Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 20/03/2023 09:15

Ancora banche centrali protagoniste della settimana, una settimana densa di eventi, soprattutto nella seconda parte. Per quanto riguarda gli istituti economici, l’attesa guarda a mercoledì per la riunione della Federal Reserve e a giovedì per la Bank of England. Entrambe saranno chiamate a decidere sull’andamento dei tassi di interesse in un momento estremamente delicato per il settore bancario e per l’economia in generale. In particolare l’appuntamento di Londra cadrà esattamente il giorno dopo la pubblicazione dei dati di febbraio su prezzi al consumo e alla produzione. Ma sull’agenda degli analisti ci saranno anche appuntamenti con i PMI tedeschi e dell’Eurozona e, sempre riferendosi all’economia teutonica, anche con l’indice di fiducia delle imprese, il famoso ZEW. 


 

Lunedì: in pista con Berlino

Il primo giorno della settimana vedrà protagonista indiscussa la Germania con il dato rivisto di febbraio sui prezzi alla produzione mentre per l’Eurozona l’appuntamento riguarderà la bilancia commerciale. 

 

Martedì: occhio all’indice ZEW

Durante il secondo giorno della settimana sarà ancora l’economia tedesca a tenere banco con la pubblicazione del dato di marzo dell’indice ZEW sulla fiducia delle imprese. Il Vecchio Continente, invece, conoscerà lo stato delle sue produzioni costruzioni di gennaio. Anche dagli USA il settore immobiliare sarà al centro dell’attenzione. In particolare con il dato di febbraio delle case esistenti. 


 

Mercoledì: Londra in scena

L’appuntamento del giorno sarà indubbiamente il comunicato della Federal Reserve sui tassi di interesse. Ma con i prezzi al consumo e quelli alla produzione di febbraio, pubblicati proprio il giorno prima della riunione della Banca Centrale inglese, Londra non sarà certo in secondo piano. In Europa, invece, arriverà il dato di gennaio sulle partite correnti dell’Eurozona. Per Washington, invece, saranno in agenda solo dati settimanali. In particolare quelli su richieste mutui e scorte di petrolio. 


 

Giovedì: solo USA 

A parte l’appuntamento con le decisioni della Bank of England sui tassi di interesse, la scena sarà occupata praticamente sempre dagli USA. Infatti tra le richieste settimanali di stoccaggi gas e richieste di sussidi di disoccupazione, i dati di febbraio su indice CFNAI e vendita case nuove e i numeri del quarto trimestre delle partite correnti, sarà l’economia a stelle e strisce la voce più ricorrente nell’agenda degli analisti. All’Eurozona sarà riservata solo la voce, peraltro estremamente importante, dei risultati sulla fiducia dei consumatori di marzo. 


 

Venerdì: una lunga serie di appuntamenti

L’ultimo giorno della settimana sarà caratterizzato da una lunga serie di appuntamenti, a cominciare da quelli con il Giappone e i numeri riguardanti la sua inflazione di febbraio e il suo PMI manifatturiero di marzo (dato preliminare). Interessante la giornata anche per l’economia inglese con le vendite al dettaglio di febbraio. Passando all’Europa ed alle singole storie del Vecchio Continente, si mette in evidenza solo la Spagna con il PIL del quarto trimestre e i prezzi alla produzione di febbraio. Per l’Eurozona, invece, sarà interessante conoscere i dati PMI preliminari (composito, manifatturiero e servizi) di marzo. Lo stesso dato riguarderà anche gli USA che, con la pubblicazione delle cifre riguardanti gli ordini di beni durevoli di febbraio, chiuderanno la carrellata. 

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