Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 25/04/2022 15:15

Saranno ancora le grandi potenze mondiali ad attirare l’attenzione degli osservatori nei prossimi giorni. Al centro della scena molti appuntamenti importanti con il costo della vita, il mondo del lavoro e la crescita economica. In particolare sotto osservazione saranno i numeri riguardanti l’inflazione ad aprile sia negli USA che in molte nazioni in Europa. Ma non solo, Washington avrà a che fare anche con il resoconto, preliminare, del suo prodotto interno lordo. Ma anche per l’Italia, la settimana che si sta aprendo in queste ore, si preannuncia densa di importantissimi appuntamenti.

Lunedì: si comincia con la Germania
Il primo giorno della settimana avrà come protagonista la Germania e il suo indice IFO di aprile. Prima, però, sarà la volta, per ovvi motivi di fuso orario, del Giappone che presenterà al mondo i risultati dei prezzi sui servizi a marzo e il suo Leading Indicator di febbraio. Per l’Europa ci sarà il dato sulla produzione costruzioni e, tra le singole nazioni, vale la pena segnalare il dato spagnolo sui prezzi alla produzione di marzo. Andando negli USA, invece, gli operatori guarderanno con interesse all’indice CFNAI di marzo e all’indice Fed Dallas di aprile.

Martedì: USA in primo piano
Secondo giorno della settimana dedicato, di fatto, tutto agli USA. Infatti, a parte l’importantissimo dato nipponico sul tasso di disoccupazione di marzo, il resto dei dati macro in fase di pubblicazione sarà statunitense. In particolare: Ordini beni durevoli e vendita case nuove (entrambi riferiti al mese di marzo), S&P Case-Shiller e Indice FHFA prezzi case (febbraio) oltre, infine, alla fiducia dei consumatori (aprile).

Mercoledì: s’insinua l’Italia
In questa giornata ci sarà il primo dato macro riguardante l’Italia. Si tratterà della bilancia commerciale extra UE di marzo. Al di là di questo, però, restano da seguire altre realtà come l’indice GFK tedesco di maggio e la fiducia dei consumatori in Francia. Guardando al di là dell’oceano saltano agli occhi le rilevazioni sulle scorte all’ingrosso (dato preliminare) e sulle vendite di case in corso, entrambi di marzo mentre, per i dati settimanali, si avranno le scorte di petrolio e quelli sulle richieste mutui.

Giovedì: è il giorno dei dati sulla fiducia
Indubbiamente il penultimo giorno della settimana lavorativa sui mercati sarà estremamente ricco di interessanti appuntamenti I primi da rilevare riguarderanno il Giappone con le vendite al dettaglio e la produzione industriale (dato preliminare) entrambi di marzo. Guardando alle nazioni europee, spiccano la Germania e la Spagna con i prezzi al consumo di aprile (dato preliminare) e il tasso di disoccupazione del primo trimestre dell’anno. Come detto sarà una giornata dedicata ai dati riguardanti la fiducia. Nello specifico si guarderà a quelle dell’Italia ma anche dell’Europa, di imprese, consumatori ed economia. Per gli States, infine, sono da citare i numeri sul PIL del primo trimestre (dato preliminare) e i dati settimanali sugli stoccaggi gas e sulle richieste dei sussidi di disoccupazione.

Venerdì: il giorno dei PIL
Berlino esordirà in giornata con i prezzi import di marzo e, successivamente, del PIL del primo trimestre (dato preliminare). Lo stesso dato, poi, riguarderà, oltre la realtà europea in toto, anche l’Italia, la Spagna e la Francia, tutti con la rilevazione preliminare. In particolare la Francia, poi, offrirà agli operatori un ampio spettro di analisi della sua situazione economica. Infatti conoscerà anche lo stato dei prezzi al consumo di aprile (dato preliminare), dei consumi familiari e dei prezzi alla produzione (entrambi di marzo). Per la Spagna, inoltre, ci saranno anche, all’orizzonte, le vendite al dettaglio di marzo. L’Italia, da parte sua, vedrà pubblicati i dati sui prezzi alla produzione (marzo) e prezzi al consumo di aprile (dato preliminare), rilevazione che riguarderà anche l’Eurozona. Infine, dagli USA ci saranno: redditi e spese personali (marzo), indice costo del lavoro (primo trimestre), PMI Chicago e fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, questi ultimi, entrambi di aprile.

Articolo a cura di Rossana Prezioso


 

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