Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 28/11/2022 09:15

Sono tanti i dati macro in arrivo previsti per le prossime giornate. In particolare attireranno l’attenzione degli analisti quelli riguardanti il PIL del terzo trimestre di Italia (soprattutto per chi si occupa dell’economia tricolore) e USA con Washington che conoscerà anche la rilevazione di novembre degli occupati ADP. Ma sul tavolo si troveranno anche i numeri dell’inflazione di novembre per l’Eurozona ma anche per i singoli paesi del Vecchio Continente

 

Lunedì: pochi ma buoni

Il primo giorno della settimana si presenterà caratterizzato da un’agenda molto leggera. Infatti gli unici appuntamenti in agenda saranno quelli del M3 europeo di ottobre e dell’Indice Fed di Dallas di novembre.

 

Martedì: inflazione in primo piano

Il primo appuntamento sarà col Giappone e per la precisione con la pubblicazione del tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio, entrambi di ottobre. Solo successivamente arriveranno i tanti appuntamenti con l’Europa. Partendo dalla Spagna e dalla Germania (inflazione di novembre), passando dall’Italia (fatturato industria di settembre e i prezzi alla produzione di ottobre) per focalizzarsi, finalmente, ai numeri europei di fiducia delle imprese, dei consumatori e dell’economia di novembre. Dall’altra parte dell’oceano ci si occuperà, invece, dell’S&P Case Shiller e l’Indice FHFA prezzi case, entrambi di settembre. Ultimo appuntamento della giornata riguarderà la fiducia dei consumatori di novembre.

 

Mercoledì: Europa sul podio

 

Il Vecchio Continente torna protagonista. Escludendo la produzione industriale giapponese di ottobre. Il primo dato macro di rilievo è rappresentato dai prezzi import della Germania (ottobre). Successivamente l’elenco sarà arricchito con i prezzi al consumo di novembre di Francia, Italia ed Eurozona. MA da Parigi arriveranno anche i dati sul PIL del terzo trimestre e dei consumi familiari, quest’ultimo di ottobre. Per quanto riguarda le altre realtà europee, invece, è da segnalare la Spagna con i prezzi import e le vendite al dettaglio di ottobre e, infine, il tasso di disoccupazione di novembre. Ma la giornata sarà importante anche per l’Italia con il fatturato servizi e il PIL (entrambi del terzo trimestre) e i prezzi al consumo di novembre, dato che, come detto in precedenza, riguarda anche l’Eurozona. Molto interessante però risulta anche l’agenda statunitense con gli occupati ADP di novembre e il PIL del terzo trimestre. In tutto questo le rilevazioni si concentreranno anche sulle scorte all’ingrosso di ottobre e i numeri del PMI Chicago di novembre. Tra i dati macro con scadenza settimanale, invece, sono da segnalare: le scorte di petrolio, le richieste sussidi di disoccupazione e le richieste mutui.

 

Giovedì: uno sguardo agli USA

Tra i dati macro di giovedì ci sono per lo più moltissimi dati sui PMI di novembre. Nello specifico saranno pubblicati quelli riguardanti il PMI manifatturiero di novembre dell’Eurozona, quello del Giappone, quello statunitense e quello Caixin, sempre manifatturiero, della Cina. Dall’Estremo Oriente, arriveranno anche le rilevazioni di Tokyo sulla fiducia dei consumatori di ottobre. Concentrandoci sull’Europa, invece, saranno di interesse per gli operatori: le vendite al dettaglio tedesche di ottobre, il tasso di disoccupazione italiano ed europeo, anch’essi di ottobre. Per Washington l’attesa sarà sui Challenger licenziamenti di novembre, sulle spese costruzioni di ottobre e l’ISM manifatturiero di novembre. Per i dati settimanali, invece, sono da sottolineare le richieste di sussidi di disoccupazione e gli stoccaggi gas.

 

Venerdì: fari sul mondo del lavoro USA

La settimana si chiuderà con l’Europa ancora in primo piano sebbene le rilevazioni più importanti arrivino dagli USA. Ma procediamo con ordine. La mattina si aprirà, infatti, con la bilancia commerciale di ottobre per la Germania e, successivamente entreranno in scena la produzione industriale francese di ottobre e la disoccupazione spagnola di novembre. Per l’Eurozona, ci sarà la pubblicazione dei prezzi alla produzione di ottobre. I fari, però, si accenderanno sul mondo del lavoro USA dal momento che verranno pubblicati i dati riguardanti la variazione occupati e il tasso di disoccupazione, entrambi di novembre.

 

A cura di Rossana Prezioso

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