Non c'è alcun dubbio che in questo momento i fari siano da puntare sul mercato azionario americano che continua a caratterizzarsi per la debolezza delle quotazioni e per l'aumento della volatilità, come illustrato nell'immagine sottostante.Non c'è alcun dubbio che in questo momento i fari siano da puntare sul mercato azionario americano che continua a caratterizzarsi per la debolezza delle quotazioni e per l'aumento della volatilità, come illustrato nell'immagine sottostante.
Entrando nel dettaglio, l'impressione è che Wall street stia cambiando pelle e struttura di mercato con i massimi che sono diventati decrescenti e la volatilità in aumento: si tratta di uno scenario inedito rispetto agli ultimi anni e segnala un cambio di terreno di gioco.
Queste sono fasi delicate in cui l'approccio che paga è quello improntato alla cautela, dal momento che è nelle fasi in cui il mercato cambia la propria struttura, oppure che inverte la propria tendenza, che si genera il numero maggiore di falsi segnali.
La variazione strutturale del mercato risulta ormai evidente, non solo sul grafico giornaliero che è quello che denota la tendenza di breve periodo, ma anche sui grafici settimanali e mensili, che rappresnetano rispettivamente il medio ed il lungo periodo, e che tendono a nascondere il rumore di fondo di breve periodo del mercato.
Nel brevissimo è possibile attendersi un rimbalzo tecnico, dettato da ipervenduto e da un momentaneo eccesso di "paura" nell'indicatore "fear&greed", come illustrato nell'immagine sottostante, ma la vera partita si giocherà sulla tenuta dell'area di supporto, evidenziata nell'immagine sottostante, dove intercorrono i minimi dei grafici giornalieri, settimanali e mensili.
Personalmente temo che l'attuale fase di debolezza non sia ancora terminata, dal momento che sul mercato non si è ancora registrato nè un vero picco di volatilità e nè una fase del "panic selling", che individuano solitamente la fase finale di un movimento ribassista.
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In questo contesto, un asset da monitorare con attenzione è probabilmente l'oro, che si trova a contatto con un'importante area di resistenza, come illustrato nell'immagine sottostante.
Per un piccolo risparmiatore che desidera inserire in portafoglio l'oro, a parte i derivati come futures e opzioni, le soluzioni di investimento più semplici da gestire sono:
-ETC oro fisico con copertura del cambio: Xtrackers Physical Gold Eur Hedged Etc (DE000A1EK0G3)
Investire nel sottostante fisico permette di evitare l'effetto contango mentre la copertura del cambio inibisce il rischio valutario: in questo momento, questo ETC rappresenta probabilmente la soluzione più efficiente.
-ETC oro fisico senza copertura del cambio: Etfs Physical Gold (JE00B1VS3770)
Investire nel sottostante fisico permette di evitare l'effetto contango mentre l'assenza di copertura del cambio permette al prezzo di essere soggetto alle dinamiche del rapporto Euro-Dollaro Usa, sia nella buona che nella cattiva sorte.
-ETF che investe in un paniere di titoli di società aurifere: Etfs Daxglobal Gold Mining Go Ucits Etf (IE00B3CNHG25)
-Singole azioni di società aurifere, come Weathon precious metals o Iamgold
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Volgendo l'attenzione al mercato azionario europeo, le principali piazze viaggiano nuovamente in modo asincrono: mentre l'Italia è sui massimi di breve periodo, il Dax e l'Eurostoxx sono impostati al ribasso.
Il Dax tedesco è impostato al ribasso con quotazioni sotto alla media mobile a 200 periodi, minimi e massimi decrescenti e forza relativa sotto i tacchi.
Eurostoxx50 è la fotocopia del Dax e presenta anch'esso sotto la media mobile a 200 periodi, minimi e massimi decrescenti e forza relativa decrescente.
Nonostante le incertezze politiche e l'assenza di un governo, l'indice italiano presenta un'ottima forza relativa e si trova sui massimi di una fase laterale di congestione.
Approfondirò questo tema, illustrando le azioni più interessanti del momento in un apposito articolo che pubblicherò martedì. Mi raccomando quindi, rimani sintonizzato e vienimi a trovare su questo sito anche martedì!
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