Diritto camerale: ecco in cosa consiste il tributo della Camera di Commercio

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 04/11/2021 13:15

Il Diritto Camerale è un tributo che deve essere obbligatoriamente versato da tutte le aziende e le società iscritte nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio di competenza.

Questo tipo di tributo si versa annualmente sia per le sedi principali dell'ente, sia per quelle locali.

L'importo del diritto camerale non è un importo fisso, ma varia a seconda della dimensione e del tipo di impresa.

Scendiamo nei dettagli e vediamo chi è tenuto al pagamento, a quanto ammonta il versamento ed entro quando va fatto.
 

Chi è obbligato al versamento del diritto camerale annuale

Come abbiamo accennato prima, il diritto camerale deve essere versato da ogni azienda, sia essa individuale o societaria, che alla data del primo gennaio di ogni anno si ritrova iscritta nel registro dell'Impresa della Camera di Commercio di competenza.

Questo tributo è indispensabile per il funzionamento del registro delle imprese e delle camere di commercio.

Vediamo nel dettaglio chi è tenuto al pagamento di questo tributo:

  • ogni tipo di impresa, sia essa individuale o società di persone o di capitali; consorzi, enti pubblici economici e aziende speciali;
  • anche le società tra professionisti o enti che hanno uno scopo culturale e ricreativo come i comitati, le fondazioni, le associazioni, sono tenute al versamento del diritto camerale.


Quali aziende sono escluse dal pagamento del diritto camerale?

Le aziende che non devono versare il diritto camerale sono:

  • le aziende e sottoposte a un procedimento di fallimento o di liquidazione coatta amministrativa nel 2020;
  • le imprese che hanno interrotto l'attività nel 2020 e abbiano richiesto la cancellazione dal registro;
  • le società che stanno portando avanti una liquidazione, hanno già approvato il bilancio nel 2020 e hanno richiesto la cancellazione dal registro delle imprese.


A quanto ammonta il diritto camerale annuale?

Gli importi del diritto annuale 2021 tengono conto della riduzione del 50% stabilita dalla legge 114/2014.

Entriamo nello specifico e vediamo alcuni importi:

  1. le imprese individuali della sezione speciale, piccoli imprenditori, artigiani, coltivatori diretti pagano € 44,00 più € 8,80 per ogni unità locale aggiuntiva;

  2. le Imprese individuali della sezione ordinaria versano € 100,00 più € 20,00 per ogni unità locale aggiuntiva.

 

Ogni camera di commercio può decidere di aumentare gli importi suddetti fino a un massimo del 20%.

Ci sono aziende e imprese che sono tenute al pagamento di una somma fissa:

  1. le società semplici non agricole € 100,00 (+ € 20,00 per ogni unita locale);

  2. le società semplici agricole € 50,00 (+ € 10,00);

  3. le società tra avvocati € 100,00 (+ € 20,00);

  4. le imprese con sede fuori dall'Italia pagano per ogni unità locale € 55,00.

Alcune società invece sono tenute a versare il diritto camerale in percentuale rispetto al fatturato dell'anno precedente. Troverete tutte le info in merito alle percentuali su questo sito di Lavoro e Diritti.


Quando scade il versamento del diritto camerale?

Il versamento del diritto camerale va effettuato il 30 giugno di ogni anno. Se questo giorno corrisponde con un festivo, bisognerà posticipare il pagamento al primo giorno lavorativo successivo.

La scadenza di questo tributo, dunque, corrisponde a quella prevista per Irpef e Ires.

Per le società di capitali il versamento di questo tributo deve avvenire necessariamente dopo l'approvazione del bilancio, che di solito coincide anche con la data in cui si versa anche l'acconto dell'imposta sui redditi.


Come si paga il diritto camerale?

Il diritto camerale può pagarsi sia online, tramite la piattaforma pagoPA, oppure con con F24, il quale andrà compilato esattamente così:

  • bisogna indicare la sigla della provincia della Camera di Commercio a cui sarà versato il tributo;

  • bisogna inserire il codice tributo 3850 e l'anno di riferimento;

  • infine va inserito l'importo a debito versato.

In caso di omesso o parziale pagamento è possibile avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso. Ovvero effettuare il tardivo versamento con l’aggiunta di una percentuale di sanzione e interessi a seconda dell’ammontare del ritardo.

Consigliamo di controllare la percentuale delle sanzioni da applicare presso il sito ufficiale della propria camera di commercio.

Il ravvedimento si considera completo se il contribuente versa il tributo, la sanzione e gli interessi di mora al tasso dello 0,01%, ovvero il tasso legale approvato per il 2021.

In questo caso bisognerà indicare il codice tributo 3850 del diritto annuale, il codice tributo degli interessi 3851, e il codice tributo delle sanzioni, 3852.

Il contribuente può avvalersi del ravvedimento operoso solo se non sono già iniziate ispezioni, verifiche o altre attività di accertamento da parte della Camera di Commercio.


@Autore Foto

 

Condividi

Newsletter

Newsletter settimanale

Ricevi ogni venerdì notizie e approfondimenti sui principali argomenti di borsa e finanza della settimana, comodamente nella tua casella di posta.