Pensione sociale in Italia: importi e requisiti!

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 13/01/2022 11:11

Tra gli aspetti maggiormente dibattuti non soltanto all’interno del panorama politico ma anche quello sociale, il tema relativo alle pensioni rappresenta di fatto una delle principali priorità in Italia.

A tal proposito, molto spesso i cittadini stesso non sono tuttavia a conoscenza di altre tipologie di assegni e di trattamenti di tipo previdenziale, che il Governo italiano decide riconoscere nei confronti di specifiche categorie di persone.

In tal senso, tra le prestazioni economiche disposte nei confronti di alcuni cittadini in pensione che presentano determinate condizioni di accesso, una delle meno conosciute ancora oggi è sicuramente la pensione sociale.

Per tale motivo, all’interno del seguente articolo, saranno riproposti una serie di approfondimenti in relazione alle effettive caratteristiche oltre che agli aspetti peculiari che attualmente contraddistinguono la pensione sociale. Vediamo, quindi, come funziona la pensione sociale in Italia, quali sono gli importi e quali i requisiti per poter ottenere effettivamente tale assegno.

Cos’è la pensione sociale?

Attualmente la pensione sociale rappresenta una prestazione di tipo economico che viene corrisposta da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, nei confronti di specifiche categorie di persone, sia cittadini italiani che stranieri, purché residenti in Italia ed in possesso di determinati requisiti. 

Effettivamente, la pensione sociale in Italia nasce proprio con l’obiettivo di salvaguardare ed aiutare maggiormente quelle persone che presentano delle condizioni economiche e di vita particolarmente disagiate, dunque coloro che registrano un reddito molto basso.

Tuttavia, prima di procedere con il riepilogo degli importi, dei requisiti e del funzionamento della pensione sociale, occorre fare una precisazione in merito proprio alla sua denominazione. In effetti, a partire dall’anno 1996, la squadra dell’esecutivo ha deciso di sostituire tale nome con quello più generico di assegno sociale. 

Tuttavia, ancora oggi si parla di pensione sociale proprio per andare ad indicare questa categoria di prestazione economica.

La pensione sociale in Italia: a chi spetta?

Secondo quanto previsto dalla legge numero 153 del 30 aprile 1969 dedicata agli aspetti relativi alla “Revisione degli ordinamenti pensionistici e norme in materia di sicurezza sociale”, la pensione sociale spetta nei confronti di cittadini italiani, cittadini extracomunitari e cittadini comunitari. 

Nei casi in cui a presentare la richiesta per ottenere l’assegno sociale è un cittadino non italiano, tuttavia, sarà necessario trasmettere anche i documenti validi legati al permesso di soggiorno.

Nello specifico, quindi, va sottolineato che la pensione sociale è di fatto una prestazione di tipo assistenziale che viene riconosciuta esclusivamente nei casi in cui il cittadino risiede stabilmente in Italia. Dunque, ciò significa che non potrà continuare ad essere erogato verso il cittadino titolare del sostegno, nei casi in cui egli decide di trasferire all’estero la propria residenza.

Allo stesso tempo, tale sostegno economico della pensione sociale non è reversibile. Quindi, non potrà essere richiesta ed ottenuta nei confronti dei familiari superstiti a seguito di un’eventuale morte dell’intestatario della prestazione.

I requisiti per accedere alla pensione sociale in Italia

Dunque, per quanto concerne i requisiti affinché i cittadini in difficoltà economica possano avere la possibilità di accedere alla pensione sociale in Italia, a partire dal primo gennaio 2019 sono stati identificati una serie di parametri di accesso fondamentali.

Nello specifico, potranno provvedere alla presentazione dell’istanza volta al riconoscimento della pensione sociale esclusivamente quei cittadini in stato di bisogno economico, che avranno conseguito un’età anagrafica pari oppure superiore ai 67 anni, con una cittadinanza italiana o che rientrano in situazioni equiparate e che sono residenti effettivamente in Italia.

Proprio in riferimento al requisito legato alla residenza in Italia, a partire dal 2019 è stato specificato che per accedere alla pensione sociale sarà necessario che il cittadino dimostri di avere una residenza legale e continuativa nel territorio italiano da almeno dieci anni.

Per questo motivo, ai fini dell’accertamento e della verifica di tutte le condizioni obbligatorie per ottenere la pensione sociale in Italia, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale fa riferimento al reddito personale per coloro i quali non sono coniugati oppure in base al cumulo relativo al reddito del coniuge, per quanto riguarda invece i richiedenti con coniuge.

Gli importi della pensione sociale in Italia

Gli importi dell’ex pensione sociale, oggi chiamato assegno sociale, quindi, variano sulla base del reddito personale e del coniuge rispetto al cittadino richiedente. 

In questo senso, per quanto riguarda l’ammontare massimo che è stato stabilito per l’anno 2021, questo è stato fissato a 460,28 euro per tredici mensilità.

Tuttavia, l’importo che potrà essere erogato nei confronti dei cittadini che percepiscono la pensione sociale in Italia viene determinato attraverso un assegno sociale intero nei confronti dei cittadini non coniugati e senza reddito, oppure quelli sposati con un reddito familiare inferiore rispetto all’ammontare totale del beneficio durante tutto l’anno.

Invece, per chi non è sposato e percepisce un reddito inferiore rispetto all’importo annuale dell’assegno, oppure nei casi di coniugati con reddito familiare totale compreso tra quello dell’assegno sociale ed il doppio di tale importo, sarà previsto un assegno sociale ridotto.

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