì: USA nel mirino

Non sarà una giornata molto impegnativa per gli osservatori, soprattutto in considerazione del fatto che la maggior parte dei dati macro sono stati resi noti mercoledì. Ad ogni modo giovedì ci sarà la pubblicazione della bilancia commerciale globale italiana di dicembre mentre per gli USA si parlerà, e molto, del settore immobiliare con l’apertura cantieri e i permessi edilizi (entrambi di gennaio) oltre alla PhillyFed di febbraio. Per i dati settimanali, infine, sono da segnalare: gli stoccaggi gas e le richieste dei sussidi di disoccupazione.

Venerdì: si torna in Europa

L’ultimo giorno della settimana vedrà l’Europa protagonista. Infatti sono previsti dati come le partite correnti e produzione costruzioni (entrambi di dicembre) oltre alla fiducia dei consumatori di febbraio. Nota a margine: anche l’Italia vedrà la pubblicazione del dato sulla produzione costruzioni. Per la Gran Bretagna, poi, sarà la volta di scoprire le vendite al dettaglio di dicembre mentre la Francia conoscerà l’inflazione di gennaio. Infine, dagli USA, arriveranno i risultati del leading indicator e della vendita di case esistenti, entrambi di gennaio.

Articolo a cura di Rossana Prezioso

 

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